Recensione: "Resta anche domani (If I stay #1)" di Gayle Forman

copertina resta anche domani gayle forman

Titolo: Resta anche domani (If I stay #1)
Titolo originale: If I stay (If I stay #1)
Autore: Gayle Forman
Traduttore: Sara Mambrini
Prima edizione italiana: Mondadori - 5 maggio 2009
Prima edizione: Dutton Junvenile - 2 aprile 2009
Pagine: 247
Prezzo: cartaceo - € 11,50; ebook - € 7,99
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Nevica. Sono caduti appena due centimetri, ma tanto basta per chiudere le scuole: un’occasione perfetta per una giornata in famiglia. I genitori di Mia hanno deciso di andare a trovare degli amici che hanno avuto da poco una bambina. Il programma prevede di rientrare in tempo per il concerto del fidanzato di Mia che suona negli Shooting Star, una band locale di successo.
Ma un camion perde il controllo e travolge l’auto su cui viaggiava la famiglia di Mia.

Il fragore è stato tremendo. Una sinfonia di cigolii, un coro di schianti, un'aria di esplosioni
e, per finire, il sordo frusciare del metallo tra il fogliame. Poi il silenzio, tranne un suono:
le note della sonata numero 3 per violoncello di Beethoven.

Mentre Beethoven continua a risuonare nell’aria, Mia capisce che l’incidente è stato più grave di quel che immaginava. Lei stessa è in coma. Mentre il suo corpo viene trasportato in ospedale e sottoposto alle cure mediche, una parte di Mia si abbandona ai ricordi e attraverso essi il lettore conosce la sua famiglia, il suo fratellino, la sua migliore amica Kim, il fidanzato Adam e la sua passione per il violoncello.

Aveva un aspetto quasi umano. Dava l'impressione che a suonarlo ti avrebbe rivelato i suoi segreti.
Così cominciai a studiare violoncello. Sono passati quasi dieci anni e non ho mai smesso.

La narrazione, in prima persona, ha il pregio di essere intensa e vivida tanto da dare a ogni scena una dimensione quasi cinematografica. Forman sa come coinvolgere il lettore, riuscendo, attraverso l’espediente dei flash back, a rendere attiva la protagonista inerme.
Mia sa di aver perso la sua famiglia, sa che il suo mondo è crollato, ma allora perché restare?
I ricordi permettono di entrare in sintonia con le emozioni di Mia e di conoscere, sebbene solo attraverso gli occhi della protagonista, soprattutto Adam e Kim. Mi ha sorpreso come questi due personaggi acquistino concretezza pagina dopo pagina.
Anche verso i genitori di Mia, in particolare verso il padre, ho provato una certa simpatia e anche interesse. Nella vita reale, probabilmente, verrebbero definiti dei “personaggi”.
La lettura è scorrevole e veloce, complice anche la brevità del romanzo. Tuttavia, a partire dalla trama mi aspettavo un grande sconvolgimento emotivo, che non ho provato. Non voglio sembrare insensibile, anche perché qualche lacrima l’ho versata, ma mi è sembrato che il romanzo giocasse su un terreno facilmente commovente, mentre credo che avrebbe potuto essere più profondo.
Resta anche domani è un romanzo con grande potenziale, che consiglio per trascorrere qualche ora di lettura piacevole e intensa.

Il mio voto

3 specchi e mezzo

I libri della serie:
Resta anche domani (If I stay #1)
Resta sempre qui (If I stay #2)

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Amaranth

Commenti

  1. Mi interessa abbastanza, ma c'è qualcosa che non mi convince del tutto. Credo che aspetterò di vedere il film e poi deciderò.

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    1. Ero titubante anch'io, ma la lettura è stata piacevole. Presto, spero, guarderò anch'io il film; penso che possa essere più ricco del libro...

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  2. che bello leggerti tra i miei commenti. Ti aspetto ancora.

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    1. Quando ho un po' di tempo, mi fa piacere fare un giro ^.^ Spero di tornare presto a trovarti

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  3. Il libro ce l'ho in wishlist, ma dopo la tua recensione sono indeciso se leggerlo o meno ahahah
    Allora farò come Katerina, preferisco prima vedere il film^^

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    1. Sto raffreddando l'entusiasmo di tanti: non era mia intenzione >.<
      Spero di potervi dire presto se ho trovato meglio il film, magari facendo un bel confronto ;)

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  4. Sai Am, non sei la prima che sento che critica questo aspetto, anche un'amica mi ha detto la stessa cosa, che sembra scritto apposta per far commuovere il lettore, far scendere le solite lacrimucce.
    Non so, anche l'uscita del film non riesce a convincermi a leggerlo >.<

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    1. Nulla di male nel far commuovere il lettore, ma la trama sembra studiata per quello. Forse sono un po' cattiva =P anche perché è stata una lettura piacevole ^^

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  5. Mh. Io comunque ce l'ho, non ho saputo resistergli.
    Non vedo l'ora di leggerlo e vedere se la penso come te (:

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  6. Tempo fa' vidi il trailer del film in uscita, che mi piacque molto. Solo in un secondo momento ho capito fosse tratto da un romanzo, ma, devo ammetterlo, non ho mai avuto molta curiosità di leggerlo - forse perché, utilizzando parole tue, sono un po' stanca di questi libri che cercano di commuoverti giocando su un terreno facile, come la malattia e la morte. Spesso di queste storie preferisco le trasposizioni cinematografiche, non me ne voglia nessuno.
    Per carità, alla fine potrei anche leggerlo... se me lo sbattessero in faccia a 2 euro, altrimenti la vedo difficile. ;)
    Comunque complimenti per il blog!

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    1. Ecco, diciamo che anch'io preferisco un film con trama simile piuttosto che un libro. Tuttavia, non condanno il genere: spesso gli autori riescono ad aggiungere qualcosa di più e a dare più consistenza e importanza ai loro romanzi. Confido che nel seguito la Forman sia andata in questa direzione.
      Grazie per l'apprezzamento!

      p.s. Non si possono perdere le super offerte! ;)

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