Recensione: "L'insostenibile leggerezza della mucca innamorata" di David Safier

copertina insostenibile leggerezza mucca safier

Titolo: L'insostenibile leggerezza della mucca innamorata
Titolo originale: Muh!
Autore: David Safier
Traduttore: Camatta e Bortot
Prima edizione italiana: Sperling&Kupfer - 16 aprile 2013
Prima edizione: Rowohlt Verlag GmbH, 2012
Pagine: 273
Prezzo: ebook - € 8,99
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Cosa fareste se scopriste che coloro che si curano di voi, vi danno una casa e il cibo, in realtà mirano solo a sfruttarvi e il loro fine ultimo è mangiarvi? La mucca Lolle e le sue amiche decidono che di finire in un hamburger proprio non ne hanno voglia. Un simpatico gatto, Santiago, con un adorabile accento spagnolo (nella mia testa aveva la voce del Gatto con gli stivali alias Antonio Banderas), dopo aver rivelato loro il triste destino dei bovini, tira fuori la soluzione: andare in India, dove le mucche sono venerate!
Fra una morte certa e il miraggio della felicità, è evidente su quale ricadrà la scelta delle protagoniste. Lolle e le sue amiche dovranno affrontare mille peripezie per poter raggiungere finalmente un posto in cui trovare la felicità.
La trama è molto semplice, anche se non mancano le sorprese. Safier ha un gusto per le situazioni surreali e divertenti, che si susseguono ininterrottamente e causano attacchi di ilarità non indifferenti, tanto da non risultare mai noioso.
Ecco una piccola scenetta d’esempio, che non posso fare a meno di riportare:

Cercò di alzarsi, ma fu inutile. Mandò un gemito di dolore: «Fuck!»
«Fuck?» ripeté Ravanella. «Che cosa vuol dire?»
«Senorita», rispose il gatto, «’fuck’ es quando un gatto incontra una bellissima gatta y la desidera mucho, ma così mucho che gli si rizza el flauto magico…»
«Il flauto magico?» chiese Ravanella ancora più confusa.
«Ma sì, el oboe del amor.»
«Oboe del amor?»
«El basso dello spasso.»
«Non si capisce niente di quello che dici.»
«El piffero!» rispose lui esasperato.
«Il piffero?» si innervosì Ravanella.
«Questo aquì», disse il gatto spazientito, mettendo in mostra il suo pezzo più pregiato.
Ravanella provò un enorme imbarazzo, e se noi mucche fossimo state in grado di coprirci gli occhi con gli zoccoli, lo avremmo fatto di sicuro.
Il gatto respirò a fondo. «No tengo el tiempo de far la educaciòn sessuale alle mucche. Devo andare, o per me è finita!»

L’insostenibile leggerezza della mucca innamorata (che titolone! E pensare che in lingua originale è un breve ed efficace Muh!) è una lettura breve e piacevole, non mancheranno risate persino nei momenti più tristi.
Le protagoniste sono delle mucche, ma sono molto umane (anche se non sarebbe un complimento per loro). Immaginatevi per esempio il classico contrasto fra uomo-donna… ecco, qui vi è una perfetta trasposizione in versione toro-mucca, con tutti i problemi del caso. E non manca nemmeno una religione! I bovini venerano infatti la Divina Mucca Naia, creatrice della loro specie e di tutte le altre che popolano il mondo, con tanto di inni sacri (per esempio Come Naia creò la luna o Per quale ragione Naia inventò gli uomini).
Come per Delirio di una notte di mezza estate, anche in questo caso c’è una domanda a cui il romanzo cerca di rispondere. E se nel libro precedente era Cos’è l’amore?, in questo è Cos’è la felicità?.
Perché se è vero che le protagoniste vogliono raggiungere l’agognata felicità, è altrettanto vero che devono anche capire cosa significhi realmente.
È soprattutto questo che mi piace dei romanzi di Safier, divertono ma hanno uno svolgimento che porta a farsi domande e a scoprire le mille sfaccettature dell’argomento scelto, in questo caso della felicità.

«Non puoi presentarti a Naia per ogni singolo problema.»
«Perché no?»
«Perché ciascuno di noi è responsabile della propria felicità.»


Il mio voto

3 specchi e mezzo

Angharad

Questa recensione partecipa a Tributes Reading Challenge.

Commenti

  1. Aspettavo una recensione su questo libro, grazie mille ^_^

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  2. ho letto un po di tempo fa l'incredibile karma della formica..sono libretti leggeri e divertenti...se mi capita leggerò pure questo

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    1. Sì, sono davvero molto divertenti! ^_^ L'orribile karma della formica mi manca... prima o poi dovrò leggerlo!

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