Come il lockdown ha cambiato i miei progetti di lettura

Per un po’ di tempo ho pensato che non valesse la pena scrivere questo post, nonostante mi fosse venuta l’idea. Quindi è meglio approfittare di questo momento di propositività, in cui sono convinta che sia interessante parlare di piani di lettura che non riesco a rispettare e dei libri che, invece, ho letto.
Fortuna vuole che, in meno di tre mesi, si sia sviluppata ed esaurita tutta la retorica possibile e così sono autorizzata a cercare di evitarla. Che il lockdown abbia portato scompiglio nelle nostre vite è un fatto ormai assodato, persino da me che mi sono abituata in fretta all’idea di starmene a casa e non mi sono ancora decisa a uscirne per socializzare.
La mia famiglia ha la certezza che un forte input arriverà dalla riapertura della biblioteca della mia città. In effetti, ho tenuto d’occhio il sito per poter essere informata in tempo sulle novità e probabilmente sarebbe stato uno degli eventi da me più attesi, anche se fossi riuscita a recuperare i libri che avevo prenotato a marzo.
In quel caso, tra l’altro, in questi mesi avremmo parlato di ben altri romanzi, tutti retelling mitologici. Nella lista c’era anche Circe di Madeline Miller.

Dovendo forzatamente rinunciare al mio progetto di lettura (era a tema, scintillante e interessante), ho cercato di darmi un nuovo obiettivo: sfoltire i prestiti delle amiche.
Ho iniziato a leggere Le leggende della tigre, uno degli ultimi arrivati nella mia libreria.
Poco male, c’è chi si impone di non acquistare più libri per evitare l’accumulo compulsivo. Ho abbandonato la direttrice, quasi subito, aderendo al Bennet Pack Book Club.
E dato che ormai la frittata era fatta, ho iniziato ad ascoltare audiolibri, accostando in maniera scomposta romanzi tra loro molto diversi. Ed è stata una gran bella idea, dato che è così che sono arrivata ad Amatissima e a Jane Eyre.
La mia mente saltella da un proposito di lettura a un altro e quando sembra che abbia dato forma a un progetto, mi ritrovo in mano un libro che non era nei piani.

La biblioteca del mio cuore riaprirà a giorni e io potrò cercare di riprendere i miei progetti, anche se la mia storia di lettrice racconta una patologica incapacità di rispettarli. Forse le new entry della mia wishlist nsosteranno il mio percorso tra i retelling mitologici.
Recentemente, per esempio, grazie ad Antonella, la Lettrice post traumatica, ho scoperto Itaca per sempre di Luigi Malerba. E se riuscirò nei miei intenti, un giorno ne parleremo.

A voi come sono andate le letture durante gli ultimi mesi?
Di solito riuscite a pianificarle, magari seguendo delle tematiche, o è l’ispirazione a guidarvi?