L’autore preferito non è reale (quasi). Una riflessione banale

Come ho capito che la storia del «leggerei anche la lista della spesa» è una favola triste

Quando si viene a sapere che ti piace leggere e che leggi molto, la domanda sull’autore preferito è tra le più inflazionate. E così tu, che sei un lettore semplice, inizi a pensare, a fare una lista mentale con l’amara consapevolezza che stai dimenticando qualcuno e che, è ovvio, tutti quei nomi non li potrai mai fare perché spesso la risposta deve essere netta e rapida.
Deve essere anche adattata al tuo interlocutore.
Quasi sempre mi viene spontaneo lanciare un «Erri De Luca»; probabilmente averlo sognato mi ha dato una forma di imprinting.

riflessione autore preferito

Fino a qualche settimana fa, mi rammaricavo per tutti gli scrittori che devo tacere; recentemente ho capito che elargivo con troppa generosità lo status di preferito e che, di fatto, si tratta soltanto di un’illusione.

La realizzazione è arrivata davanti a una delle mie nuove fissazioni: i template per le story di instagram. In uno, ma poi ne ho visti molti di simili, si chiedeva di nominare ben cinque autori di cui si leggerebbe tutto, qualsiasi cosa, pure la lista della spesa.
«Bello», mi sono detta e ho iniziato ad arrovellarmi sui miei top five e a quel punto ho avuto l’illuminazione.
Ci sono un paio di autrici che amo davvero, ma non leggerei proprio tutto quello che hanno scritto, semplicemente perché non tutto fa per me.

E, in fondo, chi mi dà la certezza che un domani non sarà proprio un libro di Rainbow Rowell a deludermi?



shocked delusione

Recentemente, parlando di Erin Morgenstern con un’amica, mi è scappato: «Io la adoro!», che mi ha fatto riflettere perché ho letto soltanto uno dei suoi romanzi.
Alla fine è così, no? Leggiamo un libro, ci piace e puntiamo a leggerne altri dello stesso autore. E va benissimo, però, bisognerebbe avere la consapevolezza che non leggeremmo davvero tutto ciò che hanno scritto o scriveranno.
La mia è una riflessione banale, l’ho dichiarato anche nel titolo, ma io non mi ero mai soffermata a pensare che la preferenza per uno scrittore non è e non può essere davvero assoluta.

Ho dei punti fermi (alcuni importanti nomi della letteratura) e delle preferenze che sono vere oggi e non per sempre. E allora no, non stilerò classifiche sugli scrittori, ma sui libri del cuore sì e le liste della spesa… be’, non leggo nemmeno le mie.

E voi come reagite alla domanda sull’autore preferito? Se doveste nominare qualcuno, chi sarebbe?

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Commenti

  1. Sto facendo pausa caffé dallo smart working e appena mi è arrivata la notifica del tuo articolo mi sono fiondata a leggere. E cavoli vero che forse è banale, ma wow è stato illuminante. Ci sto ragionando un po' anche io dopo aver letto il tuo articolo ed è vero che sto rivalutando molti di quelli che credevo che sarebbero stati autori irrinunciabili a prescindere. Purtroppo non è così. Come ho cambiato genere preferito pure sono certa che posso cambiare anche gli scrittori. Grazie perché come sempre mi apri gli occhi e mi imponi di riflettere di più su quello che faccio e penso. Grazie perché sei davvero preziosissima. Torno a modificare excel ma ti penso sempre <3

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    1. Grazie ♥ Sai quanto ci tenga ad avere la tua opinione. Siamo sempre in evoluzione e, se uno scrittore può piacerci meno (ma è lo scrittore o sono i suoi libri a non piacerci?), conserveremo bei ricordi dei libri che abbiamo amato.

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  2. Anche io ho quella rosa di nomi fissi - la SEP, J.R. Ward.. - che ripropongo alla domanda sull'autore preferito. Devo confessare però che ultimamente sono proprio le mie preferite a darmi le delusioni più cocenti; ciò non cancella l'amore per i loro romanzi precedenti. Magari sarebbe meglio chiedere quali sono i libri preferiti di sempre e la crush/autore del momento 😉

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    1. Hai assolutamente centrato il punto, Rosa!
      Io mi sforzerò di cambiare domanda perché noi lettori in qualche modo la usiamo per conoscerci meglio e trovare nuovi spunti di lettura, ma forse si può fare di meglio.

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  3. Ciao Amaranth!💙
    Scusami se non mi sono più fatta sentire. Ti risponderò presto, non mi sono dimenticata.
    Questa riflessione mi è risultata molto interessante, perché devi sapere che dopo aver letto "Oceano Mare" di Alessandro Baricco, ne sono rimasta talmente affascinata da voler leggere ogni singola opera di quest'autore. Quando poi ho avuto le prime delusioni non riuscivo a crederci, pensavo che avrei amato tutto, ma in realtà mi piacciono molto lo stile di scrittura, le atmosfere e i personaggi particolari e questo non vuol dire che mi piacerà ogni singola storia. Oltre a ciò ci sono proprio alcuni elementi ricorrenti che non apprezzo, quindi è normale che io abbia delle delusioni (mi è successo ad esempio con "La Sposa giovane"). Sarebbe bello pensarci un po' di più prima di classificare un autore come il nostro preferito in assoluto.
    Ci sentiamo presto.

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    1. Ciao, Martha!
      Ti ho pensata molto, ma so che è un periodo particolare.
      Sono felice di aver incontrato alcuni dei tuoi pensieri con questa riflessione: un autore può scrivere libri che ci piaceranno, ma non è detto che sarà così sempre. Quindi sì, pensarci di più e magari fare come propone Rosa: non avere un autore preferito, non chiedere quale sia, ma piuttosto pensare ai libri. ♥

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