Recensione: "Ti ho trovato fra le stelle" di Francesca Zappia

Il mare è pieno di mostri.

copertina ti ho trovato fra le stelle eliza and her monsters Francesca Zappia

Titolo: Ti ho trovato fra le stelle
Titolo originale: Eliza and her monsters
Autore: Francesca Zappia
Traduttore: Claudia Valentini e Giovanni Scocchera
Prima edizione italiana: Giunti Editore -7 marzo 2018
Prima edizione: Greenwillow Books - 30 maggio 2017
Pagine: 352
Prezzo: cartaceo - € 12,00; ebook - € 6,99
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Eliza ha una doppia vita e quella che conduce di giorno è la sua identità segreta. A scuola passa quasi inosservata, a eccezione delle occasioni in cui qualcuno decide di accorgersi di lei e di riderne. Ma Eliza non importa e, anzi, si impegna affinché il suo travestimento la renda davvero invisibile.
D’altra parte, se a scuola non c’è nessuno con cui parlare, a casa, nella sua cameretta ha accesso a un mondo diverso, dove può essere se stessa. Allora diventa LadyConstellation e può disegnare per ore, senza accorgersi del tempo che passa. Può avere la meglio su Eliza Mirk e dare forma alla storia di Mare di Mostri, una webcomic che ha ideato e disegnato e che è diventata una delle più famose.
Quando è LadyConstellation e racconta dei Nocturiani, un popolo nel cui sangue scorrono le stelle, è circondata da uno stuolo di fan adoranti perché la sua serie ha fatto innamorare tantissime persone. Mare di Mostri le ha anche permesso di conoscere i suoi due più grandi amici: Max (aka Apocalypse_Cow) ed Emmy (aka emmersmack).
Nessuno che conosca Eliza, però, sa che lei è l’autrice di Mare di Mostri. Solo Max ed Emmy conoscono la sua doppia identità, mentre i suoi genitori e i suoi fratelli non hanno idea della portata del suo hobby. I genitori, in particolare, sono un po’ preoccupati per la vita solitaria che conduce la figlia e vorrebbero che fosse più partecipe in famiglia e uscisse un po’ dal mondo che immaginano chiuso tra lo smartphone e il computer.
Concentrata sulla tutela dell’invisibilità Eliza, in effetti, ha smesso da tempo di curarsi di compagni di scuola e affini, ma tutto cambia quando la professoressa Grier gli affida il nuovo arrivato, un ragazzo con il fisico da giocatore di football e taciturno. Non che Eliza voglia davvero interessarsi a lui: è solo che, quando Wallace è preso in mezzo da due bulli che cercano di appropriarsi dei suoi scritti, la ragazza non può fare a meno di intervenire perché sa cosa vuol dire avere un progetto, qualcosa a cui si tiene.
E da quel momento niente sarà più come prima.

Ti ho trovato fra le stelle è uno di quei libri che sembra molto meno di quello che è. Romance young adult piacevole da leggere e da guardare (la copertina e i disegni interni, idealmente tratti dalle tavole di Mare di Mostri, sono davvero belli) ne fanno un romanzo carino, ma se fosse tutto qui, forse sarebbe addirittura banale.
D’altra parte, ho il sospetto che sia un fraintendimento ricercato fin dalla scelta del titolo per l’edizione italiana: Ti ho trovato fra le stelle è un titolo che non centra il cuore del romanzo, pur facendo eco a una citazione a parer mio più profonda. Il titolo originale, Eliza and her monsters, riesce a giocare efficacemente con l’opera creata dalla protagonista e la dimensione psicologica, che si rivela portante.
La caratterizzazione dei personaggi è curata e, sebbene filtrata dagli occhi della protagonista, permette al lettore di cogliere anche gli aspetti meno evidenti. Naturalmente gran parte dello scavo introspettivo riguarda Eliza e il suo desiderio di proteggersi dagli altri, ma soprattutto da se stessa.
A primo impatto, infatti, Eliza potrebbe apparire una ragazza particolarmente introversa, con qualche problema di socializzazione che riesce a superare grazie al filtro di uno schermo e, successivamente, grazie alla prima cotta per un ragazzo incontrato di persona. E allora sì, è facile pensare che tutto quello che c’è di profondo nel romanzo di Zappia si possa ridurre a: «Ehi, internet non va demonizzato, ma se ci provi, potresti scoprire che anche il mondo fuori dalla tua stanza non è così male».
Ovvio, anche questo è uno dei temi del romanzo e viene affrontato con serietà. Si coglie, nel confronto tra Eliza e i suoi genitori, una valorizzazione positiva di internet, delle sue potenzialità e della validità delle amicizie che vi nascono. Per chiunque usi internet senza limitarsi alle ricerche su google, le esperienze online sono reali tanto quanto quelle vissute al di fuori della rete. L’autrice affronta l’argomento con consapevolezza: l’opposizione tra la vita online e quella esterna riguarda soltanto Eliza, non viene universalizzata e tanto meno è diretta a sminuire l’una in favore dell’altra.

Quel computer è la mia tana del Bianconiglio, internet è il mio paese delle meraviglie.
La regola è caderci dentro solo quando posso permettermi di lasciarmi risucchiare.

Su internet e attraverso Mare di Mostri Eliza ha creato la sua bolla di benessere e felicità, ma nonostante l’importanza del webcomic e alla presenza di alcuni disegni che inframmezzano piacevolmente il romanzo, non è possibile seguirne la storyline o tentare di ricostruirla. Forse questo è un difetto, ma vi posso assicurare che la mia voglia di leggere il fumetto non è mai venuta meno.
Zappia ha scritto un romanzo molto più delicato e toccante di quanto potrebbe sembrare e mi ha coinvolta a un livello inaspettato. Se questo romanzo mi ha conquistato, non è soltanto perché mi sono ritrovata a leggere capitolo dopo capitolo senza fermarmi, incapace di pensare ad altro, di fare altro. Ti ho trovato fra le stelle si legge facilmente e pretende di essere letto, ma alla fine si rivela un romanzo capace di graffiare, di andare straordinariamente a fondo e quando decide di farlo, rispetta dei tempi e segue una strada che, credo, non sia semplice comprendere. Non posso spiegare di più, sia perché sarebbe troppo personale, sia perché sarebbe sicuramente spoiler e io li detesto.

Ho un piccolo mostro in testa che controlla i miei dubbi.
Ogni dubbio in sé è una cosa stupida, senza senso né ragione, una cosa cieca e imbrigliata da una lunga catena. Il mostro, al contrario, è scaltro. È sempre all’erta, e appena mi sento completamente sicura di me, ecco che slega ogni dubbio dalla propria catena e lo lascia libero. E anche se so che sta per succedere non posso farci niente.

Il mio voto

5 specchi


Commenti

  1. Deve essere adorabile, in questi giorni bui mi ci vorrebbe!

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    1. È molto carino e si fa leggere facilmente, ma credo che abbia quel qualcosa di più che rende interessante la lettura.

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  2. Ce l'ho, ma non l'ho ancora letto. Devo ammettere che non pensavo fosse una lettura così profonda.

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    1. Neanch'io lo pensavo, davvero. Per questo è stata una vera sorpresa trovarci tematiche tanto importanti.

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  3. Ne ho sempre sentito parlare benissimo, eppure non riesco mai a trovare la voglia di recuperarlo e leggerlo. Magari un giorno arriverà il suo momento.

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    1. La mia occasione è stato il gruppo di lettura di Ikigai, perché anch'io ne avevo sentito parlare bene e un'amica me lo aveva pure consigliato, ma anche se non ero diffidente mi mancava lo spunto iniziale. Arriverà anche per te!

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  4. A me è piaciuto, però ammetto che mi aspettavo che mi avrebbe preso di più ed emozionato (visto che io ed Eliza abbiamo alcuni aspetti in comune).

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    1. A me è successo proprio il contrario: non pensavo mi avrebbe emozionato, ma quando mi sono riconosciuta in alcuni pensieri è diventata una lettura speciale. Poi c'è da dire che rimane una lettura carina anche solo per lo sviluppo delle diverse relazioni.

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  5. Ciao Amaranth,
    ho finalmente portato a termine la lettura della tua recensione.
    Per quanto riguarda il titolo a me piacciono entrambi, ma devo ammettere che inizialmente ero completamente a favore dell'originale e sono d'accordo con te sul fatto che centri meglio il fulcro del libro.
    Penso che tu abbia analizzato molto bene la doppia visione di Internet, hai reso molto bene l'idea e il messaggio.
    Anch'io nutrivo il profondo desiderio di leggere "Mare di Mostri" e detto da parte di una che non ha mai letto fumetti o simili è davvero grave. Non perché li ritenga inferiori, assolutamente, semplicemente non rispecchiano i miei gusti.
    Il fatto che l'esteriorità del romanzo sia in contrasto con la storia è sicuramente voluto e l'ho davvero apprezzato.
    Esattamente, la piega che prende non mi è risultata facile da comprendere, per questo ho riscontrato alcune difficoltà e criticità.
    Termino col dire che l'ultima citazione è davvero bellissima, non l'avevo notata. rappresenta appieno il tormento interiore di Eliza e quindi si ritorna al titolo originale con i mostri.

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    1. Ciao, Martha!
      È interessante che MdM vi abbia colpito tanto da volerlo leggere, pur non essendo davvero sviluppato nel romanzo. Quanto al titolo, ci ho pensato solo leggendo proprio perché il riferimento ai mostri mi è sembrato importante anche nella storia.
      Ecco, questa è uno degli aspetti che volevo commentare con te, qui come nel tuo spazio: mi ero resa conto, già mentre leggevo, che la parte in cui emerge maggiormente la dimensione psicologica poteva essere più critica perché, in effetti, non è sviluppata "esplicitamente".
      Grazie, sono felice che ti sia piaciuta la citazione ♥

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