Beta (Wired #2)

Recensione di Beta (Wired #2) di Mirya

Mirya

Circa un anno fa usciva Beta, il secondo libro della trilogia Wired che io avevo appena iniziato leggendo Glitch. Da qualche settimana Mirya ha pubblicato Gold, il capitolo conclusivo della serie e io ho letto Beta perché so cosa sia il tempismo e perché tendo a essere un po’ ciclica nelle mie letture.
E poi credo un po’ anche nei segni: l’istinto che mi suggeriva di leggere Beta e l’amica che, senza conoscere le mie intenzioni, parla di Wired e mi spinge a caricare l’e-reader. Ma non è di questo che voglio parlarvi: se avete letto Glitch, proseguite senza timore e se non l’avete fatto, rimediate e state attenti ai possibili spoiler.

Cosa ti rende felice?

copertina Beta di Mirya

Titolo: Beta (Wired #2)
Autore: Mirya
Prima edizione: selfpublished
Pagine: 310
Prezzo: ebook - € 2,99; cartaceo - € 10,99
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La rivalità tra Leanne e Caleb ha lasciato posto alla passione e all’amore, ma per anni sono stati distanti, schierati su fronti opposti, impossibilitati a vedere oltre i filtri della loro diversa appartenenza e del reciproco pregiudizio.

Siamo bravi a farci odiare dagli altri, così da non doverci odiare noi.

Passare insieme il Natale potrebbe essere un passo importante per avvicinarsi, ma le loro idee di insieme divergono. Caleb immagina loro due da soli, da qualche parte, ovunque. Leanne, invece, è irremovibile: il Natale si passa in famiglia e lei lo vuole passare dai Dunn, con i suoi amici e con lui. Spera che sia un’occasione per unire le persone che ama, ma Caleb, sordo al desiderio della sua fidanzata, non ha alcuna intenzione di costruire un rapporto con Beta e Glitch: è certo di non aver bisogno di altri che della sua Bug.
È per questo motivo che hanno litigato e Caleb si trova in una casa vuota. Si sta rigirando nel letto senza riuscire ad addormentarsi quando riceve una visita inaspettata e l’annuncio dell’imminente incontro, nelle notti a venire, con tre Spiriti.

Avrete già capito che la trama è costruita sulla traccia de Il canto di Natale. È una scelta che non solo rende la lettura perfetta per il periodo natalizio ma che, per l’atmosfera evocata, si intona al dispiegarsi dei sentimenti del protagonista.
Già parlando di Glitch, avevo osservato che i protagonisti di Mirya non lo sarebbero in romanzi diversi. Mi trovo a ripeterlo perché è una possibilità narrativa che mi intriga. Leanne è l’aiutante dell’eroe, la mente brillante, il punto di riferimento; Caleb è l’antagonista minore, quello che si oppone al Prescelto ad armi pari. Eppure Mirya ha deciso di raccontare la loro storia e in Beta ci rivela che anche Caleb è un prescelto.
Era un bambino e il suo futuro era stato già deciso, ma da qualche mese Caleb è libero di ripensarlo. Tuttavia, non è sufficiente per fargli comprendere fino in fondo i confini e il significato della sua conquista. La visita dei tre Spiriti ha l’obiettivo primario di far maturare i suoi sentimenti per Leanne, mettendolo in guardia dalla propria testarda ottusità, e quello fondamentale di mostrargli le possibilità che gli si possono aprire mettendo ordine nella propria vita e riconoscendo e affrontando le proprie paure.
Lo Spirito del Passato e i ricordi tormentati di Caleb rivelano sofferenze che nel primo libro della serie erano state celate, che lo stesso protagonista aveva cercato di precludere a tutti, persino a se stesso, senza riuscire a nasconderle completamente ai suoi amici.
In questo romanzo Mirya ci porta dall’altra parte della barricata, quella dove i Gold si riuniscono per tessere i loro intrighi e ci mostra dei ragazzi piegati al volere dei genitori, per lo più spaventati e incapaci di dare un nome alle proprie emozioni.
Se il punto di vista sul presente e sul passato appartiene solo a Caleb, con l’eccezione del capitolo 0 che racconta invece una parte della storia di Byron Sullivan, Beta è un’occasione per conoscere alcuni aspetti della vita degli amici di Leanne, certamente, ma anche del gruppo dei Gold.

Un silenzio fatto di urla per la libertà: dai loro genitori, dalla loro educazione, dal loro destino.

Beta è, per certi aspetti, un inganno: può sembrare una parentesi o, se non fosse per la lunghezza, una novella natalizia. In realtà è, come ho detto, molto di più: tra le pagine sono sparsi piccoli dettagli, all’apparenza casuali, che diventano tasselli portanti della storia. È qui che emerge l’abilità di Mirya: lo scontro contro Zero Uno è sempre in secondo piano, ma rimane una presenza minacciosa e costante, difficile da dimenticare.
La sensibilità di Mirya nell’esplorare e nel raccontare le luci e le ombre, la forza e la debolezza dell’animo umano rende questo romanzo qualcosa di più di una storia d’amore e di un romanzo fantascientifico.

Caleb pensa a ciò che gli ha detto una volta suo padre. Gli affetti saranno la tua debolezza.
E decide che è sbagliato: gli affetti saranno la sua forza.

Il mio voto

4 specchi


I libri della serie:
Glitch (Wired #1)
Beta (Wired #2)
Gold (Wired #3)

Amaranth

Commenti

  1. Grazie mille, è una recensione attentissima che denota la competenza con cui approcci i testi e che mi fa sentire molto lusingata perché hai scelto di leggere i miei; spero che leggerai anche l'ultimo capitolo della serie e incrocio le dita perché ti piaccia!

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    1. A distanza di una settimana continuo ad emozionarmi: mi basta sapere che hai letto questa recensione per avere un piccolo cortocircuito. Arrossisco leggendo le tue parole. Grazie e grazie per i tuoi romanzi ♥

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