Lo scorso fine settimana Torino ha ospitato la seconda edizione del Festival della Criminologia. Per me è stata l’occasione per assistere alla presentazione del nuovo romanzo di Nicolai Lilin, autore di Educazione Siberiana. Non ho mai letto Lilin, ma l’incontro mi è piaciuto tanto da spingermi a raccontarvelo.
Sì, dopo Erri De Luca a Portici di Carta, ci ho preso un po’ gusto.
Titolo: Favole fuorilegge
Autore: Nicolai Lilin
Prima edizione: Einaudi -28 febbraio 2017
Pagine: 136
Prezzo: cartaceo - € 13,00; ebook - € 6,99
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Una volta le favole e le fiabe erano un veicolo educativo attraverso cui le persone comprendevano con più facilità un messaggio. Alle favole non si affidava il compito di divertire, ma quello di trasmettere i valori e le conoscenze.
«Le fiabe del mio libro» ha spiegato Lilin «sono le fiabe dei veri fuorilegge, quelle che si tramandano nel mondo criminale. A me le raccontava mio nonno». E il nonno di Nicolai Lilin era un delinquente: derubava le banche e i treni, faceva parte del brigantaggio siberiano che, attraverso azioni criminose, si opponeva al potere zarista e poi al comunismo, lottando contro ogni forma di oppressione. «O forse era una scusa per essere criminali» ha ammesso ridendo Lilin.
I criminali della tradizione siberiana, però, sono combattenti che si oppongono ai soprusi dei prepotenti e del potere. Per questo era considerato onorevole.
Per spiegare i valori di un mondo criminale e delle sue fiabe, l’autore si è immerso nei ricordi della sua infanzia: «Avevamo dodici anni e avevamo già tutti dei precedenti». C’era, però, un forte senso della comunità: nessuno avrebbe potuto attaccare un altro perché nessuno era solo: «Se qualcuno cercava di fare il prepotente, veniva isolato».
Lilin è convinto che il bullismo possa essere affrontato con la cultura e l’istruzione, ma soprattutto con l’unione. «È come per i tre moschettieri: uno per tutti, tutti per uno» ha detto. «E questa cosa funziona: non bisogna avere paura dei bulli perché insieme ci si può opporre».
Lilin ha poi chiarito che in Siberia il cristianesimo si è fuso con il paganesimo in una maniera bizzarra fino a creare una curiosa santeria nordica. In una terra in cui la natura è femmina, la Madonna è tenuta più in considerazione di Dio Padre e Figlio: «Persino Amba, ed è la divinità siberiana più importante, in alcuni miti va a trovare la sua mamma».
Le fiabe raccolte da Lilin sono state tramandate di generazione in generazione senza censure che ne diluissero la crudezza e la violenza, ma trasmettono valori simili a quelli di ogni comunità contadina. «Ho scritto queste fiabe perché sono le fondamenta: sono ciò che lega le persone nel tempo. Per questo motivo le racconto alle mie figlie».
Voi avete letto qualche libro di Lilin?
Amaranth
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