Angelize

Aislinn

Titolo: Angelize
Autore: Aislinn
Editore: Fabbri Editori
Prima edizione: 6 novembre 2013
Pagine: 440
Prezzo: Rilegato - € 16,00; ebook - € 3,99
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Haniel, Rafael ed Hesediel sono angeli. O meglio, lo erano prima che la Dea facesse loro un’offerta irresistibile: potersi incarnare nuovamente nel loro corpo. Infatti, l’esistenza da angelo per un umano non è per niente piacevole: gli angeli non provano alcuna sensazione, non hanno senso del tatto, si ritrovano a vagare per le città senza poter riposare, smettere di pensare, senza poter fare nulla.
Un essere umano, però, non diventa angelo per caso, ma a causa di un inganno perpetrato dagli angeli puri, creature arroganti e sprezzanti, che si ritengono tanto superiori agli uomini. Eppure proprio tra quegli esseri così perfetti all’apparenza, ce ne sono stati alcuni che hanno deciso di incarnarsi e per farlo hanno dovuto ingannare un essere umano spingendolo alla morte.
È così che Haniel e gli altri sono diventati angeli e vengono considerati degli errori dai puri rimasti, sebbene la colpa di tale scambio sia proprio dei primi che hanno deciso di abbandonare l’esistenza angelica. E quando Haniel e tutti gli altri compagni accettano l’offerta della Dea e si incarnano nuovamente nei propri corpi (ad eccezione del povero Haniel che si ritrova a vestire i panni di una ragazza), gli angeli puri arrivano a considerarli dei veri e propri abomini e iniziano a dar loro la caccia.

Angelize mi ha conquistata fin dal prologo, merito sicuramente anche della voce sferzante di Haniel, per il quale ho un debole. Ho divorato le pagine, tanto da finirlo in due giorni (con tanto di urlo al termine, su cui ritornerò più avanti).
L’ambientazione è tutta italiana: i personaggi si muovono in una Milano cupa e grigia, che fa da scenario perfetto alla lotta angelica.Apprezzo sempre quando le vicende si svolgono su suolo italiano, perché è più familiare come ambientazione, la sento più vicina. Inoltre, mi esalta l’idea di potermi facilmente recare a Milano, camminare per le sue strade e immaginare gli angeli che non posso vedere.
Aislinn ha uno stile pulito e privo di eccessivi fronzoli, descrittivo al punto giusto. È coinvolgente e porta a divorare il libro senza sosta. Ed è anche capace di dare voce in modo perfetto ai diversi personaggi, dando a ciascuno una ben definita personalità.
Infatti, per tutto il romanzo si alternano tre punti di vista: Haniel, Rafael e Hesediel. E li ho messi rigorosamente in ordine di preferenza, sebbene la differenza di apprezzamento non sia poi così tanta. Sono tutti e tre caratterizzati davvero bene, ognuno ha una personalità che si riesce a percepire subito nei vari capitoli.
Haniel è il personaggio imprevedibile, che non sai mai come si comporterà, che sembra forte se contrapposto a Rafael, ma nasconde in realtà molte fragilità. Ha sofferto tanto il povero Hani (e se mi sentisse chiamarlo così penso che rischierei la vita).
La parte divertente è stata ricordarsi che Haniel si è reincarnato nel corpo di una ragazza. Puntualmente rimuovevo questo piccolo particolare e me lo immaginavo nella forma maschile, per poi leggere dialoghi che mi facevano tornare in mente che esteriormente era una ragazza.

*quello che più o meno avveniva nella mente di Ang*

Rafael invece è il buono, quello che cerca di fare la cosa giusta e di mediare; la sua soluzione è la diplomazia, il dialogo. E ci prova sin dall’inizio, nonostante sia l’unico a volerlo fare. Ho adorato questo suo cercare di evitare la battaglia, perché è più o meno come avrei ragionato io. E poi è davvero dolce, vien voglia di coccolarlo. *abbraccia il biondo*
È molto legato ad Haniel e, sebbene sembri che l’unico davvero affezionato sia Rafael, in realtà il rapporto non è così a senso unico.

(Sì, mi sto sbizzarrendo con le gif in questa recensione e, sì, loro sono la mia OTP di Angelize. Deal with it.)

E poi c’è Hesediel, colui che suo malgrado si ritrova a guidare questa sgangherata banda di mezzi angeli, o almeno quelli che accettano di adeguarsi al piano. Tra i tre, Hesediel è quello che ha ancora una persona a cui tiene in vita, che non ha dimenticato e vorrebbe riprendersi per poter riacquistare una sorta di normalità: Elena. Sarò sincera, a me Elena sta antipatica e non mi piaceva nemmeno la coppia formata da loro (nei ricordi di Hesediel era evidente che fossero male assortiti). Però ho tifato per loro solo perché Hesediel ci teneva tanto.
Ho particolarmente apprezzato la rivisitazione della figura degli angeli. Non solo perché sono creature cupe e poco benevole, ma anche per la questione dell’incarnazione, di come debbano ingannare e peccare per poter vivere da esseri umani. Una versione oscura che si adatta perfettamente all’ambientazione molto dark.
E anche la questione del Dio e della Dea è davvero affascinante, vien voglia di farsi raccontare a parte tutta la teologia di base del romanzo, perché è qualcosa di davvero splendido. Non voglio scendere nel dettaglio, altrimenti vi toglierei il piacere di scoprire da soli chi siano queste divinità.
Avrei altro da aggiungere ma il rischio di spoiler è troppo, quindi devo trattenermi. Non posso nemmeno nominare un personaggio che mi ha intrigata parecchio (anche se ho come il sentore che vorrò pestarlo nel seguito), dato che appare circa a metà libro.
Un ultimo apprezzamento: nonostante sia il primo della duologia, e sebbene l’epilogo lasci intendere che i giochi non sono finiti e si prospetta un problema ancora più grande di quello risolto, il romanzo è perfettamente concluso. Anche se necessito di uno sfogo in merito: il finale è puro sadismo. Non me l’aspettavo, devo ammetterlo, e mi ha fatta soffrire davvero tanto. Confido nel fatto che Aislinn si farà perdonare nel seguito, potrei inferocirmi altrimenti.

*Angharad alla fine del romanzo*

P.s. Ho finito il secondo dopo aver scritto questa recensione, perciò ne parlerò presto!
Stay tuned!

Il mio voto

4 specchi e mezzo

I libri della serie:
Angelize
Angelize II - Lucifer

Angharad

Commenti

  1. Come non essere d'accordo con te, my darling?
    Questo romanzo mi ha piacevolmente sorpresa sia per la tematica degli angeli, trattata in modo così nuovo (almeno per me). Da una parte c'è sicuramente l'impronta fantasy, ma o sempre trovato gli angeli di Aislinn molto umani, reali, veri...okay, detto così sembra un controsenso, ma spero di essermi spiegata ^^
    Il finale è stato una pugnalata. Ricordo di essere rimasta sull'ultima pagina per trenta secondi buoni...non riuscivo proprio a realizzare ^^
    In compenso abbiamo avuto un secondo volume con i fiocchi e ancora più pieno di feelings *^*

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    1. Concordo, è stato un bel respiro di originalità. :3 A me è piaciuta un sacco la contrapposizione tra i mezzi angeli, così legati alla loro umanità, e gli angeli puri, così trincerati nella loro perfezione. E nel secondo ancora di più, quando i puri hanno iniziato a dubitare davvero.
      Il finale... anche io ero sotto shock. Non ci potevo credere. X°D Sono entrata nella fase di negazione per poi convincermi "Tutto si sistemerà. Altrimenti sbrocco di sicuro". :D
      Il secondo volume... awwww! La bellezza! *^* Sto ancora cercando di scrivere una recensione sensata che non sia un delirio e basta. XD

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  2. Bellissimo romanzo, divorato in pochi giorni. E Angelize II - Lucifer è ancora meglio, sotto tanti punti di vista (stile, contenuto, personaggi, azione ecc). Un'interpretazione originale e molto coinvolgente degli angeli! :)

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    1. Concordo assolutamente su tutto! :) Una duologia che ho divorato anche io in pochi giorni e che amo alla follia. :3

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