Gli smandrappati

Verso la Vecchia Capitale

Affettuosamente ribattezzati in questo modo, i quattro compagni di scorribande di Axel (che fa quindi salire il loro numero a cinque) non hanno nulla da invidiare al loro leader.
Scopriamo insieme perché.

L’UNICO CON UN EQUILIBRIO MENTALE QUASI NORMALE

Anche detto:


Anthony Ross Granville

Forse l’unico dei cinque a mostrare il buon senso di cui i suoi ventitré anni dovrebbero averlo dotato, Ross Granville è il mediatore del gruppo. Fa parte della Societas di Diritto ed è Tribuno degli studenti, nonché Princeps dello Studium. Cresciuto tra le numerose donne della famiglia Granville, ha sviluppato un istinto infallibile nel rifuggire le discussioni o per lo meno nel non soccombervi. Nonostante questa encomiabile capacità, non è stato in grado di evitare i guai portati dal suo migliore amico, Axel Vandemberg, e si è trovato coinvolto in quello che, senza alcun dubbio, è un ruolo di cui avrebbe fatto volentieri a meno. La sua buona educazione e i suoi modi impeccabili, però, sembrano averlo incastrato nel ruolo di supervisore degli altri scapestrati.
La sua esperienza famigliare l’ha reso in grado di sedare i conflitti interni al gruppo e nel sopportare le personalità ingombranti degli amici. Non è stato ancora reso ufficiale, ma con ogni probabilità la sua sopportazione gli ha guadagnato una buona fetta di Paradiso tutta per lui. Finalmente da solo e in pace.

IL PRIMO DONNO *Alaisse arraffa e scappa* *Amaranth e Angharad la inseguono*

Anche detto:

Bryce Jason Vandemberg

Il fatto che prenda il nome da un vecchio re pazzo, Bryce Vandemberg IV, la dice lunga su cosa i suoi genitori si aspettassero da lui.
Occhi turchesi e ricci bronzei fanno di lui un valido rivale del fratello, almeno in bellezza. Rivalità che, tra l’altro, si rifiuta anche solo di prendere in considerazione. Sa di essere molto meglio di Axel. Le sue camicie e la linea perfetta del mantello ne sono una prova lampante.
Indolente, vanitoso ed eccentrico ipocondriaco, riesce a sostenere una conversazione di ore con gente che metterebbe i brividi alle persone normali, tra cui il becchino e il notaio. Tra i suoi passatempi preferiti ci sono il giardinaggio e l’organizzazione del proprio funerale, non in ordine di importanza, e quando avanza un po’ di tempo libero si ricorda di essere secondo in linea di successione per il trono di Aldenor. Odia le responsabilità, perciò non ha intenzione di sposarsi né di diventare re, quest’ultimo in modo particolare perché non ha intenzione di indossare la ridicola mantellina da cerimonia.
Come il fratello maggiore, possiede un forte senso di lealtà e una notevole inclinazione alle bravate mascherate, principalmente perché trova che la maschera doni al suo fascino; ed è l’unico in grado di rimettere Axel al suo posto quando il comportamento autoritario di quest’ultimo lo richiede.
Si dice che la sua vita sentimentale sia già sovraffollata; tra becchino e sarto pare non esserci spazio per tutte le giovani che ambiscono alla sua mano, o a parti meno poetiche del suo corpo. Un consiglio per tutte le sue spasimanti: considerate un cambio di carriera. Pare che l’unico modo per avere la sua considerazione sia avere un ruolo nella sua sepoltura.

IL GENIO INCOMPRESO *Angharad si getta a volo d’angelo e lo infila in un sacco urlando: Mio!*

Anche detto:

Stephen Dalton Eldrige

Elemento più giovane della compagnia degli smandrappati, è la vera anima del gruppo, senza di lui gli altri sarebbero persi e inutili *Alaisse e Amaranth placcano Angharad e la mettono nell’angolino*
Diciannove anni, compagno di Eloise alla Societas di Medicina, è entrato allo Studium con un anno di anticipo perché si è fatto espellere da tutti gli istituti in cui era stato messo da genitori esasperati dal suo intelletto troppo acuto. Secondo le voci, l’ultima espulsione era stata causata dall’avvelenamento di un povero gatto per sperimentare un intruglio contro il mal di pancia.
Scienziato geniale e incredibilmente portato per molti campi del sapere, sembra attratto da tutto ciò che ha vago sentore di mistero e inspiegabilità. Se potesse, smonterebbe la testa di Eloise per vedere come funziona, ma conoscendo il lato violento di Axel si guarda bene dal farlo. Sarcastico e intelligente fino al limite del sopportabile, tende a non fornire risposte chiare quando non se ne sente in vena.
Oltre al cervello, anche la sua spada è sempre affilata e pronta allo scontro. Spadaccino di innegabile talento, segue i compagni con una tendenza temeraria che a volte sconcerta persino il Vandemberg dai nervi d’acciaio (il maggiore, tanto per essere chiari).
Il suo cuore batte per la dolce fanciulla che lo segue dal primo istante e lo ama nell’ombra in attesa di essere scorta *Alaisse e Amaranth scuotono la testa e preparano i fazzoletti per la Bella illusa*

IL SEDUTTORE INCOMPRESO *Amaranth ammicca*

Anche detto:

Gilbert Cazenove Morgan

Anche chiamato il Principe delle Taverne, si può considerare lo smandrappato più social della compagnia.
Ventiquattro anni, capelli bruni e occhi marrone scuro, ha fama di grande seduttore e scavezzacollo, fama che non ha alcuna intenzione di smentire. Proviene dalla nuova nobiltà di toga delle nazioni meridionali: la sua è una ricchissima e influente famiglia di armatori e mercanti di Delamàr.
Inizialmente i rapporti con Axel erano piuttosto sanguinari, ma è ormai perfettamente integrato nel gruppo e porta quel tocco di leggerezza di cui necessita sempre un branco di uomini armati e dal grilletto facile.
Ha una voce stupenda che usa per cantare indifferentemente inni sacri e canzoni da osteria. A volte usa il suo innato talento musicale per tentare di conquistare il cuore freddo e insensibile di Lara Degret, bellezza di inconsueto splendore che pare intenzionata a far morire di stenti il povero Gil prima di concedergli la propria mano. Shipparli è talmente ovvio che non si può nemmeno parlare di ship. Si resta comunque in attesa di sviluppi.

*Le Belle si battono il cinque*
«Raga, ce l’abbiamo fatta!» dice Alaisse.
«Non mi avete fatto dire tutto su Stephen» si lamenta Angharad sconsolata.
«Sussù, non ci pensare. Dobbiamo ancora trovare dove Alaisse ha nascosto i due Vandemberg» replica Amaranth.
«Io vado!» urla Alaisse.
*Alaisse comincia a correre*

Alloooora! Siete arrivate alla fine del documento senza addormentarvi?
Ottimo, avete superato la prova più difficile. E adesso, come sempre, tocca a voi.

Avete qualcosa da aggiungere alle nostre descrizioni? E per chi non ha letto il libro: vi abbiamo convinte a scoprirne di più su questi pittoreschi personaggi?