La copertina è la prima cosa che vediamo di un libro e che ci fa decidere se
leggere o meno la trama. Certo, non è una legge universale, ma è vero la
maggior parte delle volte. Perciò credo sia importante scegliere in modo
attento e mirato quello che sarà l’abito del libro ed è ancora più difficile
considerando anche che sono due gli elementi fondamentali: immagine e titolo,
che devono “sposarsi” insieme e allo stesso tempo dare un’idea generale di ciò
di cui potrebbe parlare il volume da loro presentato.
Nella mia
esperienza di lettrice ho incontrato vari risultati, riusciti o meno che
siano, e visto che ho un po’ il dente avvelenato in alcuni casi, ho deciso di
sfogare con voi il risentimento per le scelte non sempre felici.
La situazione dei titoli è un po’ particolare; il problema si presenta nel
momento in cui un libro di un altro Paese viene pubblicato in Italia, perché
le opinioni sono discordanti, c’è chi vuole che venga mantenuto il titolo in
lingua originale, chi vuole che venga tradotto letteralmente e chi vuole una
traduzione libera.
Sinceramente non penso di fare parte di un gruppo
preciso, anzi credo che sia necessario valutare caso per caso. Bisogna
scegliere quello che è il migliore per il libro in questione.
Non mi piacciono assolutamente i titoli dati dalla Rizzoli, non hanno alcun significato, né alcun collegamento con le vicende del libro. Mentre approvo la scelta della Mondolibri di aggiungere un sottotitolo in italiano all’originale.
A volte il cambio del titolo è ben riuscito, come per la trilogia su Phèdre di
Jacqueline Carey; è un caso un po’ particolare perché credo che i titoli
avrebbero potuto essere tradotti letteralmente senza alcun problema. D’altra
parte la scelta poi portata avanti mi è piaciuta, anzi il titolo è formato da
due parole legate a quelle che sono le vicende dei libri.
Questi sono solo due degli esempi che si potrebbero fare, ma penso rendano
chiari quelli che sono i risultati ottenuti da una scelta piuttosto che
un’altra.
La nota dolente è il cambio di copertine nel bel mezzo della pubblicazione di
una serie. A mio parere una volta iniziato con un certo taglio, lo si deve
mantenere! Anche solo per amore di uniformità. Per quanto riguarda le
trilogie, quadrilogie e serie in generale, sono una di quelle persone a cui
piace vedere sugli scaffali libri dello stesso formato e caratterizzate dallo
stesso stile per la copertina. Certi scempi non li sopporto.
Vi porto un esempio che mi ha fatto letteralmente imbestialire: la serie
Shadowhunters
di Cassandra Clare. Per i primi due libri sono state mantenute le copertine
originali, molto belle ed azzeccate. Per il terzo, invece…potete vedere la
differenza.
Qualcuno mi spieghi la ragione di questo cambiamento!
Personalmente trovo
molto più d’impatto le copertine precedenti, mentre le nuove sono senza
significato e anche piuttosto bruttine.
E poi ribadisco che non ha alcun
senso fare ciò mentre una serie è in corso; forse avessero scelto il nuovo
taglio per l’altra trilogia, sarei stata meno traumatizzata.
Invece, un esempio emblematico, in cui ritengo siano riusciti a sbagliare sia
titolo che copertina è
La stirpe
di Meljean Brooke.
Entrambi secondo me traggono in inganno chi si avvicina a questo libro. La
prima volta che l’ho visto mi ha dato l’idea di un romanzo sui vampiri, data
l’immagine con l’occhio rosso in primo piano e il titolo che evocava una
discendenza di qualche tipo. E invece quando ho letto la trama l’ho
riconosciuto! Perché ne avevo sentito parlare quando ancora non era in aria di
pubblicazione in Italia e lo avevo messo in lista da prendere in lingua
originale.
Le due copertine danno un’idea totalmente diversa e quella
originale è decisamente la più azzeccata.
In questo caso perché non
hanno mantenuto la traduzione del titolo? Il Duca di Ferro. Era perfetto.
E ci sarebbero tanti altri casi da riportare, ma penso di aver reso chiara la
situazione. Qualcuno potrà ritenere tutto questo sproloquio una pignoleria,
insomma quello che conta è ciò che c’è scritto. Sì, ma anche la confezione è
importante. Da lettrice mi piace avere un bel prodotto, con titolo e copertina
inerenti al libro.
Angharad
Sono d'accordo con te e ti assicuro che la tua non è pignoleria, ma semplice buon senso! E non ti preoccupare, ti difenderò io dai cattivoni che non la pensano come te :P
RispondiEliminaAllora ti nominerò mia protettrice ufficiale! ;) Fa sempre piacere trovare qualcuno con cui condividere il buon senso.. :D
EliminaAngharad