Recensione: “La Bestia” di Carmen Mola

So che moltǝ lettorǝ lo fanno: interrompono la lettura nel mezzo del romanzo, vanno alle ultime pagine, le leggono e poi riprendono dal punto in cui si erano fermati.
Ma io odio gli spoiler. Li odio e non farei mai una cosa del genere.
O almeno, ne ero convinta prima di leggere La Bestia. Ho tradito i miei principi di lettrice: ho letto solo l’ultimo paragrafo e anche così non sono riuscita a rovinarmi i colpi di scena.

DISCLAIMER. La Bestia è un romanzo crudo e potrebbe turbare la sensibilità di alcunǝ lettorǝ. Se consideri fondamentale il lieto fine, se ne hai una visione rigida, forse dovresti riconsiderare la lettura di questo romanzo.

Al momento della pubblicazione in Italia, La Bestia era già un acclamato successo in Spagna ma non lo avrei letto se non mi fosse stato consigliato da una cara amica. A posteriori posso affermare che ci avrei perso.

copertina la bestia carmen mola

Titolo: La Bestia
Titolo originale:
Autorə: Carmen Mola
Traduttorə: Massimo Sottini
Prima edizione italiana: Salani - 4 luglio 2023
Prima edizione: Editorial Planeta - 4 novembre 2021
Pagine: 496
Prezzo: cartaceo - € 19,00; ebook - € 9,99

È il 1834. Il colera e la superstizione stanno devastando Madrid.
Alcune bambine scompaiono senza lasciare traccia, salvo essere ritrovate prive di vita. Si vocifera che sia opera della Bestia, una creatura a cui sembra impossibile dare connotati umani perché smembra le sue vittime.
È un caso su cui nessuno ha voglia di indagare, di certo non la polizia, ma Diego ha la sensazione che ci sia qualcosa di grosso da rivelare, qualcosa che potrà dare fama a El Gato Irriverente come firma i suoi articoli sul giornale.
Se quasi tutti, dunque, sono indifferenti alle morti violente delle bambine, non può esserlo Lucìa perché Clara, la sua sorellina, è stata rapita e lei è determinata a ritrovarla viva.

Sembra che in questo maledetto anno 1834 niente vada per il verso giusto: il colera, la guerra dei carlisti, la Notte di San Giovanni e la Bestia, anche la Bestia.

La Bestia ovvero come scrivere un thriller storico.
Ti sembrerà un’esagerazione, ma il romanzo di Carmen Mola è davvero ben congegnato e si regge su fondamenta solide che vanno al di là del coinvolgimento emotivo del lettorə.
Madrid è una città concreta e leggendo si ha l’impressione di muoversi realmente nelle sue vie. Posso solo immaginare l’impatto su chi le conosce bene. A sostegno dell’ambientazione concorre la precisione della contestualizzazione storica che rivela uno studio attento e puntuale.
D’altra parte, Mola racconta la Madrid del passato, soffermandosi sugli edifici che la caratterizzavano, descrivendone le trasformazioni come potrebbe fare un narratore contemporaneo ai fatti. La narrazione si svolge, in effetti, al presente e segue da vicino ciascuno deǝ personaggǝ principalǝ.
Ne risultano personaggǝ sfaccettatǝ, in grado di trasformarsi in risposta agli eventi e mai del tutto rivelati. Se il narratore sa essere netto e crudo nella descrizione dei comportamenti e delle reazioni, è altrettanto consapevole della complessità umana.
È interessante notare che Carmen Mola, infatti, è lo pseudonimo scelto da tre autorз, ma la forza coesiva della scrittura non lascia trasparire la collaborazione di più penne e fa della Bestia un caso notevole di opera collettiva.
I colpi di scena, indimenticabili, sono sostenuti da una trama solida e ben ordita. Se stai cercando un romanzo avvincente, un thriller che ti tenga incollato alle pagine e in tensione, La Bestia è il libro che fa per te.

Non è brutto credere alle storie. Soprattutto a quelle che ti fanno dormire bene. O a quelle che sono divertenti e ti fanno ridere.

Il mio voto

5 specchi


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