Ogni volta che leggo un libro per ragazzǝ, mi trovo a pensare quanto importanti siano per tutti i lettori a prescindere dalla loro età. È scontato che lo voglia ripetere Come Filippo salvò la fantasia, ma non ho dubbi che l’autorə abbia voluto rivolgersi anche (forse soprattutto) a lettorǝ più grandǝ che, pur vacillando nella loro fede, credono ancora nella fantasia. E poi per chi altri sarebbero tutte le meravigliose citazioni sparse tra le righe dell’avventura di Filippo e del suo scrittore.
Titolo: Come Filippo salvò la fantasia
Autorə: Alessandro Ricci
Prima edizione: NPS Edizioni - 18 agosto 2022
Pagine: 220
Prezzo: cartaceo - e 14,00
Quando ti decidi a crescere?
È una domanda che lo scrittore si è sentito rivolgere spesso senza cambiare la sua risposta: mai. Perché crescere non migliora affatto l’esistenza: i dubbi e le paure rimangono, anzi aumentano sulla spinta di doveri e regole a cui attenersi. Se aggiungiamo che per molti crescere significa smettere di fantasticare, lo scrittore è pronto a opporsi preservando il caos creativo del suo appartamento e pranzo con latte e biscotti, quando dimentica di fare la spesa.
Il suo è un compito importante e l’incredibile avventura che si trova a vivere scrivendo la storia di Filippo ne è conferma.
Filippo ha dodici anni ed è il protagonista del libro che lo scrittore vorrebbe presentare al suo editore. Fin dalla prima volta che ne ha scritto, però, ha iniziato a interagire con lui cercando di convincerlo a non scrivere affatto la sua storia, ma ormai era un bambino di inchiostro e carta: lo scrittore non poteva cancellarlo e basta.
Tra battibecchi e patti, dalla penna dello scrittore scaturiscono nemici e persino un titolo “Filippo contro il Ladro di Caramelle”.
Immaginate la sorpresa dello scrittore nello scoprire che il Ladro di Caramelle esiste anche nella realtà e che, come il suo antagonista, sta rubando una delle cose più preziose al mondo: la fantasia.
Per fermarlo Filippo ha bisogno che lo scrittore continui a raccontare la sua storia, fornendogli i mezzi e gli alleati che lo aiutino nell’impresa.
Avete mai sentito uno scrittore affermare che a volte sono i suoi personaggi a decidere cosa fare? Viene raccontato durante le interviste, come simpatico aneddoto sulla creatività. Poveri illusi. Ho scoperto durante questa avventura che la realtà è ben diversa: i personaggi fanno davvero quello che vogliono, sempre, in barba ai loro creatori. Gli scrittori possono solo raccontarne le gesta e inventare ambientazioni e condizioni per aiutarli ad adempiere al loro compito. E sperare che siano abbastanza in gamba da far uscire una buona storia.
Nelle pagine dell’avventura di Filippo e del suo scrittore, dunque, Mondo dello Straordinario e Realtà si incontrano dando forma a un romanzo dalla struttura peculiare. Si ha, infatti, l’impressione di leggere quasi due storie in una: da una parte c’è l’ascesa di Filippo a Vero Eroe e lo scontro contro il Ladro di Caramelle e i suoi ninja mortali, dall’altra c’è lo scrittore che deve saper bilanciare la propria creatività perché Filippo abbia successo ed entrambi i loro mondi siano salvi.
A ben vedere, però, la storia è una sola ma ho davvero molto apprezzato la connotazione metanarrativa che assume il romanzo con quel gioco di rimandi inevitabili che si creano parlando di scrittura e inserendo tra i protagonisti lo scrittore della storia.
Questa particolarità è il punto di forza di Come Filippo salvò la fantasia, che si presta a più letture conquistando lettori giovani e adulti. D’altra parte, come accennavo, Ricci inserisce citazioni che mi sembrano dirette a solleticare l’interesse di persone più grandi o molto curiose.
Una tra tutte riguarda uno dei personaggi secondari, noto come Capitan Sciabola Rossa: Anne Bonny. Non credo che serva aggiungere altro, se non che una saga su Anne la leggerei volentieri a patto che si faccia a meno di ninja e battute a tema.
Come Filippo salvò la fantasia è una lettura davvero piacevole, stimolante che sicuramente si inserisce tra i romanzi di formazione e avventura, ma che è soprattutto un inno a una delle armi più potenti che abbiamo: la fantasia.
Non è vero che hai troppa fantasia, la fantasia non è mai troppa.
Il mio voto
4 specchi
Questo libro è stato letto per Italians do it better - Books Edition.
Kudos on a well-written and thought-provoking piece!
RispondiElimina