*letto in lingua originale
Non avevo idea di aver bisogno di questo libro. Me ne sono accorta quando ho iniziato a fangirlare e a sviluppare piccole ossessioni che si sono tradotte nella produzione di wolf-cose. Il piccolo tornado ha fatto il resto.
He was a tornado of fingers and feet and words. I was caught in the storm.
Titolo: Wolfsong. Il canto del lupo (Green Creek #1)
Titolo originale: Wolfsong (Green Creek #1)
Autore: T.J. Klune
Traduttore: Alice Arcoleo
Prima edizione italiana: Triskell Edizioni - 27 luglio 2020
Prima edizione: Dreamspinner Press - 20 giugno 2016
Pagine: 647
Prezzo: cartaceo - €15,00; ebook - €4,99
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Suo padre se n’è andato di casa quando Ox aveva dodici anni, assicurandosi che tenesse a mente che le persone lo avrebbero sempre fregato e che gli uomini non piangono. Due memento che scavano abissi dentro il ragazzo.
A quindici anni, consapevole di non essere particolarmente sveglio ma pronto a fare la propria parte, riesce a farsi assumere al garage di Gordo. Da Gordo trova un amico, un padre, una famiglia. Ma la felicità è completata dall’arrivo inaspettato di Joe e della sua famiglia.
Joe ha dieci anni e come molti bambini di quell’età è un fiume in piena: da quando si è imbattuto in Ox non ha smesso di parlare. Erano due anni che non apriva bocca.
Il giorno successivo al loro primo, travolgente incontro, Joe dona a Ox una pietra lavorata a forma di lupo. È qualcosa di speciale e la vita di Ox non sarà mai più come prima: tradizioni di famiglia, amici, legami, appartenenza e lupi diventeranno il suo presente.
You gotta smell him and then tell me why it’s all candy canes and pinecones and epic and awesome.
Se state cercando un’analisi composta sulla struttura e sullo stile di questo romanzo, temo che rimarrete delusi ma farò comunque del mio meglio per toccare anche quei punti.
Se avete letto Wolfsong e ora vi sembra ovvio che l’appartenenza e la fedeltà si esprimano strusciandosi e magari esponendo la gola, se riuscite a esprimervi emettendo soltanto sospiri e alternando piagnucolii a gridolini inteneriti e se, infine, ogni tanto vi viene voglia di uscire e ululare, bene, venite qui, lasciatevi abbracciare. Io vi capisco. Davvero.
Se riduciamo la trama all’osso, Wolfsong non è un libro diverso da altri: da una parte abbiamo i protagonisti (fighi) in grado di trasformarsi in lupo, dotati di poteri magici o con qualche caratteristica particolare, dall’altra un nemico bestiale (letteralmente), capace di brutalità indicibili.
In apparenza nulla sembra nuovo sotto il sole la luna ma, per farla breve ed evitare spoiler, aspettatevi qualche nota originale.
In ogni caso il vero punto forte di Klune sono i co-protagonisti: tutti, dai ragazzi di Gordo ai Bennett, hanno una straordinaria tendenza al cupcake (non molto accurato) sono riusciti a conquistare uno spazio nel mio cuore, ho avuto l’impressione di essere a Green Creek e conoscerli. Sì, insomma, avrei voluto precipitare nel libro e abbracciarli uno a uno.
we’re here BrotherSonFriendLove. we’re here and we are pack and yours and nothing will change that.
Fondamentalmente è questo il motivo per cui la mia testa si è riempita di packpackpack. La narrazione in prima persona è molto efficace nel trasmettere un senso di appartenenza e il valore dei legami famigliari, siano fatti dal sangue o dalle tradizioni.
Al di là della dimensione paranormale, infatti, Wolfsong è un romanzo di formazione: seppure rapidamente, attraversa l’adolescenza di Ox per concentrarsi sull’affermazione di un’identità libera dal fantasma del padre e dai suoi insegnamenti.
That’s what life is, Ox. Choices. The choices we make shape what we’ll become.
D’altra parte, Klune si concentra molto sulla dimensione emotiva dei suoi personaggi, dando rilievo soprattutto a Ox. Ne risulta una narrazione che vede rarefarsi l’azione, accompagnata da una minore continuità temporale e dall’impressione di un minore impatto degli eventi.
Il romanzo è, inoltre, caratterizzato dalla ricorsività dei ricordi che hanno avuto un impatto significativo nella vita del protagonista. L’insistenza non è casuale e immotivata: sono cicatrici che devono guarire e poi smettere di fare male.
Wolfsong è un romanzo intenso e speciale, che mi ha fatto davvero bene facendomi sentire vicine le mie persone, ricordandomi i legami e la loro importanza. E mi rammarico di non riuscire a rendere la sua bellezza.
Dunque, cosa dove aspettarvi da Wolfsong? Tenerezza, tanta, soffice e scioglievole, ansia, sofferenza e forse lacrime, ma anche una storia d’amore e una storia sull’amicizia. Ah, certo, quasi dimenticavo: licantropi, streghe e magia colorata. Il resto credo si trovi nei prossimi libri della serie.
Oxnard, it would say. Or maybe just Ox.
Il mio voto
4 specchi e mezzo
I libri della serie (inedita in Italia):
Wolfsong (Green Creek #1)
Ravensong (Green Creek #2)
Lovesong (Green Creek #2.5)
Heartsong (Green Creek #3)
Feralsong (Green Creek #3.5)
Brothersong (Green Creek #4) - pubblicazione prevista 13 ottobre 2020
* EDIT 27/07/20
Ne ho sentito parlare tanto, credo che lo prenderò appena mi sentirò pronta ad iniziare una nuova serie :)
RispondiEliminaData la consistenza della serie ti capisco, anche se avrei voglia di consigliarla senza alcun ritegno.
Eliminap.s. Mi trattengo almeno finché non l'avrò completata!
Ultimamente lo vedo ovunque questo libro, sono tentata di leggerlo, ma ho troppi arretrati, perciò dovrà aspettare :/
RispondiEliminaOvviamente te lo consiglio, ma in ogni caso sai che non scappa ;)
EliminaI enjoyed readingg your post
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