Recensione: "Tuo, Simon (Creekwood #1)" di Becky Albertalli

copertina Tuo Simon Becky Albertalli

Titolo: Tuo, Simon (Creekwood #1)
Titolo originale: Simon vs. the Homo Sapiens Agenda (Creekwood #1)
Autore: Becky Albertalli
Traduttore: Tiziana Lo Porto
Prima edizione italiana: Mondadori - 4 ottobre 2016 (già Non so chi sei ma io sono qui)
Prima edizione: Balzer + Bray - 7 aprile 2015
Pagine: 252
Prezzo: cartaceo - € 17,00; flessibile - € 10,50; ebook - € 8,99
Link d'acquisto

Una piccola distrazione. Tanto è bastato perché Simon dimenticasse di uscire dal proprio account di posta elettronica dopo aver usato il pc della biblioteca scolastica per rispondere a Blu.
Non sarebbe stato un guaio se lo studente che si è seduto al suo posto avesse deciso di non invadere la vita privata altrui, ma Martin crede di aver trovato qualcosa di utile. Non gli importa granché che Simon flirti telematicamente con un altro ragazzo, ma ora ha una moneta di scambio: il silenzio sul segreto in cambio di una spinta per avvicinarsi ad Abby.
Abby, una delle migliori amiche di Simon, è una bella ragazza con un nutrito seguito di spasimanti; quindi, non è poi così sorprendente che anche Martin voglia uscire con lei.
Il problema è ovviamente il ricatto che mette a rischio qualsiasi cosa ci sia tra Simon e Blu.

Narrato in prima persona e al presente, Tuo, Simon inizia dall’episodio chiave, dalla conversazione che mette Simon alle strette. La sua corrispondenza con Blu, quindi, va ormai avanti da qualche mese e, anche se non ha idea di chi sia, per Simon è divenuto un confidente prezioso, un amico con cui confrontarsi, definire se stesso e per il quale, forse, comincia a provare qualcosa.
Tra loro l’accordo è di massima segretezza e devono evitare riferimenti ad altre persone o a cose che li rendano riconoscibili, ma questo non è sufficiente a frenare la curiosità di Simon, che naturalmente vorrebbe incontrare Blu, né riesce a impedire ai due ragazzi di conoscersi e forse mettere allo scoperto parti di sé che solitamente rimarrebbero nascoste.
Simon, per esempio, non ha mai confidato a Leah e Nick o alla sua famiglia di essere omosessuale.

Attraverso la voce e gli occhi di Simon, Albertalli affronta la complessità psicologica del coming out durante una fase, quella dell’adolescenza, in cui la definizione di se stessi assomiglia a una battaglia. Sebbene la storia d’amore, ma soprattutto il rapporto tra genitori e figli e tra amici, predominino nella storia, ho avuto l’impressione che l’autrice volesse dar spazio proprio all’affermazione identitaria.
Non è sbagliato, quindi, parlare di Tuo, Simon come di un romance e pertanto sospirare per la delicatezza e la dolcezza (ci torneremo) dell’amore, ma l’aspetto più incisivo per me è quello che inserisce il libro tra quelli di formazione.
Probabilmente è anche l’elemento meno rosa e quello che, a farci i conti, ferisce un po’ tutti. Costretto a pensare alle motivazioni che lo hanno portato a tenere segreto il suo orientamento sessuale, Simon si accorge di non conoscere così profondamente i suoi migliori amici.

Le persone sono davvero come case con stanze immense e minuscole finestre.

Albertalli cerca di rendere chiaro che c’è del bello in questo, nel guardare alle persone che ci sono accanto e scorgere sempre qualcosa di nuovo e meraviglioso. Il punto, aggiungo, sta proprio nella voglia di avvicinarsi a una finestra e guardarci dentro.
Come accennavo, Tuo, Simon è un romanzo dai toni fortemente positivi: persino, Martin è costruito al punto da mettere in dubbio l’etichetta di «bullo della scuola» che gli appicca la trama. È proprio il rincorrersi del lieto fine in ogni evento narrato che mi ha convinto poco e non sono una che ama la tragedia.
Mi è sembrato, però, che la leggerezza della resa psicologica finisse edulcorata nella soffusa tenerezza che chiude ciascuna situazione, qualsiasi sia la loro portata.
Tuo, Simon è un romanzo senza dubbio carino, che si legge facilmente e risulta avvincente per la condivisa curiosità di dare un volto a Blu, ma speravo di trovarci qualcosa di più.

Il mio voto

3 specchi


I libri della serie:
Tuo, Simon (Creekwood #1)
Love, Simon: the emails (Creekwood #1.5) - Non disponibile in Italia
Sempre e solo Leah (Creekwood #2)

Amaranth

Commenti

  1. Ciao Amaranth!
    Devo proprio leggerlo. Sto rimandando da anni. Il tema dell'affermazione della propria identità mi interessa molto, però lo prenderei in mano anche proprio per la sua dolcezza. Non so se diventerà eccessiva anche per me, spero di no, ma ti farò sapere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Aspetta il momento giusto: alla fine scommetto che ti ritroverai con il libro in mano quando meno te lo aspetti. Ovviamente voglio sapere le tue opinioni e se mi dovessero venire in mente altri titoli sull'argomento, te li scriverò!

      Elimina

Posta un commento

Grazie per la tua visita ♥ Se ti è piaciuto, ma anche se non ti è piaciuto, quello che hai letto, lasciami un tuo commento per farmi sapere cosa pensi.


I dati che inserirai nel modulo saranno visibili insieme al tuo commento. Leggi l'informativa sulla privacy per saperne di più.