Libri al Leu: intervista alle organizzatrici

Intervista a Baba e Dani
castelborgone

Maggio è stato un mese un po’ anomalo, con piogge e temperature basse rispetto agli altri anni, ma bello e diverso, ricco di libri che conoscevamo e che abbiamo potuto scoprire grazie a due importanti iniziative. Sì, ci stiamo riferendo al Salone del Libro, ma anche a un altro festival letterario, Libri al Leu, che ci ha portato molto di più di quanto osassimo aspettarci.
Questa kermesse letteraria si svolge annualmente in corrispondenza della Sagra del pisello di Casalborgone, un borgo caratteristico che sorge tra la collina torinese e il Monferrato, ma ha una location che potremmo definire, senza timore di esagerare, romantica.
Si tratta del Leu, il centro storico e nucleo originale di Casalborgone, e in particolare della chiesetta a pianta ellittica dedicata alla SS.Trinità, che sorge ai piedi del castello. Il panorama e la storia che si respira per le vie del borgo valgono la salita al Leu, anche quando si capita in un giorno di pioggia come è successo a noi.
Naturalmente il festival e gli incontri con gli ospiti e gli autori hanno reso ancora più speciale la nostra visita. Le presentazioni letterarie consentono, anche grazie all’attenzione con cui sono scelti i relatori, di entrare in contatto con l’autore e i loro libri. Noi siamo partite per Libri al Leu con la curiosità di assistere agli incontri di autrici che conoscevamo per fama o per averne letto i romanzi e siamo tornate con nuovi titoli da leggere.
La seconda edizione di Libri al Leu, che è infatti nato nel 2018, è stata anche l’occasione di incontrarne le ideatrici e organizzatrici: Baba e Dani, due blogger che certamente conoscete e che gestiscono rispettivamente Desperate Bookswife e Un libro per amico.
Dopo averci invitate al festival, ci hanno accolte con un calore sincero che, unito alla nostra curiosità, ci ha spinto a porre loro alcune domande sull’iniziativa a cui hanno dato vita.

Ciao, Daniela e ciao, Baba!
Grazie per aver accettato di rispondere alle nostre curiosità e benvenute. Iniziamo subito la domanda che forse si sono fatti un po’ tutti: perché «Libri al Leu»? Come è nata l’idea di dare vita a un festival letterario?

Ciao ad entrambe, felicissime di rispondere alle vostre curiosità!
Allora crediamo che le motivazioni siano diverse: per me (Baba) sicuramente per “superare” un momento difficile della mia vita personale mi sono lanciata in un progetto a me caro, ovvero la diffusione della lettura nel mio piccolo habitat e io (Dany) ho abbracciato il progetto spinta dalla stessa passione e dalla grande amicizia. Entrambe però crediamo di essere un po’ folli!

Ci piacerebbe, e probabilmente piacerebbe anche a voi, che l’amore per i libri e la passione siano tutto ciò che serve per realizzare un festival letterario? Occorre altro?

Ehhh sarebbe bello, ma purtroppo questo non basta. Occorre innanzitutto una grande disponibilità da parte del Comune ospitante, degli sponsor (a meno che non si abbiano dei soldi propri da spendere), servono degli agganci con autori o case editrici disposti a dare fiducia a sconosciuti che organizzano un festival altrettanto sconosciuto.
Poi serve anche tanta pazienza e voglia di mettersi sempre nei panni dell’altra persona (due teste per quanto affini hanno diverse idee e bisogna avere l’umiltà di accettare il parere altrui e nessuna mania di prevaricazione).
Dimenticavamo...la follia, quella serve sempre! Uhhh anche del tempo da togliere alla propria vita! Soprattutto se si lavora e si ha una famiglia.

Quali sono le persone che più vi hanno aiutato e sostenuto?

Innanzitutto le nostre famiglie, senza il loro sostegno e la loro approvazione avremmo potuto fare molto poco, poiché entrambe abbiamo dei figli da gestire, una casa da mandare avanti e dei lavori che non facciamo per diletto, ma come la maggior parte delle persone, per mantenerci. Eh no, fare le blogger non è il nostro lavoro.
Poi non dimentichiamo che ci hanno sostenuto l’Amministrazione e la Pro Loco di Casalborgone; due associazioni del territorio (Unitré e Fucina delle Arti Manuali) che hanno investito delle risorse per il festival; la libreria Mondadori Bookstore di Chivasso che è sempre sul pezzo; L’azienda Vitivinicola Massaia Costantino che ci permesso di coccolare i nostri autori; Mauro Dughera, che ancora una volta ha aperto la sua casa; il Castello di Casalborgone che avrebbe aperto al pubblico i suoi meravigliosi giardini privati per una presentazione ma il brutto tempo ha remato a nostro sfavore.
Poi c’è la Biblioteca Civica di Casalborgone e lo Sbam, sempre presente e disponibile a dare una mano, Francesca e il suo splendido Affittacamere ViaVai, all’interno del quale abbiamo potuto fare una presentazione; La Sgraziellata per aver condiviso con noi delle loro risorse. E poi Amrita del blog Audrey in Wonderland, Nadia di Desperate Bookswife, Elisa Birolo, che hanno affiancato gli autori nelle varie presentazioni, e ancora tutti gli autori per la loro disponibilità, soprattutto quelli che per la seconda volta hanno fortemente voluto tornare da noi. Infine, ma non per ultime, voi due ragazze! Siete state le blogger ufficiali dell'evento.

Cosa vi ha dato «Libri al Leu»? Cosa avete dovuto imparare?

Sicuramente la dimostrazione che con tanta passione e impegno si possono fare grandi cose, anche in un piccolo paese con fondi limitati e un bacino di utenza non paragonabile a quello di una città media.
Abbiamo imparato l'importanza della condivisione e della collaborazione: il lavoro di gruppo paga quando tutti lavorano per un fine comune. Però abbiamo imparato anche cose non positive, come la consapevolezza che quando si fanno cose belle c’è il rischio di finire nel mirino di qualcuno che nell’ombra cerca di boicottare tanto lavoro.
Forse pochi lo sanno, ma quest'anno abbiamo dovuto affrontare non pochi problemi grazie a qualcuno che prima ha segnalato il nostro post su Facebook come spam e poi probabilmente deve aver contattato la SIAE. Già, perchè voi lo sapevate che per leggere piccoli estratti di un libro con l'autore presente e consenziente, è necessario pagare i diritti SIAE? Noi lo abbiamo imparato. Di tutto c'è anche il rovescio della medaglia, sicuramente l'invidia è il lato oscuro, basta esserne consapevoli e si va avanti più forti di prima.

casalborgone leu trinita

Un po’ provocatoriamente vi chiediamo: non ci saranno troppi festival letterari in Italia? Cosa ce ne facciamo di uno nuovo?

Assolutamente sì, lo sappiamo bene ed è una domanda che ci siamo poste anche noi in questi due anni. Però ci sono anche talmente tanti libri pubblicati all'anno che è difficile che si arrivi alla saturazione.
Poi valutiamo anche il fatto che il contesto è quello di un piccolo paese di provincia e grazie a questo Festival diamo la possibilità a chi non ha voglia/tempo/mezzi di assistere ad un evento culturale a pochi passi da casa, di conoscere anche autori famosi a livello nazionale e non solo autori prettamente locali.
Noi abbiamo anche pensato ad un format rischioso ma diverso: due giornate con incontri ravvicinati: questo permette a tutti gli appassionati di conoscere tanti libri in poco tempo e anche di avere un rapporto con autori diversi durante la stessa giornata, ma permette anche agli scrittori stessi di interagire tra di loro, confermando amicizie o conoscendo nuovi nomi.

Cosa rende perfetto un festival? «Libri al Leu» si avvicina alla vostra idea?

In realtà non abbiamo mai pensato alla perfezione, abbiamo sempre cercato di trattare i "nostri" autori e le persone che decidono di darci una possibilità, come vorremmo essere trattate noi. Gli apprezzamenti che in questi anni abbiamo ricevuto ci fanno capire che la direzione è quella giusta, anche se c'è sempre tanto da imparare e il miglioramento è il nostro principale obiettivo.
Diciamo che non ci accontentiamo e ogni "critica costruttiva" è sempre ben accetta proprio perché chi ci vede da fuori ha una visione diversa e può vedere le cose in senso lato. Solo i complimenti, per quanto facciano piacere, non servono a crescere.
Però voi continuate pure ehhh che all'animo fanno tanto, tanto bene :-)

La seconda edizione di «Libri al Leu» si è conclusa con una rassicurazione: ci sarà anche il prossimo anno (ora non smentiteci pubblicamente, per favore). Quali progetti avete? Ci saranno novità?

Se ce lo avessero chiesto qualche giorno prima, quando eravamo nel clou delle paranoie e dei problemi forse avremmo risposto di no, ma poi, quando arrivano i giorni del Festival, il bello che ci rimane è sempre maggiore rispetto alle difficoltà riscontrate (per adesso almeno, quindi incrociamo le dita!).
Siccome la follia non ha fine e a noi piace complicarci la vita, abbiamo tantissime idee e novità, che probabilmente vi sveleremo a breve. Nel caso, dopo questa, i nostri mariti chiedessero il divorzio, abbiamo deciso che affitteremo un monolocale (ovviamente al Leu) e andremo a vivere insieme sommerse dai libri e dai figli!
Scherzi a parte non possiamo ancora svelarvi niente ma voi due tenetevi libere, così, sulla fiducia!!!

È possibile sostenere la vostra iniziativa in qualche modo? Cosa possono fare i lettori?

Certamente. Materialmente ogni sponsor è ben accetto! Per fare qualcosa di "grande" purtroppo non basta la buona volontà ma bisogna avere dei fondi a disposizione. Ma, a parte questi aspetti pratici, i lettori, anche se lontani, possono aiutarci e sostenerci seguendo le nostre dirette Facebook durante le presentazioni e facendo il passaparola. Se Libri al Leu riuscirà a farsi conoscere anche al di fuori della piccola realtà in cui è nato sarà sicuramente un grande aiuto e non potrà che migliorarsi.
A chi invece ci è già stato (dal vivo o virtualmente), possiamo chiedere un feedback, sulla nostra Pagina Facebook "Libri al Leu", oltre a lasciare un semplice "Mi piace" è possibile scrivere una piccola recensione. Questo aiuta a crescere.

Cogliamo l'occasione per ringraziarvi della vostra preziosa partecipazione, avete accettato in nostro invito con entusiasmo, nonostante noi ci conoscessimo solo virtualmente, avete dedicato una giornata a noi e lo avete fatto con gioia. Speriamo di essere riuscite a farvi sentire un po' a casa e speriamo di poter godere della vostra presenza anche in futuro. Ci auguriamo che questo possa anche servire a far nascere dei rapporti, perché i libri fanno anche questo: unire e non dividere!

Esserci è stato per noi un grande piacere, il festival ci ha arricchito: ha allungato la nostra wishlist e soprattutto ci ha permesso di conoscere delle belle persone e voi! A presto e al prossimo Libri al Leu.

Speriamo di avervi incuriosito e che vogliate partecipare alla prossima edizione di Libri al Leu. Vi terremo aggiornati perché faremo il possibile per esserci e poi ci è stato anche consigliato da chi sa!

Amaranth&Angharad

Commenti

  1. Grazie ragazze, per esserci state e per le belle parole che avete avuto per noi! E ovviamente vi riteniamo le blogger ufficiali di Libri al Leu ❤️❤️❤️❤️

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  2. Bellissimo!! Grazie mille e che emozione! ❤️ Un abbraccio grande

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