Racconti di Malá Strana e altre storie praghesi

Recensione di Racconti di Malá Strana e altre storie praghesi di Jan Neruda

Jan Neruda

Credo che sia difficile arrivare a Jan Neruda e ai suoi scritti per caso; io l’ho scoperto grazie a Praga, al desiderio di visitarla e arrivarci preparata. Tra l’altro una via di Malá Strana, uno dei quartieri centrali della capitale ceca, è dedicata proprio a Neruda e, vi dirò, questo è un libricino che dovreste leggere se avete in mente un soggiorno praghese.

copertina di Racconti di Malá Strana e altre storie praghesi di Neruda

Titolo: Racconti di Malá Strana e altre storie praghesi
Autore: Jan Neruda
Traduttori: Alena Wildová Tosi e Annalisa Cosentino
Prima edizione: Marsilio - 26 novembre 2014
Pagine: 198
Prezzo: cartaceo - € 16,00; ebook - € 11,99
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Accanto a una selezione dalla originale raccolta Racconti di Malá Strana, l’edizione pubblicata da Marsilio alcuni racconti di ambientazione praghese che regalano al lettore la suggestione di passeggiare per le strade di Praga, osservare le vie acciottolate e le vetrine dei locali.
Ecco, all’Angelo Verde c’è il nuovo venditore di graniglie, con quell’inaudita vetrina che dà direttamente sulla strada, e quella è laggiù è l’osteria dove, pur sedendo l’uno accanto all’altro, Ryšánek e Schlegl si ignorarono. Poco importa, forse, che non siano mai esistiti perché nulla fa sorgere un tale sospetto.
I ritratti delle persone e le descrizioni delle facciate, delle insegne persino, offrono uno spaccato di realtà che, pur appartenendo al passato (Neruda scrisse i suoi racconti nella seconda metà dell’Ottocento), rimane presente grazie alla fresca schiettezza della scrittura. Neruda era anche un giornalista ed è forse questa attività che gli permise di acquisire una nettezza descrittiva capace di definire, quasi scolpire, un volto, le impressioni suscitate nel narratore e le attitudini del personaggio. Ma è soprattutto il tono tagliente e ironico che impregna la scrittura a rimanere impresso.

A Praga di leoni e leoncini ce n'è un'infinità: anche di aquile ce n'è parecchie, se ne potrebbe riempire una spaziosa voliera, ma i leoni sono molto più numerosi, e non c'è da meravigliarsi nella capitale del paese dei leoni. […] Chi intenda scrivere una monografia sui leoni, non può farlo che a Praga. Naturalmente tralascerà ben presto la differenza pressoché infondata, quasi stolta, tra il leone asiatico e quello africano, il leone libico giallo e il leone nero del Capo, classificandoli correttamente in base alla loro natura in tre specie: il leone macellaio, il leone saponaio e il leone bottaio.

I racconti sono spesso divertenti, ma anche nelle vicende più liete non manca una nota amara, a tratti dolorosa, che denuncia i vizi, i difetti e i limiti umani: la diffidenza verso la novità, la rovina scaturita da una diceria e dall’invidia.
Per questo motivo alcuni scritti possono essere paragonati a parabole morali, la cui volontà non è soltanto satirica ma anche didascalica: la fortuna di un uomo può cambiare all’improvviso, spesso a causa della gelosia e del rancore.
Tuttavia, non tutti i racconti sono di questo tenore e non risultano pienamente accessibili al lettore comune che, come me, è quasi digiuno della storia di Praga e della Boemia: sfuggono soprattutto i riferimenti politici e le frecciate satireggianti. Anche in questi casi, comunque, Neruda riesce a offrire uno spaccato sociale variegato al lettore e a portarlo persino alla commozione. Devo, a questo proposito, citare Agli angoli delle strade, il toccante racconto che segue l’attività serale di una vecchina costretta, dopo aver badato alla nipotina durante il giorno, a fare la sua parte per la sopravvivenza famigliare.
Credo sia facile provare empatia verso i protagonisti più sfortunati, immaginare che siano realmente esistiti e convincersi, per la frequente presenza del narratore, che i racconti siano delle testimonianze. Nella mente del lettore, pertanto, narratore e autore si trovano a coincidere avvallando la sensazione di veridicità del racconto.
Ribadisco il mio consiglio: se amate Praga, se vi piacerebbe visitarla, fate di questi se l’occasione per scoprire una penna davvero interessante e attuale.

Il mio voto

4 specchi


Amaranth

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