Davide Bottiglieri
Titolo: Le Cronache di Teseo
Autore: Davide Bottiglieri
Prima edizione: Les Flâneurs Edizioni - 10 ottobre 2015
Pagine: 92
Prezzo: ebook - € 2,99; cartaceo - € 5,00
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Le Cronache di Teseo è una raccolta di sei racconti che, come si evince, vedono protagonista l’eroe ateniese e si potrebbero leggere come capitoli di un romanzo. D’altra parte, fatta eccezione per la cesura più o meno netta che caratterizza la conclusione di alcuni brani, ogni episodio sembra richiamare il precedente rendendo necessaria, o per lo meno preferibile, una lettura consequenziale.
Bottiglieri ripercorre le imprese compiute da Teseo lungo la strada che da Trezene lo condurrà ad Atene, dove potrà reclamare i diritti della discendenza reale. Ciascun racconto riprende le fatiche del giovane, dalla lotta con Perifete alle prove di Cercione, riservando alla fine la più nota delle sue battaglie, quella contro il Minotauro del Labirinto cretese.
L’originalità delle Cronache, tuttavia, risiede non tanto nella scelta del mito quanto piuttosto nella commistione con l’elemento magico. L’autore immagina un’antichità in cui la magia non era soltanto un attributo ai prodigi degli dèi, ma un’arte che alcuni uomini imparavano a padroneggiare.
Cresciuto e educato da Chirone, maestro di Achille ed Eracle, per volere della madre Etra, Teseo è uno stregone. Le battaglie descritte da Bottiglieri sono, quindi, un accavallarsi di formule magiche, che qualche volta evocano mitiche armi, e scontri fisici con tanto di spade e scudi.
Spiccano le creature estranee alla mitologia classica: i briganti che Teseo affronta nei miti greci diventano licantropi o giganti di pietra, golem e chimere; i mostri marini diventano niente meno che Leviatani dissolvendo confini invisibili ma solitamente rigidi. A questo proposito confesso che mi sarebbe piaciuto trovare una nota finale che rivelasse e chiarisse i riferimenti.
Naturalmente non manca l’intervento divino: Apollo e Atena, in particolare, intervengono per indirizzare e difendere il loro protetto, lasciando però che sia l’arguzia dell’eroe a interpretare i segni inviatogli dagli dèi. Centro della narrazione sono proprio gli scontri, con il risultato di una costante concitazione che non permette di assimilare le azioni e familiarizzare con le formule magiche agevolmente.
Penso che l’idea alla base dei racconti avrebbe giovato di una struttura narrativa più articolata perché, sebbene l’autore sia riuscito a restituire l’iniziale inesperienza del giovane e la sempre più grande perizia che le imprese gli conferiscono, vengono meno quegli approfondimenti del carattere del protagonista che permetterebbero di creare un’empatia. Per questo ho apprezzato la rielaborazione del mito di Procuste, attraverso cui viene riservato più spazio alla moralità e all’umanità di Teseo.
Anche se è mia convinzione che una maggiore attenzione a questo aspetto avrebbe giovato anche agli altri racconti, questa, come quella di tratteggiare brevemente anche l’ambientazione, può essere considerata una scelta volta a enfatizzare l’azione.
Mi sono dispiaciute alcune sviste, a mio avviso gravi, che rovinano la lettura e non sono stata colpita dallo stile. Ciononostante, credo che Le Cronache di Teseo sia una raccolta interessante che merita attenzione soprattutto per l’originale commistione di generi e tradizioni.
Il mio voto
2 specchi
Amaranth
Peccato per il giudizio complessivo non troppo positivo, dalla trama sembrava promottere molto bene!
RispondiEliminaPurtroppo io non sono riuscita a godermi del tutto la lettura, ma la trama è promettente e l'idea, lo confermo, è interessante.
EliminaCiao Amaranth!
RispondiEliminasembra molto carino e i fatto che i racconti siano collegati potrebbe farmelo piacere, sai che io ho sempre problemi con le raccolte di racconti.
Il fatto che venga introdotta la magia sembra molto interessante, però se il protagonista non è ben caratterizzato non so quanto possa funzionare. Sono in dubbio, insomma.
Ciao, Martha! ❤️
EliminaIn questo caso c'è una continuità tra i racconti che avvicina molto la raccolta a un romanzo, ma onestamente non mi ha colpita dal punto di vista stilistico e l'ho trovato carente sotto il profilo che poteva renderlo più avvincente.