3 buoni propositi per l’anno che verrà

Buoni propositi: progetti di lettura

Per qualche strana ragione si tende a pensare che l’anno nuovo faccia rima con buoni propositi e questa volta ci sono cascata anch’io, perché sento il bisogno di farmi alcune piccole promesse. Gli ultimi mesi sono stati difficili, come sanno esserlo i giorni che viviamo a tu per tu con noi stessi e le nostre insicurezze, e la necessità di ricordarmi le cose belle e di progettarne altre probabilmente è scaturita per questa ragione.
Fare piani sulle mie prossime letture mi dà serenità e nel caso io riesca a rispettarli, sarò anche molto soddisfatta. In più ci saranno dei risvolti positivi diversi per ognuno dei punti della mia lista.


1. Leggere i libri che mi hanno prestato
Ho libri di amiche in ostaggio da così tanto tempo che probabilmente nemmeno loro ricordano di averli mai avuti. Se riuscissi a leggerne alcuni, penso che anche loro saranno felici di riaverli a casa. Nella foto ho immortalato qualche libro in prestito: li avete letti?









2. Leggere i libri che ho comprato/mi hanno regalato e ancora non ho letto
Scommetto che negli anni anche voi avete accumulato libri che potrebbero rientrare in questa categoria. Io ho persino promesso che avrei letto alcuni tra quelli che potete vedere; un’eccezione è Medicus che è nella mia libreria, ma è un libro di mia madre.


Potevo non dimenticare qualche libro? Be’, ovvio, no. Perciò aggiungo anche Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Sepulveda e Splendore di Mazzantini.


3. Leggere i libri che voglio rileggere da più o meno tanto tempo
Ho cercato di metterli in lista di lettura, ma ancora non sono riuscita a rileggerli. Che sia la volta buona? Voi come gestite le riletture?




Non fatevi ingannare, nella foto mancano Il cerchio e La casa degli spiriti



Quali sono i vostri buoni propositi da lettori per il prossimo anno?

Amaranth

Commenti

  1. Io non rileggo mai i libri per intero, preferendo rileggere i passaggi che ho amato maggiormente, ma Venuto al mondo è da rileggere tutto *-* Bellissimo!

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    1. Io non riesco a leggere soltanto alcune parti, a meno che non le abbia trascritte. ^^'' La prima lettura di Venuto al mondo era stata un pugno allo stomaco, ma bella come poche altre.

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  2. Assolutamente come te leggere i libri che ho acquistato ma ancora vegetano sugli scaffali! :D

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  3. Ciao Amaranth,
    la rilettura è una cosa bellissima, ti permette di vedere lo stesso libro in modo diverso ogni volta che lo riprendi in mano. Ti accorgi di cose a cui non avevi fatto caso, cambi opinione su alcune parti o caratteristiche, riaccendi le emozioni che avevi provato la prima volta e le intensifichi. Insomma, per me la rilettura è essenziale.
    Una rilettura completa è difficile però, perché tendo a saltare quelle parti che non mi erano piaciute o che mi erano sembrate noiose, quindi la mia è un po' una rilettura selettiva. Poi adesso con il fatto che annoto i libri vado sul sicuro rileggendo solo i passaggi segnati dai post-it o sottolineati. Pensando ad una rilettura completa citerei "Piccolo Stupido Cuore" di Xavier-Laurent Petit che ho preso anni fa, ma per il quale ho sviluppato un attaccamento molto profondo, rivedendomi in parte in esso.

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    1. Ciao! ♥
      Sono d'accordo: sorprendentemente credevo di non essere tanto per le riletture, di non riuscire proprio ad affrontarle e, invece, ho capito che mi piacciono soprattutto a distanza di qualche anno.
      Ah! Hai un trucchetto: io non riesco a rileggere solo alcuni brani e mi chiedevo come facessi... Non lo conosco, ma magari avrai modo di parlarmene tu.

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