Nati due volte - L'età del bronzo e del miele

Recensione di Nati due volte - L'età del bronzo e del miele di Laura MacLem

Laura MacLem

Titolo: Nati due volte - L'età del bronzo e del miele
Autore: Laura MacLem
Prima edizione: 20 marzo 2017
Pagine: 400
Prezzo: ebook - € 3,99; Brossura - € 11,43
Link d'acquisto









In principio era il Caos, buio e informe.

Nati due volte – L'età del bronzo e del miele fa parte di un dittico e il secondo romanzo, Nati due volte – L'età del vino e del ferro, è in uscita il 20 settembre (sentite le mie urla di giubilo, sì?).

È la storia di Arianna e di Dioniso, ma soprattutto di Arianna. La famosa Arianna di Creta, complice di aver aiutato Teseo e rea di aver tradito la sua famiglia, abbandonata poi dall'eroe greco sulle sponde di Nasso, successivamente sposa di Dioniso su quella stessa riva, come ben sappiamo dal mito.
Tuttavia, come dice l'autrice stessa nella prefazione, i conti non tornano:

Mitologicamente parlando è qualcosa che non ha senso: un dio all'apogeo del suo trionfo, che ha appena conquistato il mondo e affermato il suo culto ovunque, perché dovrebbe scegliere come sposa una reietta che ha appena perso tutto? È un bellissimo lieto fine per Arianna, ma Arianna, in quel preciso momento, era appena stata abbandonata da Teseo. La sua fiducia verso gli uomini doveva essere al minimo storico.

Ed ecco che Laura MacLem ci racconta la sua storia (e a tal proposito vi lascio anche il link al post sulla bibliografia utilizzata per scrivere il romanzo, perché merita).
Non è la prima volta che l'autrice si cimenta nel trattare un mito tipicamente conosciuto dal punto di vista maschile o in cui il pov femminile è poco considerato: Regina di fiori e radici, infatti, narra la storia di Persefone ed è un altro romanzo che consiglio vivamente.
(A dire il vero consiglio in toto i libri della MacLem, sapevatelo.)
Ascoltare la voce alle protagoniste femminili del mito e osservare gli stessi eventi attraverso il loro sguardo è qualcosa di assolutamente affascinante e spesso è anche spunto per l'autrice, e quindi per i lettori, per toccare tematiche attuali. Mi viene da pensare, nel caso di Nati due volte I, ai capitoli in cui si fa riferimento alla posizione sociale alquanto differente, per non dire abissale, tra le donne cretesi e quelle ateniesi. Sebbene siano figure femminili ben inserite nel contesto storico e del mito, non mancano di offrire spunti concreti e vicini a noi, il che non fa che aggiungere valore al romanzo.

Questo primo volume, Nati due volte – L'età del bronzo e del miele, è la premessa al mito che conosciamo. L'autrice ci mostra la civiltà minoica, ci accompagna tra le vie labirintiche di Cnosso e della cultura cretese. È un quadro fondamentale per poter capire Arianna e per seguirla nel suo percorso, per potersi addentrare insieme a lei nel Labirinto.

Arianna è una principessa e ha quindici anni: un'accoppiata che in alcuni casi può risultare complicata, per non dire esplosiva... ed è proprio così anche per lei. La sua giovane età è evidente sin dall'inizio, i suoi pregi e i suoi difetti vengono mostrati man mano nel corso della storia e sono proprio queste sfumature caratteriali che a renderla così vera: i suoi cambi repentini di umore, la sua permalosità, il suo orgoglio, il suo battibeccare con la sorella minore, la sua ammirazione verso il fratello maggiore Asterione e non solo.
Sono tutti piccoli elementi che vanno ad arricchire il personaggio. Personaggio che peraltro non rimane statico ma si evolve nella serie di vicende che si troverà ad affrontare: l'Arianna delle prime pagine è ancora una bambina, è immatura e non si rende conto delle conseguenze scatenate dalle sue azioni; l'Arianna alla fine del romanzo, invece, ha già raggiunto una consapevolezza diversa, che, sono certa, non farà che svilupparsi ulteriormente nel prossimo libro.

E come non citare l'altro personaggio fondamentale del romanzo: Dioniso, che in questo volume è ancora senza nome. È un dio in fuga da Hera, alla ricerca di qualcosa... che forse ha trovato proprio grazie ad Arianna. È un dio che fa del Caos il suo elemento, imprevedibile e irrefrenabile, il cui culto non è ancora sbocciato ma mette le sue prime radici proprio a Creta. È un personaggio affascinante, come solo un dio può essere. Diverte e irretisce ma allo stesso tempo inquieta per i suoi lati oscuri che ribollono non troppo in profondità.
Per dirla in termini semplici: lo amo ma sono contenta che sia Arianna a doverselo gestire.

“[...] Dioniso riesce molto più gradito.” Fece schioccare la lingua. “Camminerà nel mondo per un bel pezzo dopo che avranno distrutto il suo culto e riderà di chi lo chiamerà demone, perché i mortali avranno sempre bisogno di lui, sempre. Se c'è qualcosa che i mortali adorano, qualcosa che vogliono adorare, è ciò che allevia il peso delle responsabilità imposte. Il potere di Hera finisce laddove comincia il suo. Ah, se non riderà per ultimo!”

Uno dei punti focali del romanzo è proprio il conflitto tra il nuovo culto di Dioniso, un potere nuovo che deve confrontarsi con l'Ordine presente, e i culti antichi, restii al cambiamento che incombe. Uno scontro che ha messo le fondamenta in questo primo volume e si prepara a scatenarsi in tutto il suo dolore splendore nel secondo.

Anche gli altri personaggi sono altrettanto ben caratterizzati, secondari e non. Ho amato particolarmente la famiglia di Arianna: il rapporto tra Arianna e la sorellina Fedra, fatto di quella complicità e rivalità che di solito non manca tra sorelle; l'affetto dei fratelli maggiori, Asterione e Androgeo (che, come dire, mi hanno anche un po' rubato il cuore), verso Arianna ricambiato allo stesso modo; il complicato rapporto con sua madre Pasifae, perché sono prima di tutto principessa e regina, e soltanto dopo madre e figlia.
Avrei altri personaggi da citare ma rischierei di superare il confine dello spoiler, perciò devo darmi un freno.
Una menzione speciale, però, per Eracle (e per la flemma di Asterione): è stato utile a regalare una scena esilarante.

Però vi avverto: non fatevi illusioni, soffrirete. Al termine del prologo ho ridacchiato. Al termine dell'epilogo mi è finito un elefante negli occhi. Succede, è la vita da lettrice.
Ma ne vale la pena.


E ricordate: gli attici puzzano.
(Sorry, la mia parte matura al momento è svenuta.
Sospetto che sia stata messa ko da un certo dio.)



Chissà se Teseo, alla fine, ricorderà di innalzare le vele bianche.




Il mio voto

5 specchi

I romanzi dell'autrice:
L'Incanto di cenere
Regina di fiori e radici
Il Quarto Fato
Nati due volte I – L'età del bronzo e del miele
Nati due volte II – L'età del vino e del ferro (in uscita il 20 settembre 2017)

Angharad

Commenti

  1. Quanto hype mi ha messo addosso questa recensione *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono contenta di aver suscitato tale reazione. :3
      Merita assai!

      Elimina
  2. Questo libro mi ispira parecchio e il tuo entusiasmo è davvero contagioso!!!! *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Voglio contagiare il mondo! Consiglio questa duologia con tutto il cuore. :3

      Elimina

Posta un commento

Grazie per la tua visita ♥ Se ti è piaciuto, ma anche se non ti è piaciuto, quello che hai letto, lasciami un tuo commento per farmi sapere cosa pensi.


I dati che inserirai nel modulo saranno visibili insieme al tuo commento. Leggi l'informativa sulla privacy per saperne di più.