Gocce di magia| Baby Boomers

Ogni libro è una successione di immagini e parole. Spesso alcune di queste colpiscono più di altre, lasciandoci del libro quei ricordi che poi restano anche a distanza di anni. Questi piccoli frammenti di storie possono ricreare atmosfere ed emozioni.
Per questo condivideremo con voi un piccolo frammento di storia, nella speranza che lasci qualcosa anche in chi non l’ha ancora letta.

Non è stato difficile scegliere questo estratto: mi ha colpito lo sfondo del mare, ma ancora di più la purezza del sentimento tra i due personaggi protagonisti.

Baby Boomers. Siamo la goccia che diventa mare, Mario Pacchiarotti

Abitare in una città vicina al mare è una grande fortuna. Mario e Carla su questo la pensavano allo stesso modo. Raggiungerlo senza macchina era un’impresa un poco laboriosa, ma non certo impossibile: avevano usato i mezzi pubblici fino alla stazione di Magliana e quindi con il treno erano arrivati a poca distanza dal mare. Una lunga passeggiata aveva completato il piccolo viaggio.
Mario aveva disteso un telo da mare sulla sabbia di una duna, sul quale si erano accomodati. Rimasero abbracciati con lo sguardo rivolto alla battigia, dove potevano perdersi osservando le onde che si succedevano senza sosta in una teoria infinita. Non erano esigenti, spesso stare sulla spiaggia e guardare il mare era tutto quello che volevano. Altre volte, invece, iniziavano lunghi dialoghi sui temi più disparati. Parlare significa conoscersi; conoscersi è un modo per comprendersi e avvicinarsi, perfino quando questo mette in evidenza le differenze, le stranezze, i lati duri del carattere. Per loro parlare era un modo per amplificare sentimenti e passione. Parole e frasi riempivano come cemento i vuoti tra le pietre con cui andavano costruendo e consolidando il loro rapporto.

Confesso che, in realtà, il brano si fa più toccante e profondo nelle due pagine successive, ma sarebbe stato davvero troppo lungo da riportare. Spero che questo piccolo assaggio vi abbia soddisfatto e incuriosito.
Se volete saperne di più, vi rimando alla mia recensione.

Amaranth

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