Questa è una rubrica interamente dedicata alle cover dei libri con il preciso intento di scovarne di uniche, incredibili e (possiamo dirlo?) fighe.
Non saranno necessariamente belle, non nel senso comune del termine almeno. Le cover, infatti, saranno scelte per la loro originalità: dovranno distinguersi, rompere gli schemi.
Anche se ci sono periodi in cui apparentemente dimentico questa rubrica, di solito raccolgo tutte le copertine che mi colpiscono e poi le scelgo abbinandole secondo un filo conduttore, una logica che oggi mi sfugge.
Non so se sia colpa delle ore di studio, del fatto che mi sento stanca come se non dormissi da giorni e credo di dover riaprire i libri a breve, ma le tre copertine che ho scelto in comune hanno poco. Il colore, forse? Il mare? Se guardandole cogliete una motivazione che non sia "stanno bene insieme", scrivetemela.
Titolo: Racconti di mezza estate
Autore: AA.VV.
Traduttori: Sabato Angieri e Claudio Mapelli
Editore: Elliot
Prima edizione italiana: 14 luglio 2016
Pagine: 123
Prezzo: cartaceo - € 14,50
Un uomo si rifugia a New York boicottando la moda in voga delle vacanze fuori città. Il tessitore Andy trova in un prato una bambina, che gli chiede di cucirle un mantello di seta giallo limone: il suo nome è Estate. Jack Wilton passa le vacanze alla Baia di Marois, e per attirare l’attenzione della piccola comunità di mare inventa un passato tragico, di cui poi sarà difficile liberarsi. È giugno, il giovane Lincoln lavora nei campi di grano sotto un sole feroce, quando l’amico Milton gli propone di partire per un viaggio in tenda al Lago Clear. E poi giovani amori, giardini verdeggianti, conquiste e delusioni. Francis Scott Fitzgerald, O. Henry, Harris Merton Lyon, P.G. Wodehouse, Hamlin Garland, Fannie Hurst e Frances Noyes Hart raccontano il periodo più atteso e più imprevisto dell’anno: l’estate.
Adoro lo stile di questa copertina: il mare che è immediatamente mare pur con le linee stilizzate delle onde, la stella marina rossa come il rosso dello smalto dei piedi.
Per me è bellissima anche nel suo aspetto da film di animazione (che analisi tecnica, signori!) e no, non sto pensando che starebbe bene nella mia libreria...
Titolo: Il giorno prima della felicità
Autore: Erri De Luca
Editore: Feltrinelli
Prima edizione: 25 gennaio 2009
Pagine: 144
Prezzo:
Don Gaetano è uomo tuttofare in un grande caseggiato della Napoli popolosa e selvaggia degli anni cinquanta: elettricista, muratore, portiere dei quotidiani inferni del vivere. Da lui impara il giovane chiamato “Smilzo”, un orfano formicolante di passioni silenziose. Don Gaetano sa leggere nel pensiero della gente e lo Smilzo lo sa, sa che nel buio o nel fuoco dei suoi sentimenti ci sono idee ed emozioni che arrivano nette alla mente del suo maestro e compagno. Scimmia dalle zampe magre, ha imparato a sfidare i compagni, le altezze dei muri, le grondaie, le finestre – a una finestra in particolare ha continuato a guardare, quella in cui, donna-bambina, è apparso un giorno il fantasma femminile. Un fantasma che torna più tardi a sfidare la memoria dei sensi, a postulare un amore impossibile. Lo Smilzo cresce attraverso i racconti di don Gaetano, cresce nella memoria di una Napoli (offesa dalla guerra e dall’occupazione) che si ribella – con una straordinaria capacità di riscatto – alla sua stessa indolenza morale. Lo Smilzo impara che l’esistenza è rito, carne, sfida, sangue. È così che l’uomo maturo e l’uomo giovane si dividono in silenzio il desiderio sessuale di una vedova, è così che l’uomo passa al giovane la lama che lo dovrà difendere un giorno dall’onore offeso, è così che la prova del sangue apre la strada a una nuova migranza che durerà il tempo necessario a essere uomo.
Tra me e me penso al giorno in cui dirò: "Salute a tutti, adesso mi rileggo il mio De Luca", ma è una riflessione che mi allontana dal tema.
La copertina. Non è una di quelle che ho avvistato io, ma mi è stata prontamente segnalata da Angharad. La Feltrinelli ha selezionato 12 libri dando loro una nuova veste grafica e creando un'edizione di pregio. Insieme a De Luca, che ho scelto per cuore ma anche perché è la copertina che mi piace di più, figurano Orwell, Harper Lee e Ulhman (qui potete vedere tutti i titoli della selezione).
Non tutte le cover della Special Edition scelgono una rappresentazione astratta e geometrica, ma in Il giorno prima della felicità è piacevole anche l'accostamento dei colori.
Titolo: The House at the Edge of Night
Autore: Catherine Banner
Editore: Random House
Prima edizione italiana:
Prima edizione: 12 luglio 2016
Pagine: 419
Prezzo: Rigida - € 24,77; Flessibile - € 12,90; ebook - € 22,21
Castellamare è un'isola abbastanza lontana dalla costa da essere dimenticata, ma non abbastanza da sfuggire ai problemi del mondo. Al centro della vita dell'isola si trova un caffè drappeggiato da bungavillae chiamato La Casa sul ciglio della Notte (nda The House at the Edge of Night, ma siamo in Italia e dubito che possa avere un nome inglese), dove da generazioni la comunità si ritrova per spettegolare e parlare.
Amedeo Esposito, un trovatello di Firenze, trova il suo destino sull'isola con la sua bella moglie, Pina, guidata in ogni movimento dalla fiera intelligenza, dalla grazia e dall'incrollabile amore. Un'indiscrezione mette alla prova il loro matrimonio e i loro figli - tre maschi e una femmina curiosa - crescono scontrandosi sia con la crudeltà sia con la capacità di amore e misericordia dell'umanità.
Abbracciando quasi un secolo, attraverso segreti e misteri, prove e sacrifici, questo avvincente romanzo segue le storie della famiglia Esposito e degli altri isolani che vivono e amano a Castellamare: un conte crudele e la sua affascinante moglie, un prete che ama lo scandalo, un prigioniero di guerra divenuto poeta, una ragazza emarginata che diventa forte come un pilastro, un soldato inglese ferito che emerge dal mare. La gente di Castellamare è stata trasformata da due guerre e una grande recessione, dalla minaccia del fascismo e dai personali e profondi legami di amore e amicizia, dalle aspre rivalità e dal potere del perdono.
Trama tradotta ed elaborata da Amaranth
È immediato riconoscere un volto su questa cover, ma io adoro l'onda, bellissima e incontrollabile che minaccia di travolgere la barca e la pace che la circondano. È straordinariamente evocativa e ne adoro i riferimenti alla trama, ma anche l'armonia che fa di ogni aspetto della copertina un insieme unitario.
Voi quale preferite?
Amaranth
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