Titolo: Indiscreto
Titolo originale: Indiscretion
Autore: Charles Dubow
Traduttore: Laura Noulian
Editore: Frassinelli
Prima edizione italiana: 28 maggio 2013
Prima edizione: HaperCollins - 3 ottobre 2012
Pagine: 344
Prezzo: Flessibile - € 18,50
C'è anche Claire, ma sta per conto suo. Io, poi, non ci sono proprio. Non ci siamo ancora conosciuti, però io me la immagino benissimo. Se chiudo gli occhi sento ancora il suono della sua voce, rivedo il suo modo di camminare: è giovane, affascinante, proiettata verso una destinazione che cambierà la sua vita, e la mia per sempre.
È uno dei primi paragrafi di Indiscreto, romanzo che ho iniziato a leggere quasi per caso e che mi ha catturata con la leggera inquietudine trasmessa dalla voce narrante, questo osservatore così attento (o così ossessionato) da poter evocare ricordi che non gli appartengono.
D'altra parte è così che si sente Walter, il narratore: un osservatore partecipe. Non è e non può essere il protagonista della storia, ma le vicende lo riguardano, lo hanno coinvolto come hanno coinvolto le persone che più ha amato nella sua vita.
Quando il racconto inizia, dunque, Walter non ha ancora incontrato Claire. La ragazza ha raggiunto Clive, il suo ricco fidanzato, negli Hamptons per quello che lei crede sarà un intenso weekend di mare e passione. Clive ha ospiti, impegni, persone da incontrare ed è così che la porterà a una festa a casa Winslow.
Claire è entusiasta: conosce Harry Winslow di fama; ha da poco pubblicato un libro di grande successo e lei lo ha letto. Ed è durante la festa che Walter incontra Claire.
Claire rimane affascinata dai Winslow e in breve anche Clive se ne accorge. Quando la sua gelosia esplode in una litigata, sono i Winslow ad accoglierla, quasi la adottano come si farebbe con un cucciolo.
In breve Claire ha conquistato tutti, ma soprattutto Madeleine, la moglie di Harry. Tra loro sembra essersi formato un legame forte: Claire adora Maddy.
«Non era autentico. Non so se mi spiego. Tutt'a un tratto, qui, in questo posto meraviglioso, vicino a voi, Clive sembrava completamente falso. Come un diamante finto accanto a uno vero».
Tutto cambia alla fine dell'estate. Claire ha saputo da poco che i Winslow si trasferiranno a Roma, per il nuovo romanzo di Harry. Alla festa sulla spiaggia, l'ultima della stagione, la giovane beve molto e finisce con il dichiararsi allo scrittore: si è innamorata.
I Winslow partono per Roma. Walter prosegue la sua vita negli Hamptons, impegnato con l'avvocatura. Claire è a New York.
Harry viene, però, richiamato a New York per qualche giorno: deve discutere di alcune questioni con il suo editor. Fortuitamente incontra Claire e da quel momento i viaggi di lavoro di Harry si intensificano.
Non voglio raccontarvi di più, già così temo di aver esagerato.
Il romanzo di Dubow è stato paragonato da più voci a Il grande Gatsby e persino (non posso far a meno di percepire un certo stridore per l'accostamento) a Cinquanta sfumature di grigio. Onestamente non vi ho trovato molto né dell'uno né dell'altro: il punto di vista, l'amante, la ricchezza, il lusso e il tradimento possono richiamare alla mente l'opera di Fitzgerald, ma trovo che il paragone sia azzardato; del secondo, oserei dire, non c'è nemmeno il sesso (per fortuna).
In realtà, non credo sia nemmeno così fondamentale il tradimento in sé. Lo stesso narratore, che non è certamente imparziale, se ne rende conto: non è il sesso, ma la scelta.
Il mondo dei Winslow, la fiaba incantata in cui sembra vivere la loro famiglia, viene stravolto, ma è difficile lanciare un'accusa. O, almeno, per me è stato così. Forse non ho voluto giudicare, ma solo leggere.
Sono arrivata, in effetti, a provare una certa indifferenza per Harry, questo autore tanto brillante e carismatico, e per Claire che, in fin dei conti, si innamora di un mito, dell'immagine dell'uomo colto e affascinante, padre e marito amorevole.
Mi accorgo che la mia opinione è stata ampiamente influenza da Walter, ma staccarsi dal suo punto di vista è davvero difficile. E così, nonostante siano Claire e poi Harry a mettere in moto la narrazione, ho messo al centro della storia Maddy.
Proprio come Walter, ero interessata ai sentimenti dell'incantevole e delicata Madeleine, una creatura sensibile e buona. Agli occhi di Walter, sebbene le riconosca debolezze umane, Maddy è sempre bellissima e pura, simile alla donna-angelo degli stilnovisti.
Non avrei mai pensato di poter sentirmi tanto vicina a un uomo di mezz'età, mai sposato. All'inizio Walter mi sembrava il personaggio meno interessante e credevo che fosse questo il motivo per il quale si ritrova a raccontare la storia dei suoi amici. Mi sono ricreduta, rimanendo piuttosto colpita dal narratore.
Indubbiamente ha un certo peso la parzialità del racconto: in ogni parola si rispecchiano i sentimenti provati da Walter ed è evidente che la sua testimonianza e la ricostruzione degli eventi non possono essere oggettivi.
Lo stile di Dubow è scorrevole e accattivante. La narrazione prosegue alternando con un certo equilibrio gli eventi più recenti e quelli che, invece, fanno parte del passato dei protagonisti. Ho apprezzato (ormai lo avrete capito) il punto di vista di Walter, interno alla storia, ma allo stesso tempo non direttamente coinvolto.
Tuttavia, ho spesso avuto delle perplessità: Walter descrive anche i rapporti sessuali tra Claire e Harry, pur non avendovi assistito. C'è un escamotage perché questo sia possibile; eppure mentre leggevo, percepivo una nota stonata e anche alla fine, quando ho scoperto come Walter potesse conoscere certi particolari, la sensazione è rimasta.
Sono convinta che, se il sesso fosse stato detto ma non descritto, non sarebbe stata una grave perdita e forse l'intero romanzo ne avrebbe giovato.
Nel complesso mi sono sentita coinvolta e la curiosità mi ha spinta a sedermi con Walter a guardare la grande casa estiva dei Winslow. Sono stata indiscreta, ho voluto indagare, ma non credo che questo romanzo mi abbia dato molto e non penso di poterlo considerare molto di più che una lettura piacevole con cui trascorrere qualche ora.
Sicuramente terrò d'occhio Dubow: questo è il suo esordio e credo che abbia il potenziale per scrivere romanzi più incisivi.
Quando si è in fiamme, si brucia. È inevitabile. È una legge elementare della fisica. Persino un bambino lo capirebbe, tanto è semplice.
Ma il fuoco non si fa scrupoli: brucia tutto quello che trova sul suo cammino.
Il mio voto
3 specchi e mezzo
Amaranth
Deve essere mio! :)
RispondiEliminaComplimenti per la recensione! Il libro non lo conoscevo ma finisce subito in wish list! *__*
Grazie! È intrigante e il punto di vista è particolare. Mi fa piacere che ti abbia colpita ;)
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