Angelize II. Lucifer

Aislinn

Questa recensione è in lavorazione da settimane. Ho iniziato la sua stesura subito dopo aver terminato il romanzo e poi… mi sono arenata perché non mi convinceva, pensavo che non rendesse abbastanza giustizia ad Angelize II. Ancora non sono del tutto soddisfatta ed è venuta anche piuttosto lunga, perciò perdonatemi. Considerato che arrivata alla conclusione di questa splendida duologia urban fantasy mi sono sentita anche un po’ abbandonata, mi capirete.
Se non avete letto Angelize, fermatevi qui e non proseguite oltre (o cliccate qui per la recensione del primo), perché gli spoiler sono assicurati.

Titolo: Angelize II. Lucifer
Autore: Aislinn
Editore: Fabbri Editore
Prima edizione: 22 ottobre 2014
Pagine: 445
Prezzo: Rilegato € 16,00 - Ebook € 4,99
Lin


Dopo il finale sadico tragico del primo volume avevo seriamente paura di iniziare questo. In Angelize la battaglia nella chiesa di San Michele Arcangelo si era conclusa con la sconfitta di Mikael e dei suoi seguaci, anche se a caro costo: infatti, Haniel e Rafael erano tra le vittime dello scontro (sì, in realtà è morta tanta altra gente… ma loro erano i miei preferiti, quindi capitemi) ed ero triste e affranta per questo.
Il prologo di Angelize II si apre con lo stesso personaggio dell’epilogo del romanzo precedente (anche se il punto di vista è di Mikael, ma su questo ci tornerò dopo): Lucifero, che finalmente esce da dietro le quinte e inizia a mettere in moto un piano preparato molto tempo prima.
In questo volume Lucifero rivela tutto il suo potenziale e mostra tutte le sue doti di manipolatore e stratega. Dopo la strage di San Michele, l’angelo caduto si era recato nella chiesa e si era nutrito di una parte di ogni cadavere presente, grazie a ciò ha ora la possibilità di richiamare gli angeli e di comandarli. Il suo piano è semplice ed efficace: far sì che i suoi nuovi schiavi uccidano gli esseri umani per assorbirne l’energia e passargliela. Tutto ciò che Lucifero vuole e ha sempre voluto è proprio il potere; se prima della Caduta voleva elevarsi a Dio, ora vuole elevarsi al di sopra della Signora.
La Dea, però, decide di non stare a guardare e di smuovere un po’ le acque, perciò richiama Haniel dalla morte:

«Vai, Haniel. Porta un po’ di caos a Lucifero.»
«E tu ti godrai lo spettacolo.» Lui tirò indietro la testa. «Ma a me non piace obbedire.»
La Dea piegò un angolo della bocca. «Lo so. Ma se accetti di tornare in vita, e io non ti obbligo a farlo, allora posso offrirti in premio una cosa che ti manca.»
«Una cosa che mi manca?»
«Quello che tu chiami biondo.»

*Angharad festeggia alla prospettiva del ricongiungimento*

È con la promessa di richiamare anche Rafael in vita che la Signora convince il recalcitrante ibrido a tentare di fermare Lucifero.
Nel frattempo, Hesediel dopo gli eventi dell’anno prima si era trasferito a Roma e aveva ricominciato una nuova vita. A causa degli eventi messi in moto da Lucifero si trova costretto a tornare a Milano e a unirsi a Mehiel, l’unico altro sopravvissuto alla strage di San Michele, per cercare di capire perché gli angeli abbiano ricominciato a uccidere.

Come nel precedente romanzo, troviamo diversi punti di vista che si alternano. E se tre già li conoscevamo, altri invece fanno per la prima volta la loro comparsa. In questo volume, infatti, ci viene concessa la possibilità di seguire direttamente Mikael, l’ex-leader dei puri, e Uriel, il suo braccio destro dai capelli rossi (è un particolare molto importante, questo. Tutti sanno che rosso è meglio).
Sono state due aggiunte molto interessanti e apprezzate, per quanto mi riguarda. Grazie a loro, e anche a un altro personaggio di cui però non abbiamo direttamente il punto di vista, Aislinn ha messo in piedi un bel gioco di contrapposizioni.
Da una parte troviamo Mikael e Uriel: dopo gli eventi di Angelize, i due hanno preso strade completamente diverse. Sebbene Uriel fosse il braccio destro di Mikael e ne condividesse le idee, ha avuto il tempo di vivere da ibrido e di apprezzare la nuova esistenza. Uriel è straordinariamente umano nel suo mutare e nel suo comprendere i piaceri e i dolori di una vita così differente da quella dei puri, mentre Mikael è caparbiamente angelico e rimane statico per tutto il romanzo. L’ex-leader è al punto di non ritorno, non è in grado di cambiare e adeguarsi; anche se i due ibridi si trovano in due situazioni diverse (Mikael non se la passa bene, ammettiamolo), non credo che in ogni caso ci sarebbe potuto essere un esito diverso per Mikael, le sue convinzioni sono troppo profonde e radicate.

*Angharad esprime tutto il suo amore per Mikael*

Ho apprezzato molto entrambi i punti di vista, in particolare Uriel… perché è rosso, perché è sexy, perché ho trovato interessante il tormento interiore che ci viene mostrato (sì, ogni tanto sono anche seria nel mio amore per i personaggi). E anche perché in questo modo vengono mostrate le due possibili vie che un ibrido può percorrere: accettazione o rifiuto. Odio o amore.
Mikael, però, si contrappone anche a Lucifero, pur essendo allo stesso tempo molto simile a lui. Infatti sono entrambi leader, entrambi assetati di potere, entrambi tracotanti. Tuttavia, Lucifero è di fatto un personaggio che guarda al futuro, cerca il meglio per se stesso, mentre Mikael si aggrappa sì, al potere, ma a quello che conosce già, non gli interessa altro.
Che dire, a me sono piaciuti proprio tanto i villain di questa duologia. Li ho davvero amati (e ciò significa anche che ho desiderato ardentemente pestarli a sangue e torturarli da qui all’eternità).
E questa non è altro la conferma del punto forte di Angelize I e II: i personaggi. La lotta tra le varie fazioni in gioco è importante, ma allo stesso tempo è funzionale a mostrarci le dinamiche di questo gruppo di individui, a mettere in evidenza luci e ombre. Il conflitto, in particolare in questo secondo romanzo, è soprattutto interiore, sia per i “buoni” sia per i “cattivi”. Sì, è tutto un tormento, di fatto. Si tormentano loro e ci tormentiamo noi lettori. Sadismo puro da parte dell’autrice.
(L’amiamo lo stesso, però)

*abbraccio virtuale per Aislinn*

Tornando alle vecchie conoscenze, invece, Haniel e Rafael si riconfermano i miei preferiti: Haniel, con la sua follia e i suoi problemi, e Rafael, sempre così giusto e comprensivo.

«Ti faranno santo, Rafael.» disse Hesediel.

Li adoro presi singolarmente, ma soprattutto insieme: Aislinn è stata abile nel tracciare le linee del loro rapporto, senza mai definirne con precisione i dettagli, ma lasciando che fossero i gesti e le parole non dette a fare capire la reale profondità del legame.
Non viene dato mai un nome a ciò che li lega, eppure il lettore sa senza aver bisogno di altro.
Ed Hesediel mi ha fatto tanta tenerezza, di nuovo: ancora una volta è stato preso a calci dalla vita. Nemmeno in questo romanzo gli viene data tregua. Anzi, forse a ‘sto giro gli è andata anche peggio. Ho deciso: il suo nuovo nome sarà Hesediel Mai ‘na Gioia. Spero solo che nella testa di Aislinn ci sia finalmente un po’ di serenità per lui in seguito.

Spero sia evidente quanto abbia amato questa duologia e di essere riuscita a renderne i pregi. Non smetterò mai di consigliarla a tutti (Amaranth probabilmente sta meditando di uccidermi per farmi smettere con la litania “devi leggerlo, sai?”), perché davvero merita tanto. Mi piange persino il cuore a dover restituire i libri in biblioteca (sì, stavo meditando di “trattenerli” per sempre), dovrò assolutamente procurarmeli. Accio, money!

Perciò se volete leggere un ottimo urban fantasy tutto italiano, non perdetevi questa duologia!

Il mio voto

5 specchi

I libri della serie:
Angelize
Angelize II - Lucifer

Angharad

Commenti

  1. Cara Angh,
    come sai ho amato moltissimo anch'io questa duologia e proprio per questo mi ritrovo moltissimo nelle tue parole.
    La bravura di Aislinn nel disegnare i suoi personaggi e nell'intrecciare le loro storie si nota ancora di più in questo secondo volume...e poi come sai anch'io amo alla follia Hani e Raf *^* Insomma, come si fa a non shipparli? :3
    Io ho preso entrambi i cartacei di recente e adesso se ne stanno appollaiati e felici sulla mia libreria ^_^

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    Risposte
    1. Ciao, Annie! <3 Arrivo in ritardissimo a rispondere, sorry.
      Sì, questa duologia la amiamo entrambe alla follia. :3
      Awww, Hani e Raf sono assolutamente perfetti, non si può che amarli insieme. :3
      Ti invidio un sacco! ç__ç Anche io devo recuperarli (e provvedere a farli firmare da Aislinn. :D).

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