Recensione: "Il primo bacio a Parigi (Anna and the French kiss #1)" di Stephanie Perkins

copertina primo bacio parigi

Titolo: Il primo bacio a Parigi (Anna and the French kiss #1)
Titolo originale: Anna and the French Kiss (Anna and the French kiss #1)
Autore: Stephanie Perkins
Traduttore: Alessandra Maestrini
Prima edizione italiana: De Agostini - 3 febbraio 2015
Prima edizione: Dutton Juvenile - 2 dicembre 2010
Pagine: 428
Prezzo: cartacea - € 14,90; ebook - € 6,99; flessibile - € 9,90

Parigi, la città più romantica del mondo. Anna si sente un'ingrata, ma il collegio internazionale non era certo nei suoi piani. Eppure non ha avuto voce in capitolo: benché fosse all'ultimo anno ormai, il padre ha deciso di regalarle un'importante esperienza formativa all'estero, per la precisione nella School of America di Parigi.

Ma dai! Chi manda i figli in collegio? Fa tanto Hogwarts. Solo che qui non ci sono giovani maghi carini, né caramelle magiche o lezioni di volo.

Anna non conosce una sola parola di francese e di Parigi conosce giusto qualche nome significato e molti stereotipi. Parigi, poi, è così lontana dal fratello Sean, dall'inseparabile amica Bridgette e da Toph, il favoloso ragazzo del multisala, dove lavorava.
Parigi è lontana da casa.

Lo sento arrivare, ma non riesco ad arginarlo.
PANICO.
Mi hanno lasciata qui. I miei genitori mi hanno lasciata qui per davvero! IN FRANCIA!

Nonostante i tentativi di riprendere il controllo, Anna scoppia in lacrime e il suo pianto attira Meredith, la ragazza della stanza accanto. E con l'offerta di una chocolat chad, Anna conosce la sua prima amica a Parigi.
La stessa sera, mentre rientra nella sua stanza, Anna si scontra contro un ragazzo. Étienne St.Clair. E da quel momento tutto inizia a cambiare.

Circondata da amiche che mi avevano incoraggiato a leggerlo ancora prima che uscisse in Italia, avevo già alte aspettative verso il romanzo della Perkins. Aspettative che non sono andate deluse. Sono stata conquistata subito dallo stile: mi ha afferrata e trascinata sul letto di Anna, a Parigi, a osservarla mentre con i genitori disfaceva la valigia.
La voce narrante è quella di Anna e, contribuendo alla sua caratterizzazione, lo stile è semplice, diretto e molto vivace.
Di solito borbotto un po' davanti all'eccessiva semplicità stilistica perché tende ad appiattire le letture, ponendole tutte allo stesso livello di scorrevolezza: diciamolo, è facile divorare un libro scritto così. Il primo bacio a Parigi, però, equilibra la semplicità con uno sviluppo non banale.
La trama è scontata e sembrerebbe che la Perkins non presenti nulla di nuovo: una ragazza incontra un ragazzo e si innamorano. Poiché la storia finirebbe nei primi due capitoli, è naturale che ci sia qualche intoppo e vi assicuro l'autrice non rinuncia a un tocco di tragedia. Parigi sarebbe, in questa cornice, l'unico plus.
E, invece, seppur cucito all'interno degli schemi classici, questo romanzo ha qualcosa in più e non rinuncia a dare un'amichevole scrollata ai compagni di genere attraverso le osservazioni di Anna, ma anche distinguendosi nel suo complesso dagli ya.
Ad Anna bastano i capelli di Étienne, capelli da artista, capelli del tipo faccio-finta-che-non-mi-interessi-ma-in-realtà-non-è-così, l'accento inglese e il nome francese per perdersi in soffici nuvole rosa.

St. Clair sta parlando delle lezioni, che cosa devo aspettarmi il primo giorno, chi sono i miei insegnanti, ma io non sto più ascoltando. Ho occhi solo per il suo sorriso sghembo e la sua camminata sicura e spavalda.
Sono una sciocca proprio come tutte quante.

Evviva! Finalmente una protagonista che non deve denigrare le altre ragazze per sentirsi virtuosa e migliore!
Anna è consapevole di essere stata conquistata dal fascino di St.Clair, ma allo stesso tempo sa riconoscere una cotta e, sforzandosi di considerarlo off-limits, continuando a pensare al lontano Toph (il ragazzo con cui c'è stato soltanto un bacio), impara a conoscerlo meglio.
Inizia a notare che Étienne è basso, anche se non si comporta come la maggioranza delle persone basse: è aperto, solare, tanto da mettere in secondo piano la sua altezza. E non è tutto: St.Clair non è certo il solito ragazzo bello e impossibile, né è l'ormai inflazionato (ditemi che è così!) bad boy.
Tra Anna e St.Clair, si nota, c'è affinità e pian piano la loro amicizia diventa sempre più forte e profonda, tanto da fare dell'uno il migliore amico dell'altra. Non temo di fare un vero spoiler rivelando che la loro amicizia nasconde un sentimento più grande, ma è proprio questo elemento che ho trovato originale nel Primo bacio a Parigi.
L'amore non arriva dall'attrazione, ma matura e cresce con la reciproca conoscenza dei coprotagonisti. Non posso nascondere di aver provato una certa esasperazione nel corso della lettura: proprio perché è chiara l'evoluzione dei rapporti, non ho potuto sopportare l'indecisione e la codardia che la ostacolano.
Sebbene Anna, con la sua lucida consapevolezza e il sottile sarcasmo, resti il mio personaggio preferito, ho apprezzato molto lo sviluppo dato ai personaggi secondari e in particolare a Mer e Rashimi. La prima ha subito suscitato la mia simpatia, mentre Rashimi si è rivelata la vera scoperta: incontrandola tra le pagine, inizialmente si fatica a inquadrarla ma, proprio come accade nella realtà, il suo carattere riesce a emergere solo con il tempo.
Proprio come Rashimi, anche Josh si scopre con lo sviluppo del libro, ma è un personaggio che in un certo senso rimane sospeso e, poiché riesce a sostenere Anna e St.Clair, pur rimanendo in disparte, nutro speranze di conoscere qualcosa in più del suo futuro.
Ho lasciato alla fine Parigi perché questa città aggiunge un tocco in più a tutta la storia, ma non sarebbe bastato nominarla. La Perkins riesce a farla visitare anche a chi, come me, non è mai stato a Parigi, facendo dell'ambientazione la coprotagonista.
Il primo bacio a Parigi è una lettura piacevole e un romanzo dolce, capace di coinvolgere e far viaggiare il lettore, divertendolo, ma anche irritandolo. Consiglio questo romanzo a chi è in cerca di una dolcezza equilibrata e spensierata.

Lo spunto in più: ho apprezzato molto le lezioni di Letteratura e gli spunti di riflessione che vi vengono proposti.

Il mio voto

4 specchi

I libri della serie:
Il primo bacio a Parigi (Anna and the French kiss #1)
Il primo amore sei tu (Anna and the French kiss #2)
Isla and the Happily Ever After (Anna and the French Kiss #3) - Inedito in Italia

Commenti

  1. Anche se più o meno sapevo tutto ciò che ti era piaciuto e cosa meno, mi ha fatto un immenso piacere leggere questa recensione, fare la capriole perché l'hai apprezzato davvero ed emozionarmi ancora a ripensarci e lasciando la mia mente vagare ancora una volta per Parigi ♥ grazie tesoro! Bellissima recensione *-* approvo!

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    1. Grazie a te per aver ascoltato/letto tutte le mie "lamentele" e proteste. Vorrei poterlo fare con tutti i libri :3

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    2. Anche me vuole farlo con tutti i libri :3 inizio?

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    3. Si può solo con i libri letti dall'altra. Sai come sono: spoiler, non spoiler e poi scatta il rifiuto.
      *sa di essere pessima*

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  2. Anche se non si amano particolarmente gli YA e le storie d'amore un po' drammatiche e perennemente ostacolate da qualcuno/qualcosa, io sono dell'idea che questo romanzo non si può non amare.
    C'è qualcosa nascosto tra le sue righe che finisce per catturarti e regalarti quel pizzico di magia che ti ricorda com'è avere 16 anni ed essere innamorata.
    E poi c'è St.Clair, che con quel sorriso conquisterebbe anche i sassi. Lo so che è solo il personaggio di un libro, ma me lo sono immaginata talmente bene (e poi ho finito per associarlo a Nico Mirallegro in maniera indissolubile) che so che se fossi stata al posto di Anna ci sarei cascata anch'io con tutte le scarpe.
    Eh, l'amour...

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    1. No, questo romanzo riesce a farti dimenticare che la base è sempre un po' la solita: ha una marcia in più e l'ho trovato molto più vicino e vero di altri romanzi.
      Certo che pure tu, tesoro, proprio Nico dovevi scegliere? Ora avrò dei problemi anch'io. E chi resiste a un ragazzo callipige? =P

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  3. Ne stavo scrivendo anche io la recensione giusto prima di andare a lavorare. Io l'ho trovato molto carino. Mi è piaciuto un sacco il fatto che i due siano un ragazzo e una ragazza assolutamente normali.

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    1. È proprio quello: Anna e St.Clair sono normali e questo li rende veri. L'ho molto apprezzato anch'io.

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  4. Oltre alla tua Am, finora solo un'altra recensione è riuscita a farmi andare al di là del semplice fatto che questo romanzo sia una storia d'amore ambientata a Parigi, e sono sempre più convinta a leggerlo, aspetterò solo il momento adatto! ^^

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    1. Aspetta, Rosa. Io ho fatto così, a dispetto di tutti gli autorevoli consigli che ho avuto. Quando è arrivato il momento, l'ho letto: leggero, sì, ma con qualcosa in più.

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  5. Ne sento sempre parlare bene però finora non mi aveva convinto, dopo la tua recensione credo invece che gli darò una possibilità! :)

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    1. Per quanto me ne avessero parlato bene, temevo che non mi piacesse e, invece, è stata una vera sorpresa :3 Fammi sapere!

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