Raven Boys. Ladri di Sogni

Maggie Stiefvater

Titolo:Raven Boys. Ladri di sogni
Titolo originale:The Dream Thieves
Autore: Maggie Stiefvater
Traduttore: Marco Locatelli
Editore: Rizzoli
Prima edizione italiana: 26 novembre 2014
Prima edizione: settembre 2013
Pagine: 519
Prezzo: € 16,00


Ho appena terminato di leggere il secondo libro sui Raven Boys e, per una volta, mi sono messa subito a scrivere la recensione (brava me!).
Ladri di sogni, il secondo libro della serie, riprende poco dopo il finale del primo libro. La ricerca del mitico re Glendower da parte del gruppo dei Raven Boys è nel pieno del suo svolgimento ma, come già era successo nel primo libro, non sarà questo l’unico filo conduttore del romanzo.

Un segreto è una cosa strana.
Ci sono tre tipi di segreti. Il primo è quello noto a tutti, per cui sono necessarie almeno due persone: una che lo custodisca, l’altra che non ne venga mai a conoscenza. Il secondo è quello più difficile, un segreto che non ammettiamo a noi stessi. Ogni giorno migliaia di possibili confessioni rimangono inespresse, e i mancati confessori ignorano che quei segreti mai ammessi si riducano alle solite tre parole: io ho paura.
E poi c’è il terzo tipo di segreto, quello più profondo. Il segreto che nessuno conosce. Forse un tempo risaputo e in seguito sepolto. O forse un inutile mistero, arcano e solitario, mai emerso perché nessuno l’ha mai cercato.


Ci sono parecchi segreti da svelare in questo nuovo capitolo, primo fra tutti il mistero che avvolge la famiglia di Ronan, il ragazzo corvo più spigoloso del gruppo. Ladri di sogni pare ruotare molto attorno a questo personaggio e alla sua natura. Se nel primo libro abbiamo avuto un assaggio del mistero che lo avvolge, qui scopriamo finalmente la sua storia e il motivo di molti suoi comportamenti.
La narrazione procede su più linee, a volte parallele, ma più spesso intrecciate fra loro in un insieme in districabile.
A Henrietta, la cittadina che si trova sulla linea di prateria dove è sepolto Glendower, fa il suo arrivo un misterioso Uomo Grigio. Mr Gray sta cercando qualcosa, un oggetto portentoso, e di professione fa il sicario. La sua strada attraverserà presto quella dei ragazzi corvo e la situazione si farà sempre più ingarbugliata.
Adam ha risvegliato la linea di prateria sacrificando se stesso, ma ora vive in un appartamento sopra una chiesa, fa tre lavori per pagarsi la retta scolastica e sembra sempre più distante dagli altri ragazzi. Noah è sempre più etereo, sparisce e non ricompare per ore. Blue vorrebbe aiutare Adam, essere la sua ragazza, ma c’è quel piccolo dettaglio di non poter baciare nessuno perché il suo bacio ucciderà il suo vero amore.
A tenere insieme tutti è sempre Gansey, il ragazzo che ha dato il via alla ricerca di Glendower e che spinge gli amici a continue ricerche, senza mai fermarsi. È allo stesso tempo il leader e il creatore del gruppo e l’amicizia che lo lega agli altri è a tratti commovente, a tratti soffocante. Vorrei raccontarvi di più della trama ma non voglio fare troppi spoiler. Le ricerche di Glendower procedono ma sono soprattutto le vicende personali dei ragazzi a essere messe in primo piano. Mr Gray sarà solo uno dei fattori che metterà in moto la vicenda di Ronan e che porterà il gruppo a scavare nella sua natura. Anche Kavinsky, un ragazzo dalle inclinazioni violente che non vuole altro che bruciare il mondo, farà parte della riscoperta di Ronan e ho trovato il suo personaggio inquietante e appropriato al tempo stesso.
Come nel primo libro, sono stata colpita in particolare dallo stile della Stiefvater, uno stile molto evocativo, ovattato. Spesso ho avuto l’impressione di sentire la storia più che vederla, come mi capita di solito con gli altri libri. Le descrizioni sono spesso lapidarie, pochi dettagli che rendono la narrazione più rapida e riescono a lasciare una sensazione sfumata là dove, in altri casi, ci saremmo aspettati una definizione netta.
Di nuovo, la ricerca principale di Glendower passa in secondo piano per seguire le vicende dei personaggi e, se da una parte avrei voluto saperne di più su Glendower, non posso dire di essere dispiaciuta dello spazio che viene sempre riservato ai personaggi. Le due cose, ricerca e vicende personali, procedono di pari passo, aggiungendo dettagli e nuovi livelli che, se anche rendono l’attesa snervante, arricchiscono molto la narrazione.
La particolarità del libro è proprio la sua atmosfera, i dialoghi e i dettagli che si sommano per formare un insieme originale che mi ha di nuovo catturata.
I piccoli refusi che nel primo libro mi avevano tanto infastidita, in questo sono decisamente diminuiti e ho potuto godermi meglio la lettura.
Speravo si scoprisse di più sul filone principale della serie e, a giudicare dal cliffhanger finale, verrò forse soddisfatta solo nel prossimo libro. Mentre aspetto impaziente l’uscita, vi lascio con un compito: leggete Raven Boys, vedrete che ne vale la pena!

Il mio voto

4 specchi

Alaisse

Commenti

  1. La serie Raven Boys è sulla wishlist già da parecchio... Devo riuscire a trovare il tempo di leggerla!

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  2. L'ho letto da poco anche io, ma ancora non mi sono messa a scriverne la recensione >-< A me è piaciuto particolarmente, soprattutto perchè il focus è su Ronan, colui che mi ha incuriosito sin da Raven Boys ^^ Mr. Gray all'inizio mi ha fatto ridere perchè l'ho collegato con le 50 sfumature ahahahah xD In compenso è vero forse la ricerca di Glendower non si è mossa più di tanto, ma abbiamo approfondito i caratteri dei personaggi, capiamo meglio Adam, i sentimenti di Blue, e anche Gansey. Spero che il seguito lo traducano prestissimo!

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    1. Anche io non vedo l'ora di leggere il seguito! E anche a me è piaciuto il taglio della narrazione incentrata su Ronan. Mi piace molto l'attenzione che la Stiefvater ha sempre per i suoi personaggi: è davvero unica. Inoltre riesce comunque a portare avanti una storia senza appesantire troppo.
      Aspettiamo il seguito*^*

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  3. Devo rileggerlo in Italiano, questo libro mi stregata e, c'è poco da fare, è il mio YA preferito tra quelli USA. Sono libri con un'identità marcatissima, riconosco alla Stiefvater una grande onestà intellettuale ( e in un panorama in cui esiste una roba come Magisterium, si capisce quanto l'onestà sia rara e preziosa). MI piace questo ciclo perché ha il coraggio di NON dare al lettore quello che il lettore si aspetta (scordiamoci i 'baci', ecco) E grazie al cielo, così in mezzo alle storie alla hunger games, alla twilight, alla 'quellocheviparepurchésiafamoso' leggiamo finalmente qualcosa che non ci aspettavamo ;)

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    1. Anche io trovo che il più grande merito della Stiefvater sia proprio il non dare al lettore quello che si aspetta. Riesce a sorprendermi ed è una cosa che nello YA non mi capita quasi mai.
      Ora devo recuperare gli altri suoi libri!

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  4. A me questa serie sta piacendo davvero, ma davvero tanto.
    La Stiefvater ha uno stile che è capace di conquistare pagina dopo pagina e certo non manca l'originalità alle sue storie. E poi di Ronan io mi sono innamorata dal primo momento quindi sono stata felicissima di leggere questo volume, che è tutto incentrato sul suo personaggio.
    Ci sono parecchi punti oscuri però che meritano di essere chiariti, ecco perché aspetto con trepidazione l'uscita italiana del terzo volume...anche se sono quasi certa che finirò per leggerlo in inglese!

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    1. Anche io voglio il terzo libro! Ci sono troppe cose da chiarire ancora... e poi devo scoprire se lo ammazza davvero u.u
      Ronan è davvero un bel personaggio. Ma i ragazzi corvo si amano tutti, in blocco!

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  5. Complimenti per la recensione, mi è piaciuta molto :)
    Io con questo libro ho dei problemi seri: l'ho letto già da un po' ma ancora non riesco a capire se mi sia piaciuto o meno... i pro e i contro si bilanciano perfettamente e quindi faccio veramente fatica a decidermi. Però mi sono piaciuti molto alcuni personaggi: Ronan e l'Uomo Grigio in particolare *_*

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    1. Ronan e l'Uomo Grigio sono grandiosi! Questo libro mi piace proprio perché non riesco a capire quanto mi piaccia XD Sembra un controsenso, lo so, ma è talmente particolare che non puoi fare a meno di rimuginarci sopra, e questo mi piace molto di un libro!

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