Recensione: "Io sono il Messaggero" di Markus Zusak

Mi sono decisa a scrivere la recensione di questo romanzo, eppure continuo a tergiversare. Ci sono i miei draghetti su Dragon Mania Legends da nutrire, amiche da salutare, la home di facebook da scrollare e poi…mmm, sì, posso leggere ancora un po’. Recuperare telefilm/film/drama? No, non lo faccio perché non ho tempo (mezza bugia) e perché poi mi sentirei in colpa (assoluta verità).

copertina io sono il messaggero zusak

Titolo: Io sono il Messaggero
Titolo originale: I am the Messanger
Autore: Markus Zusak
Traduttore: Chiara Brovelli
Editore: Frassinelli
Prima edizione italiana: Mondadori - gennaio 2006 (La Quinta Carta: traduzione di Fabio Paracchini)
Prima edizione: Pan Macmillan Australia - ottobre 2002
Pagine: 416
Prezzo: rilegato - € 17,90; ebook - € 10,99
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Poco prima della rapina, avevo giusto cominciato a fare un inventario della mia vita.
Faccio il tassista (e ho dovuto mentire sull’età, perché bisognerebbe averne venti per guidare un taxi).
Non ho una vera carriera.
Non godo del minimo rispetto all’interno della comunità.
Non ho niente.
[…]
Non faccio che chiedermi: «Allora, Ed, che cos’hai combinato veramente in questi diciannove anni?» E la risposta è semplice.
Un cazzo di niente.

Prima della rapina e anche per qualche tempo dopo, la vita di Ed (Non Edward. Non Edmund né Edwin. Solo Ed.) e dei suoi amici non è mai stata troppo intensa o eccitante. Normale, mediocre tutt’al più. Piacevolmente monotona come le partite a Noia, l’unico gioco di carte che permetta a lui e ai suoi amici di divertirsi. Diverse sere a settimana, quindi, Ed si ritrova con Marv, Ritchie e Audrey per giocare.
Proprio come i suoi amici, Ed sembra essere uno che si è adagiato, accontentato, ma la verità è che si è ritrovato nei propri panni senza sapere bene come. È così e basta.
Tutto ha inizio con la rapina in banca. Ed, Ritchie e Audrey hanno accompagnato Marv a depositare lo stipendio sul conto e si sono ritrovati nelle mani di un rapinatore molto un po’ imbranato. Sdraiati a terra e sotto la minaccia di una pistola, i quattro non riescono proprio a stare zitti e tranquilli.
Marv è impaziente perché teme che gli venga fatta una multa per il tempo di sosta che sta per scadere. Ed non riesce a trattenersi e fa una battuta sull’auto sgangherata dell’amico. Si innesca una discussione che coinvolge persino il rapinatore. Non vi preoccupate: vi sembreranno degli sbruffoni o quanto meno degli sconsiderati, ma è solo che sono così e basta.
Ma non è tutto: quando il rapinatore, tentando la fuga, inciampa e lascia cadere l’arma, Ed inspiegabilmente si lancia nell’inseguimento, raccoglie la pistola e fa arrestare il criminale.

«Ricorda bene queste parole. Ricordale ogni giorno, quando ti guardi allo specchio.» Fa un mezzo sorriso. «Sei un uomo morto.»

Un giorno, insieme alla posta, Ed riceve una carta da gioco: l’asso di quadri. Sopra sono stati scritti tre indirizzi. Insieme alla busta su cui c’è il suo nome (segno inequivocabile che la carta è destinata a lui) e alla strana, elettrizzante aura che avvolge la carta, gli indirizzi sono tutto ciò che Ed ha.
A questo punto potrete immaginare cosa farà Ed perché, forse, è ciò che fareste anche voi? O no?

Io sono il messaggero conferma l’abilità di Zusak nel manipolare le parole, nell’adattarle a personaggi e contesti, ma soprattutto alle storie. È un’abilità, la sua, che rivela una grande familiarità con la scrittura, una familiarità che forse si raggiunge solo dopo aver creato molti mondi narrativi.
Zusak sceglie frasi brevi, sincere, condite con il sarcasmo e l’autoironia di Ed, voce narrante e protagonista del romanzo. La prosa di Zusak è semplice e diretta; immersa nella materialità quotidiana, sorprende e illumina la pagina con frasi delicate e poetiche.
La particolarità di Io sono il messaggero, però, non risiede certo nella semplicità dello stile, ma nell’ingegnosa trama.
Fino all’ultimo capitolo, non sono riuscita a farmi un’idea del romanzo: mi stava piacendo? No? C’era qualcosa che non andava?
Mi sembrava che mancasse qualcosa. Mentre leggevo il racconto di Ed e cercavo di spronarlo nella sua ricerca/missione, percepivo una fastidiosa sensazione di vuoto tra le parole. Se in un primo momento, tra me e me, la attribuivo alle poche e scarne descrizioni e alla mancanza di continuità nella narrazione, alla fine del romanzo ho compreso che era proprio ciò che Zusak voleva: provavo lo stesso disagio di Ed e dovevo scoprirne la causa con lui.
Ed si presenta senza mezzi termini e con grandissima lucidità come un perdente, il classico ragazzo di periferia, senza grandi prospettive o possibilità, che confessa persino di essere una schiappa a letto. Ma proprio Ed, che nei primi capitoli si presenta con accuratezza e non risparmia i particolari più scomodi, rivela di non conoscersi.

Non mi sento me stesso. E non mi pare nemmeno di ricordare chi dovrebbe essere Ed Kennedy.

Mentre cerca di scoprire chi si nasconda dietro le carte che riceve e quali messaggi deve consegnare alle persone che gli vengono indicate dagli assi, Ed inizia a cambiare la prospettiva che ha di sé. Essere così e basta, forse, non è né la sua attitudine né quella dei suoi amici.

«C’è soltanto una cosa che voglio davvero.»
«E qual è?»
[…]
«Volere qualcosa.»

Non mi soffermerò sugli amici di Ed, sebbene siano personaggi altrettanto particolari e interessanti. Ritengo che si trovino in secondo piano rispetto ad altri e soprattutto rispetto a Il Portinaio, il coinquilino di Ed: ha diciassette anni, emana un considerevole tanfo, ma è impossibile non adorarlo.
Purtroppo devo censurare gli altri aspetti di questo romanzo che vorrei commentare: non posso rischiare di fare spoiler, ma vi invito a non farvi ingannare; in Io sono il Messaggero c’è molto più di quello che sembra e inizierete a leggerlo davvero solo quando sarete arrivati alla fine.

Non si tratta di parole. Si tratta di luci che brillano e di piccole cose che diventano grandi.

Il mio voto

Commenti

  1. Lo guardavo l'altro giorno in libreria e sono stata a un passo dal comprarlo, ma avevo appena giurato di non comprare niente per smaltire almeno un po' la pila di arretrati.
    Confidavo che mi sarebbe piaciuto, ma non ne ero certa. Ora questa tua recensione mi ha messo molta curiosità e prima o poi lo dovrò comprare! Sembra un libro interessante :)

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    1. Lo stavi raccontando ad Angharad, mi sa! Ho origliato :3 Anch'io ho una pila di libri arretrati da leggere al più presto... >.<
      Credo che sia un libro da leggere: è particolare. Se lo leggerai, voglio sapere cosa ne pensi!

      p.s. Il vostro regalo ha conquistato tutta la mia famiglia. Troppo buono :3

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  2. Speravo in una bocciatura per non doverlo comprare.. Ti odio un po'! Con L'ultima frase mi hai conquistato cavolo! Quando arrivi alla fine e rivalutò tutto.. *_*
    Wish list.. Ovviamente :D

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    1. Ahahah! Ti assicuro che sono stata indecisa sui miei sentimenti per questo libro fino alla fine, ma poi... è come stare al buio e accendere tante piccole lucine =D

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  3. Ne avevo sentito cantare le lodi a destra e a manca, ma ancora non avevo idea di cosa parlasse. Dopo questa recensione mi sa che ci faccio un pensierino...

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    1. Personalmente mi sono imbattuta in opinioni molto positive e in altre molto negative: per quello che ha dato a me, te lo consiglio.

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  4. Voglio leggerlo ç_ç voglio leggerloooooooooo ç_ç ma costa troppo per ora :(

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    1. Gaia, ti capisco. Non tutti i libri, ma molti ormai hanno prezzi considerevoli. Non l'ho letto nell'edizione precedente, ma se non puoi resistere potresti cercarlo in biblioteca con il titolo La quinta carta, dovresti trovarlo.

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  5. Ne sono tentatissima, fin dal giorno dalla sua uscita... e dopo questa recensione anche di più! *____*

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    1. Dovevi vedere me quando ho letto che sarebbe uscito questo libro... Dopo Storia di una ladra di libri sono pronta a imbarcarmi in qualsiasi avventura mi proponga Zusak

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  6. Con la tua recensione mi sono convinta ancor più di prima, devo assolutamente avere questo libro!!!!!!!!

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    1. Ho fatto un po' di vittime, ma il responsabile è Zusak. Mi ha conquistato anche con questo romanzo...

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  7. Non riesco ancora a capire se voglio o no leggere questo libro, forse prima mi conviene riuscire a leggere finalmente Storia di una ladra di libri.

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    1. È particolare anche questo romanzo, ma non a livello stilistico, non come Storia di una ladra di libri, che continua a essere il mio preferito. La cosa importante è che sono diversi, quasi del tutto: rimane l'abilità di Zusak con le parole, la poesia che si fa largo e ti afferra all'improvviso, ma la prosa e la storia sono diverse.

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  8. In wishlist e spero presto nella mia libreria, dopo questa recensione! <3
    L'autore mi ha appassionato tantissimo con Storia di una ladra di libri *^*

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    1. Ho voluto leggerlo proprio perché anch'io sono stata conquistata da Storia di una ladra di libri. Sono contenta che la mia recensione ti sia piaciuta: ti auguro una buona lettura per quando il libro sarà tra le tue mani. :3

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  9. Meraviglia *w*
    devo ammettere che non volevo leggere questo romanzo fin ora per paura che, dopo Storia di una ladra di libri, Zusak mi deludesse. Non ho voluto nemmeno leggere molte recensioni!
    Però quando ho visto la tua ho dovuto leggerla e sono davvero felice che questo libro non ti abbia delusa. Mi fido del tuo parere e dato che spesso viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda rispetto alle nostre letture, direi che sarà uno dei libri che leggerò presto :3

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    1. Grazie ♥
      Avevo una gran paura anch'io: da una parte volevo leggerlo e dall'altra non volevo. Persino mentre lo leggevo, temevo che mi deludesse: continuavo a pensare a Storia di una ladra di libri e sentivo che mancava qualcosa. Come dicevo, ho capito dopo di cosa si trattava.
      Grazie anche per esserti fidata: naturalmente sono curiosa di leggere la tua opinione a proposito. ♥

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  10. Mi è appena stato regalato *________* so che lo ripeto da settimane ormai, ma non vedo l'ora di leggerlo xD e finalmente è mio!!!! *_*

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    1. Che bel regalo, Gaia! Sono contenta per te e spero ti piaccia *Am curiosa*

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  11. Complimenti per la recensione, ero davvero curiosa di leggerla! :)
    Avevo già tutte le intenzioni di leggerlo, ma ora non sto davvero più nella pelle!! *__*

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    1. Grazie, tesoro ♥ Zusak ha una penna portentosa e particolare: spero che questo romanzo ti piaccia, in ogni caso sono curiosa di sapere come andrà la tua lettura

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