A prima vista

Le prime parole di un libro sono le scintille che accendono la curiosità e attraggono il lettore trascinandolo in un mondo nuovo, tra carta e emozioni. Vi invitiamo a scoprire gli incipit che ci hanno più appassionato e che abbiamo scelto per invogliare anche voi a proseguire la lettura.

Io sono il Messaggero, Markus Zusak

Il rapinatore è un incapace.
Lo so io.
Lo sa lui.
Lo sa tutta la banca.
Lo sa persino il mio migliore amico, Marvin, che è addirittura più incapace di lui.
La parte peggiore di questa storia è il fatto che la macchina di Marv si trovi là fuori, in una zona dove si può parcheggiare solo per quindici minuti. Siamo tutti sdraiati a faccia in giù, e il tempo della sosta sta per scadere.
«Vorrei tanto che quel tipo si sbrigasse», dico.
«Già», sussurra Marvin. «È scandaloso.» La sua voce arriva dalle profondità del pavimento. «Mi beccherò na multa per colpa di quell’inutile bastardo. Non posso permettermene un’altra, Ed.»
«Quella macchina non li vale nemmeno, i soldi di una multa.»
«Cosa?»
Adesso si volta verso di me. Capisco che è incazzato. Offeso. Se c’è una cosa che non tollera, è che qualcuno sfotta la sua macchina. Mi ripete la domanda.
«Cos’hai detto, Ed?»
«Ho detto», mormoro, «che non vale nemmeno i soldi della multa, Marv.»
«Ascolta, posso sopportare tante cose, ma…»
Lo ignoro, perché francamente, quando comincia a parlare della sua auto, rompe proprio le palle. Continua, continua come un bambino, e ha appena compiuto vent’anni, Cristo santo.
Va avanti per un altro minuto o giù di lì, finché non devo interromperlo.
«Marv», gli faccio notare, «quell’auto è imbarazzante, ok? Non ha nemmeno il freno a mano… è posteggiata là fuori con due mattoni dietro le ruote posteriori.» Sto cercando, per quanto possibile, di tenere la voce bassa. «La metà delle volte non la chiudi neanche a chiave. Probabilmente speri che qualcuno te la faccia a pezzi, così prendi i soldi dell’assicurazione.»
«Non è assicurata.»
«Appunto.»

Che ve ne pare? Non avete voglia di saperne di più?

Amaranth