Titolo: The Help
Titolo originale: The Help
Autore: Kathryn Stockett
Traduttore: Colombo A., Frezza Pavese P.
Editore: Mondadori
Prima edizione italiana: 2009
Prima edizione: 2009
Pagine:524
Prezzo: € 18,00
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Ho scoperto questo libro dopo aver visto il film in televisione. Di solito mi rifiuto di guardare una trasposizione cinematografica prima di aver letto il romanzo da cui è tratta, ma per una volta ho fatto un'eccezione e ne sono stata soddisfatta.
Quando nel club del libro a cui partecipo (link) è stato scelto il tema “Trasposizioni Cinematografiche”, ho colto l'occasione e ho iniziato The Help.
Siamo all'inizio degli anni Sessanta, a Jackson, Mississippi. Eugenia “Skeeter” Phelan torna a casa dopo aver frequentato l'università. Per sua madre, però, la laurea della figlia conta poco: l'importante è che trovi un buon partito con cui sposarsi, cosa non semplice vista l'altezza notevole della ragazza, i suoi capelli crespi e la lingua affilata. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche, già sposate e inserite nella società borghese di Jackson, e sogna di diventare scrittrice. Quando contatta un'editrice di New York le viene data una possibilità e anche un consiglio: scrivere di qualcosa che sente suo.
Ci vuole un po' perché Skeeter si renda conto di qual è la storia che vuole raccontare, ma presto capisce che non si tratta di una storia unica, bensì di molte. Grazie all'aiuto di Aibileen, la domestica di colore dell'amica Elisabeth, Skeeter comincia la sua impresa: scrivere la storia delle donne nere a servizio di famiglie bianche.
La ricchezza di questo libro sta in molti, piccoli dettagli. La narrazione è portata avanti da ben tre narratori diversi: la giovane e ambiziosa Skeeter, la dolce Aibileen, a cui il destino ha strappato l'unico figlio, e la testarda e spesso sboccata Minny, migliore amica di Aibileen. Le tre donne si alternano a narrare la vita di Jackson, con le sue gioie e i suoi problemi, in un periodo storico che ha visto enormi stravolgimenti nella vita degli americani e non solo.
Il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile e i neri vivono in quartieri separati, mangiano in posti separati e devono usare bagni separati da quelli dei bianchi. Nelle vicende personali delle tre donne si intessono anche i fatti storici, con descrizioni spesso sconvolgenti di atti brutali.
The Help ha saputo unire in modo perfetto eventi storici e vicende personali, senza peccare di leggerezza coi primi e senza appesantire le seconde. Skeeter, Aibileen e Minny sono profondamente legate al contesto storico in cui prende vita la narrazione, ma ne rivelano tante piccole sfaccettature, ognuna col suo personale stile.
Non manca un antagonista, che in questo caso è la bigotta Miss Hilly, ma le tre donne non devono lottare solo contro di lei: devono battersi contro un intero modo di vivere e di pensare.
Inutile dirvi che mi è piaciuto moltissimo questo libro e che l'ho trovato ricco di spunti di riflessione. Trovo quasi incredibile che certi fatti siano accaduti così vicini nel tempo e che ora la nostra visione del mondo possa essere così diversa.
Certo, i problemi ci sono ancora, ma se penso alla differenza tra il modo di pensare degli anni Sessanta e quello di oggi, ho una flebile speranza che la società possa davvero migliorarsi e cambiare, prendendo coscienza dei propri limiti.
Per una volta anche il film non mi ha deluso, anzi, l'ho trovato azzeccato. Hanno saputo cogliere i fatti salienti del romanzo senza snaturarne il percorso e gli insegnamenti, se così vogliamo chiamarli.
Non è stato semplice leggere questo libro, proprio per le tematiche forti. Spesso mi sono trovata a digrignare i denti e a desiderare di avere un'arma di distruzione di massa per far fuori parecchie persone. Per fortuna l'autrice è stata buona e mi ha dato parecchie soddisfazioni, anche se il finale è lasciato aperto senza una vera conclusione. E penso che sia giusto così, perché un lieto fine da favola non sarebbe stato in sintonia col resto del libro.
Consiglio caldamente di leggerlo, non potrà che commuovervi come ha fatto con me!
Il mio voto
4 specchi
Alaisse
Bello, anche se ho letto che in America ha un po' sollevato gli animi perchè l'autrice tratta l'argomento in modo troppo poco veritiero. Cmq anche a me era piaciuto.
RispondiEliminaSu questo non saprei cosa dire... ne so davvero poco su quel periodo e su come si sono svolti effettivamente i fatti. A me è sembrato ben strutturato e credibile, ma chi ne sa di più potrebbe avere da ridire. Dovrei documentarmi meglio^^
EliminaNon ho letto il libro, ma il film l'ho apprezzato molto, anche se credo che in America siano ancora troppo indietro: solo qualche mese fa il tizio che sparò e uccise un adolescente di colore disarmato è stato giudicato non colpevole perchè "si sentiva minacciato". A quanto pare se ammazzi un ragazzino di colore ti dicono solo di stare più attento la volta dopo.
RispondiEliminaIo penso (ma è solo un'opinione personalissima) che l'America sia un paese di controsensi unico. Da alcuni punti di vista sono avanzatissimi, sia in materia economica che di diritti, per altri versi, invece, hanno ancora modi di pensare e di vivere che rasentano il barbarismo... ma forse si può dire di molte altre società, solo che quella americana l'abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni ed è più facile fare paragoni.
EliminaIl film mi aveva commosso, per questo avevo deciso di leggere il libro^^
Lo leggerò di sicuro, il film mi è troppo piaciuto *^* aspetto solo il momento giusto :D
RispondiEliminaBrava^^ Anche il libro è molto bello!
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