Sala di lettura: Hunger Games di Suzanne Collins

Conclusione della prima parte della Sala

«Be', non ho molta concorrenza, qui» ribatte.
Deglutisco a fatica e tiro fuori le parole. «Tu non hai molta concorrenza in nessun posto». E questa volta sono io che mi chino verso di lui.

«Stop! Perfetta. Una conclusione sublime!» urla Am, gesticolando verso lo schermo del pc e agitando il libro.
«Am, non è la fine del libro quella».
«Sentiamo, cosa ne vuoi sapere tu? Le altre pagine sono un errore di battitura».
«Un errore di battitura? Mi sembrano un po' tante per esserlo» risponde Ang, perplessa e un po' preoccupata.


Avanti, quante di voi apprezzano il nuovo finale di Hunger Games? Purtroppo la Collins non ha scritto una love story e la protagonista evidentemente non è pronta per lasciarsi guidare dal cuore. Tuttavia, la ritrosia di Katniss, il fatto che non riesca a comprendere i sentimenti di Peeta e che tutte le sue energie e azioni mirino a sopravvivere, rendono vero il personaggio.

Quando gli Strateghi annunciano la nuova regola, Katniss deve trattenersi dal partire immediatamente alla ricerca del ragazzo del pane. Ma trovarlo è davvero difficile e leggere tutti i tentativi falliti è una sofferenza. Eppure il sollievo arriva e con esso la Collins riesce a strapparci persino un sorriso.

«Sei qui per darmi il colpo di grazia, dolcezza?»
Mi volto di scatto. È venuta da sinistra, quindi non riesco a percepirla molto bene. E la voce era rauca e debole. Eppure, dev'essere Peeta. Chi altri nell'arena mi chiamerebbe dolcezza? I miei occhi perlustrano attentamente la sponda, ma non vedo niente. Solo il fango, le piante e la base delle rocce. «Peeta?» sussurro. «Dove sei?» Nessuna risposta. Possibile che l'abbia solo immaginato? No, sono sicura che era reale, e anche molto vicina. «Peeta?» Mi muovo furtiva lungo la sponda.
«Ehi, non pestarmi».
Faccio un salto indietro. La sua voce è proprio sotto i miei piedi.


Sorriso, dicevamo? Non ci vuole molto perché sparisca: le condizioni di Peeta, che sapevamo essere stato ferito da Cato (STK%ED), sono gravissime. Le cure e i rimedi che Katniss può trovare in natura non sono certamente sufficienti; occorre l'intervento degli sponsor.
Per ottenere il loro favore, però, deve dare al pubblico ciò che vuole: due cuori innamorati che battono all'unisono. La nostra ragazza in fiamme non impiega molto a capirlo: dopo un bacio, dettato da un impulso disperato, Haymitch le ha fatto arrivare un brodo caldo. Deve darsi da fare, deve convincere tutti di essere innamorata.
E se la cava discretamente, dato che qualche volta lei stessa fatica a distinguere la finzione dalla realtà.

Questo ragazzo sconcertante, gentile, capace di tirare in lungo bugie in modo così convincente che tutto Panem lo crede perdutamente innamorato di me (e, devo ammetterlo, ci sono momenti in cui lo fa credere anche a me).

Le cure arrivano in una forma meno diretta del previsto. Gli Strateghi hanno organizzato un festino alla Cornucopia: ogni distretto potrà trovarvi un zaino con ciò di cui hanno bisogno. Per Peeta è l'ultima speranza e Katniss non può sottrarsi, anche se significa scontrarsi apertamente con gli altri tributi.
Si ritrova atterrata da Clove, la ragazza del distretto 2, ma proprio quando questa sta per iniziare a torturarla sopraggiunge Thresh. Il ragazzo del distretto 11 risparmia Katniss; ha pagato il suo debito per Rue.
La ragazza, però, è rimasta ferita e, una volta giunta alla grotta, è Peeta a dover prendersi cura di lei. Non appena gli innamorati sventurati si riprendono, iniziano a cacciare. Ma FacciadiVolpe li segue, osserva i frutti che raccolgono e se ne ciba: è così che muore. Un tragico errore.
Rimane solo più Cato, ma lo scontro con lui non è diretto come immaginato. Vengono inseriti degli ibridi, creature mostruose dagli atteggiamenti e dagli occhi umani,nell'arena. Cato ne cade vittima, ma gli Strateghi non ne hanno avuto abbastanza: revocano la modifica del doppio vincitore.

Prima ancora di rendermi conto di quello che sto facendo, il mio arco è armato, con la freccia puntata dritta al suo cuore.

Sopravvivenza per Katniss è tutto o forse no? È lei, infatti, ad avere l'idea delle bacche avvelenate: un azzardo, ma Capitol City ha bisogno di un vincitore. Ed è così che entrambi sopravvivono all'arena.

«La tua unica difesa può essere che eri così perdutamente innamorata da non essere responsabile delle tue azioni». Haymitch si tira indietro e mi aggiusta la fascia per i capelli. «Capito, dolcezza?» Adesso potrebbe essere lì a parlare di qualsiasi cosa.

«Capito» rispondo. «L'hai detto a Peeta?»
«Non ce n'è bisogno» dice Haymitch. «Lui ci è già arrivato».


Come sempre siamo desiderose di conoscere le vostre impressioni. Le domande dell'ultima tappa sono: Qual è il tuo personaggio preferito? In quale ti riconosci di più?

Nessun cruciverba, puzzle o quiz per il nostro Panem et Circenses, ma vi chiediamo di dirci quale canzone assocereste a questo libro e per quale motivo. Sappiamo che è un po' impegnativo, ma speriamo che possiate trovarlo interessante.

Prima di salutarvi e di ringraziarvi per la vostra partecipazione, vi comunichiamo che nei prossimi giorni raccoglieremo le nuove iscrizioni per la Sala de La ragazza di fuoco: coinvolgete anche i vostri amici!

Speriamo che vi siate divertite a leggere (o rileggere) Hunger Games con noi. Vi abbracciamo fortissimo: ci rivediamo tra 12 giorni.

Amaranth & Angharad

Commenti

  1. Allooooora, eccoci alla fine del primo libro.
    Prima di dirvi qual è il mio personaggio preferito ho una considerazione da fare...
    PEEEETAAAAAAAA *abbraccia*
    Ok, ho finito.
    Il mio personaggio preferito è... no, non è Peeta. Mi spiace, il ragazzo del pane è un pasticcino da mangiare con gli occhi e non solo, ma il mio personaggio preferito rimane Katniss. La Collins è stata bravissima nel farmi immedesimare in lei, e poi ho fin troppe affinità con questo personaggio, a partire dalla sua infermità emotiva, se così vogliamo chiamarla.
    Katniss è un personaggio forte, indipendente e che non esita a lottare anche in attacco: basta vedere come decide di distruggere le provviste dei Favoriti, o come non esita a gettarsi nella mischia per prendere la medicina per Peeta. Il suo comportamento verso il ragazzo potrebbe farla passare per un'opportunista, ma non ci vedo nulla di male. Ha sfruttato tutto ciò che poteva per restare in vita e per salvare anche Peeta. Il fatto che non ricambi i suoi sentimenti non è certo una colpa. Non ha illuso Peeta per vanità, ma per sopravvivenza. Che poi sia tonta, è un altro discorso.
    In generale, il libro mi è piaciuto molto, nonostante le vicende agghiaccianti. Gli Hunger Games sono appena finiti, ma io ho visto il trailer de La ragazza di fuoco e so che ci aspettano altre sorprese... *fa fagotto e comincia a correre portandosi dietro i personaggi migliori* Non li avrete mai! Capito? MAI!

    Per quanto riguarda la canzone ho subito pensato a questa:

    http://www.youtube.com/watch?v=Wmc8bQoL-J0

    Trovo che il ritornello sia perfetto, anche se le strofe c'entrano poco.
    Grazie per la lettura, Belle!
    *scappa prima che la incastrino per l'ennesima prova*

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    1. Alaisse, ti conosciamo troppo bene ormai: eravamo certe del tuo feeling con Katniss. Forse, forse condividete anche un po' di infermità emotiva (ottima definizione, a proposito).
      Naturalmente siamo d'accordo con te. È vero che Katniss non riesce a comprendere i sentimenti di Peeta, ma tutto quello che fa nell'arena è lottare per salvare se stessa e poi il ragazzo del pane. Non escluderemmo che non ricambi totalmente… diciamo che è confusa, pertanto…
      Am sostiene che non hai idea di cosa ti aspetta ne La ragazza di fuoco; per tua fortuna manca poco all'inizio della nuova Sala. =P

      P.s. Molla subito i piccoli. U_U

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  2. Quell'ultimo capitolo.
    Quell'ultimo, maledettissimo capitolo è uno strazio.
    Anzi no. Sono quelle ultime tre pagine che spezzano il cuore in centinaia di pezzetti minuscoli. Ma meglio andare con ordine.
    Finalmente all'inizoo del capitolo 19 qualcosa sembra smuoversi a favore di Katniss, ma soprattutto di Peeta che poverello, ritroviamo ferito in modo terribile.
    Devo dire che questa terza parte non ci fa mancare momenti da batticuore, voglio dire, la scena della grotta è...insomma, ci siamo capite.
    Quello che però risulta evidente è il fatto che Katniss non riesce mai a credere fino in fondo al fatto che Peeta provi davvero qualcosa per lei. Il suo interesse, il suo amore, sono reali. He really cares, e leggere il loro ultimo dialogo è un colpo al cuore. Un finale straziante come pochi, ma non per la sua violenza, che abbiamo visto nel corso di tutto il romanzo, ma perché noi lettori, dall'altra parte, sappiamo che quel sentimento era vero al di là di ogni tattica.
    Per quanto riguarda il resto, ovviamente non posso non citare la morte di Faccia di Volpe, che io ho sempre avuto il sospetto fosse un suicidio. Era una ragazza troppo furba per farsi ingannare dai morsi della notte.
    E poi ovviamente c'è la morte di Cato, che devo ammettere preferisco nella versione cinematografica.
    Devo dire che tra tutti i personaggi, anche se la mia stima per lei è di molto calata, soprattutto nel finale di questo primo romanzo, mi rivedo moltissimo in Katniss e ho molte affinità caratteriali con lei, anche per quelli che sono i lati più negativi. Per quanto riguarda il mio personaggio preferito, resta indubbiamente Peeta, e così sarà nel corso della trilogia et in seculam seculorum.

    Così di primo acchitto come canzone da abbinare al libro, vi direi Atlas dei Coldplay, ma è ovvio che possa essere accostata al libro, dato che sarà la splendida colonna sonora di Catching Fire.
    Se dovessi sceglierne un'altra, direi sicuramente No light, No light di Florence and The Machine. Non chiedetemi perchè, ma ce l'avrei vista davvero benissimo come colonna sonora di HG al posto della canzone della Swift (lasciatemi dire che non reggo lei e la sua vocetta, non ci posso fare nulla!).

    Ebbene anche questa lettura di gruppo è finita ç_ç
    Non vedo l'ora di iniziare La ragazza di fuoco insieme a voi :3
    Baciotti!

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    1. Sì, sono le ultime pagine: non si può lasciare Peeta così. "Ancora una volta per le telecamere" (abbiamo parafrasato)? No. Riscrivere la conclusione, rigirare la scena. ORA.
      Molto interessante la tua lettura sulla morte di Faccia di Volpe e nemmeno tanto incredibile. Effettivamente la sua somiglianza all'animale non era solo fisica. Scriviamo alla Collins? *^*
      p.s. Dovremo riguardare il film. U_U
      p.p.s. W Peeta Mellark!

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  3. Dunque dunque...avendo già letto Hunger Games poco tempo fa sapevo già cosa aspettarmi, ma adoro rileggere i libri, perchè le letture successive permettono di cogliere aspetti che magari a una prima lettura erano sfuggiti.
    Comunque, non lo nego, fin dall'inizio non vedevo l'ora che partisse il gruppo di lettura dedicato a La ragazza di fuoco!!!!! Non sto più nella pelle! *__*
    (Belle siete crudeli, dobbiamo aspettare 12 giorni?!?!?! ç_ç )
    Di solito, in questi tipi di romanzi, mi capita di parteggiare per la protagonista femminile e di entrare a far parte del fanclub del suo "lui". Ecco, Hunger Games non fa eccezione :D
    Adoro Katniss, il suo modo di fare, il suo animo combattivo, la sua semplicità, la sua ingenuità, la sua onestà. Non posso dire di essere arrivata a immedesimarmi in lei, (perchè non ho neanche 1/4 del suo coraggio) ma il modo in cui la Collins ha costruito il suo personaggio porta, quasi inevitabilmente, a fare il tifo per Kat, per una ragazza che fin dall'infanzia ha dovuto rimboccarsi le maniche e darsi da fare per la sopravvivenza sua e della sua famiglia.
    Tuttavia, da inguaribile romantica quale sono, non potevo non innamorarmi di Peeta! *_* Un ragazzo dolcissimo che, a differenza di Katniss, non ha mai avuto l'intenzione di fingere. Ha lottato fino all'ultimo con la ferma intenzione di rimanere se stesso e di non farsi manovrare da Capitol City come un burattino. E' sempre stato lui ad avere in mano i fili. Questa sua risolutezza di spirito l'ha portato a vincere la partita. Peeta non aveva bisogno di fingere. quindi attraverso il suo personaggio emerge chiaramente l'importanza di non calpestare la propria personalità. Adeguarsi alla situazione, omologarsi alla massa, assecondare gli altri, non sempre è la soluzione ideale.

    La canzone che abbinerei ad Hunger Games è Decode dei Paramore (mi piace un sacco questa canzone!)

    A presto, belle! :*

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    1. Siamo d'accordo con te: rileggere è sempre bellissimo, soprattutto con libri del calibro di Hunger Games. Che bello: tutte innamorate di Peeta! ;)
      Scherzi a parte, è un personaggio importantissimo e la sua lotta è davvero ammirevole.

      p.s. Speriamo che la "lunga" attesa (è già finita!) sia ripagata dal divertimento e dal piacere della lettura di gruppo.

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  4. B-E-L-L-I-S-S-I-M-O! *-* Ci ho messo un po' a rispondere perché sono andata in cerca di una canzone da poter abbinare a questo bellissimo libro. Volevo trovare qualcosa di adatto, ma andiamo per gradi. Che dire? Hunger Games non ha assolutamente deluso le mie aspettative. L'ho amato letteralmente. Il mondo creato da Suzanne Collins affascina, rapisce. I personaggi sono ben descritti, ognuno con un carattere particolare. Si spazia dal coraggio alla forza interiore di Katniss, alla dolcezza e astuzia di Peeta(per dirne una ho adorato l'astuzia nel suo sapersi "mimetizzare" per sopravvivere.) Bello, bello, bello. Un libro ricco di significato e allo stesso tempo di romanticismo. Ma quanto è tenero Peeta? In cuor mio spero Katniss scelga Gale(anche se come si è capito adoro anche Peeta). Non vedo l'ora di leggere il secondo libro, quindi, ovviamente parteciperò.
    A quale personaggio assomiglio? Mm... a nessuno in particolare sinceramente. Non ho la forza e l'audacia di Katniss ma forse mi avvicino alla sua sensibilità.
    La canzone che ci abbinerei è War of change dei Thousand Foot Krutch, vi lascio il link se volete ascoltarla =)
    http://www.youtube.com/watch?v=9_Ub6pW71Zs
    Mi ha colpita per le parole che secondo me si adattano alla perfezione al libro:
    "E 'una verità che in amore e in guerra,
    al mondo si scontrano ed i cuori si rompono,
    io voglio vivere come so che sto morendo,
    prendo la mia croce, non avere paura.

    Vieni con me, aspetta, si tratta solo di rompere.
    Tutto sta per cambiare, lo sento nelle vene,
    non sta andando via, tutto sta per cambiare.
    Si insinua come un ladro nella notte, senza un segno,
    senza un avvertimento, ma siamo pronti e disposti a combattere.
    Alzate le vostre spade, non abbiate paura, è vero quello che dicono, che le parole sono armi?
    Grazie mille per questa lettura :D

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    1. È sempre emozionante quando un'amica scopre un libro che abbiamo amato e lo ama a sua volta. La ricchezza di Hunger Games è unica.
      A proposito di mimetizzarsi, ci hai fatto venire in mente una riflessione: uno come Peeta, che non vuole piegarsi a Capitol City, non vuole essere l'ennesimo burattino, adotta non solo nell'arena, ma anche nella vita la strategia del confondersi tra la folla. Nell'arena si fonde con la natura, nella vita non tenta di spiccare sugli altri. Curioso, no?

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  5. Uhm...pensavo di aver commentato.....probabilmente sono uscita senza salvare...spero di non aver commentato un altro post...
    Comunqueee.....vi è mai capitato di leggere un libro di un autore che non avete mai letto e di scoprire che vi piace talmente tanto che non potete fare a meno di andare a caccia di tutto ciò che ha scritto?? Ecco a me è successo con la Collins. L'autrice di Hunger games ha creato un mondo talmente distopico che tende alla follia, molto più di altri distopici che ho letto! La Collins ha saputo coinvolgermi fin dal primo capitolo, tanto che non ho potuto smettere di leggere nemmeno una volta terminato il primo volume. Ho cambiato idea diverse volte su Katniss e Peeta ma alla fine sono giunta a questa conclusione: Peeta è un povero, piccolo indifeso e ingenuo ragazzo che ha bisogno di tutta la nostra protezione contro quella belva senza cuore che è Katniss. Quando ho letto il finale mi si è spezzato il cuore. Povero Peeta, dobbiamo fare qualcosa!
    Per quanto riguarda il mio personaggio preferito direi che è la piccola Rue....me ne sarei stata anche io ben nascosta al sicuro tra gli alberi finché era possibile e magari avrei cercato di fregare l'ultimo superstite in qualche modo: l'idea degli aghi inseguitori va benissimo.
    Invece la canzone che associo ad Hunger games è Wake me up degli evanescence: ha quei toni dark e forti che mettono il giusto gradi di ansia per affrontare l'arena.
    Grazie per avermi fatto leggere questo libro, senza la vostra sala chissà quando lo avrei fatto!

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    1. Ultimamente ci è capitato che blogger non salvasse i commenti, ma non ci risulta che tu abbia sbagliato post.
      Siamo contentissime che la Collins ti abbia conquistato.
      Sai cosa facciamo? Fondiamo una lega per la salvaguardia e la protezione di Peeta Mellark, almeno finché la nostra spietata protagonista non aprirà gli occhi e il cuore.
      La piccola Rue! Dolcissima.

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