Fiabe oscure...

Verso la Vecchia Capitale

Per chi ha letto il libro è facile capire perché abbiamo deciso di dedicare un post a questo tema. Ne L’Ordine della Chiave, Virginia De Winter riesce a mescolare in modo mirabile diversi generi, dal mistery al giallo (un serial killer da scoprire fa molto Criminal Minds, non trovate? *Alaisse finge di non essere ossessionata da Spencer Reid del suddetto telefilm*), per arrivare al genere che, apparentemente, meno ha a che fare con gli altri: le fiabe.
Ma se avete letto il libro, saprete invece come anche questo genere si inserisca perfettamente in quello più oscuro degli omicidi da risolvere. Le fiabe, infatti, nascondono nel loro linguaggio solo apparentemente semplice tutte le paure più grandi che ci accompagnano da bambini fino all’età adulta.

Le descrizioni delle morti seguono lo schema delle favole e redivive bellissime prendono il posto delle principesse che dovrebbero trovare il lieto fine, mentre nel libro trovano solo la morte.

C’era stato un tempo in cui era esistita una principessa con l’incanto delle creature della notte.
Bianca come la neve e rossa come il sangue, avrebbe riposato in un sepolcro di cristallo attraverso il quale, nei secoli, un principe ne avrebbe contemplato la bellezza logorandosi nel rimpianto.
Quando lei si fosse svegliata e lo avesse trovato accanto a sé, la magia del loro amore si sarebbe compiuta, un bacio e il sangue, poi sarebbero vissuti felici insieme. In eterno. Fiabe oscure prima di dormire.


Così inizia L’Ordine della Chiave.
Da brivido, no?


C’era stato un tempo, quando i secoli erano giovani e gli immortali già antichi, in cui era esistita una principessa condannata a divenire cenere se solo la luce del giorno l’avesse sfiorata.
Rifiutata dalla matrigna e dalle sorelle umane, abbandonata dal padrino che l’aveva trasformata, la principessa trascorreva i suoi giorni rinchiusa nella tomba di famiglia, dove la luce non avrebbe potuto raggiungerla.
Era bella quanto una creatura umana mai avrebbe potuto essere, l’incarnato di candido raso, gli occhi come gemme e i capelli di filato prezioso; aveva le mani fini e i piedi talmente piccoli che da soli indicavano, senza possibilità d’errore, la sua appartenenza alla più alta aristocrazia.


E questo brano non vi dice niente?
Alaisse tiene ancora la luce accesa sul comodino dopo aver riletto alcuni passi del libro.
La rivisitazione in chiave gotica delle fiabe che troviamo ne L’Ordine della Chiave ha un fascino innegabile e su di noi ha avuto un forte impatto, tanto che per rileggere il libro dobbiamo farci forza e controllare che non ci siano mostri sotto il letto prima di andare a dormire.

E voi cosa pensate della rivisitazione delle fiabe da parte di Virginia De Winter?
Anche a voi ha fatto scorrere i brividi lungo la schiena mentre leggevate?

Le Belle
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Commenti

  1. Mentre leggevo mi sono venuti i brividi! E pensare che fiabe erano cosi dolci e tenere! :) Ora non riesco piu' a vederle con gli stessi occhi innocenti di bimba un po' cresciuta....ma con un po' di terrore! Ma comunque queste rivisitazioni mi sono piaciute tantissimo! *.* (masochismo forse :)?)

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  2. Oh, Criminal Minds *-* (che poi hanno fatto pure una puntata su questo argomento, ma vabbe', chiudiamo l'OT)
    Partendo dal fatto che mi piacciono moltissimo le rivisitazioni delle fiabe classiche, queste, che non si può fare a meno di leggere in una prospettiva che incuriosisce e incute timore al tempo stesso, mi hanno lasciata all'inizio un po' spiazzata, e subito dopo ad aspettare con ansia la successiva.
    Un po' mi è dispiaciuto per le redivive ri-morte, ma il fine giustifica i mezzi, e se il fine era quello di farci appassionare ancora maggiormente alla storia, be', penso che sia stato di gran lunga raggiunto!
    A domani donzelle! :*
    *Valentina

    PS Povero Axel, messo da subito a fare il profiler e a salvare l'insalvabile :')

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    1. È vero: c'è sempre quella curiosità di scoprire quale favola sarà la successiva e forse anche questo rendere tutto un po' più inquietante...

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  3. Le fiabe oscure sono l'altra cosa che ho amato principalmente nell'Ordine della Chiave ( la prima è Belladore). Ammetto che la Chiave l'ho letta solamente di giorno perché essendo una fifonissima leggerlo di notte, al buio con solo la lucina del comodino sotto le coperte, anche no.
    Insomma le ho adorate, ma le rileggo solo giorno. ^_^
    E ci voleva proprio un post dedicato solo a questo *O*
    Complimenti ragazze! *_*

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    1. Belladore è sempre sopra a tutto. *no pun intended*
      E sì, le fiabe della Chiave sono da brivido e allo stesso tempo molto attraenti.

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  4. Sono l'unica a cui non sono venuti i brividi?
    Mi sono piaciute molto , le ho trovate meravigliose rivisitate in chiave gotica; quel costante velo di oscurità che avvolge le fiabe rendendole non più dolci e zuccherose ma quasi mortali mi piace u.u !
    Il genio di Virginia de Winter non ha limiti <3 ricreare una serie di omicidi sulla falsariga delle favole ... colpo di genio <3 !!!
    Nella mia testa le immagini prendevano forma e senso u.u ... anche se io non sono un'amante del genere dark o comunque del gotico con questa saga- e l'aura che la circonda- mi sono dovuta ricredere u.u !!!
    Smack a domani fanciulle <3 <3 <3

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  5. è bellissima la rivisitazione che ne fa Virhginia e molto del fascino dell?ordine risiede proprio nell'utilizzo delle fiabe oscure!!!! e Belladore! per quanto crudele e spietata è un personaggio che affascina e ti ipnotizza fino a quasi tifare oper lei!!! anche se non si può fare a meno di provare pena per il povero principe! Virginia è stata capace di creare un universo perfetto, intrigante, misterioso, oscuro, un universo in cui perdersi!

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    1. La Chiave ha tutto: si soffre con Axel, ci si ritrova incantati da Belladore, c'è mistero, brivido... unica!

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  6. Si possono non amare le favole di Virginia? Sono talmente... *_____*
    Mentre le leggevo avevo i brividi, si, e avendolo letto tutto in una notte mi sono ritrovata a nascondermi sotto le lenzuola con la torcia perché stare "fuori" mi faceva troppa paura ^_^ ad ogni suono saltavo ^_^
    Vorrei un libretto con solo quelle fiabe se si potesse *-*

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    1. Oh, un libretto! Ma anche uno grosso, dai! Quotiamo: una bella raccolta sarebbe stupenda!

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  7. anch'io ho apprezzato moltissimo il modo in cui le vecchie fiabe sono state riproposte, è impressionante come queste non svecchino mai, mettile una veste nuove e voilà rifulgono ancora....Virginia gli ha dato un taglio particolare molto goth..bellissime

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    1. Anche noi adoriamo le rivisitazioni. Le fiabe sono... immortali. ;)

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  8. Il lavoro fatto da Virginia ne L'Ordine della Croce è assolutamente impeccabile, l'ho adorato tanto da togliermi il fiato. Axel è meraviglioso, anche cinque anni più giovane *w*
    Per quanto riguarda la questione fiabe, non nascondo che anche a me sono venuti i brividi, come tutte le volte che rileggo il libro. Il modo in cui ognuna di essere è legata ad un omicidio, un mistero che rimane irrisolto agli occhi degli altri e a cui il lettore non può smettere di pensare... e sono rimasta totalmente spiazzata dalla storia che sia sviluppa attorno all'allora Duca della Chiave Rafael Valance e la morte della sua Emelyn. Mai avrei potuto prevedere ciò che era successo davvero.
    Leggere il libro è stato una sorpresa continua, brividi e cuore in gola... tutto con la luce accesa, si!

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    1. Axel è meraviglioso e struggente. *-*
      Le fiabe si intrecciano perfettamente agli omicidi. Ognuna è un tassello... Che dire? Una saga davvero magica.

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  9. Bè, Virginia ha riletto in chiave oscura le belle fiabe che tutti noi abbiamo prima o poi letto da bambini. Certo, i brividi alcune di esse me li hanno messi. Poco ma sicuro!

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    1. In realtà tutte le fiabe hanno una componente oscura: estenderla magistralmente a tutta la narrazione, impregnandone la trama, però, sembra quasi renderle più reali...

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  10. Da quando ho letto il primo libro di Virginia, è stato come se mi fossi catapultata in tutt altro universo. Il suo modo di scrivere, l ho detto anche qualche post addietro, m ha dato la spinta necessaria per poter trarre ispirazione e cominciare a scrivere il mio, di libro.
    Non potrò mai ringraziarla abbastanza per quello che, inconsciamente, mi ha donato! Se potessi incontrarla dal vivo, le salterei addosso :D (sottolineo che di solito non faccio così ahhahah)
    Il suo modo di scrivere è particolare, intrinseco di particolari, attenta al dettaglio. Anche nel descrivere un semplice fascio di luce deve esserci quell aggettivo in più, quella frase terminata con parole tanto semplici ma tanto significative.
    Nei suoi libri, tante sono le vicende o anche le semplici descrizioni che richiamano a fiabe e, perchè no, anche fatti. Ti catapulta completamente nella vicenda e sono sempre stata dell opinione che un buon libro questo deve saper fare: rendere partecipe il lettore, farlo mettere nei panni dei protagonisti.
    Solo così si riconosce un grande scrittore: e Virginia lo è :D
    Un abbraccio a tutte!

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    1. Non potremmo mai ringraziarla abbastanza. Noi saltiamo addosso a tutti gli autori che amiamo, figurati cosa potremmo fare con Virginia! XD

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