Bruci il mare

Dilhani Heemba

Titolo: Bruci il mare
Autore: Dilhani Heemba
Editore: autopubblicato
Prima edizione: marzo 2013
Pagine: 266
Prezzo: € 6,90 - presso l'autrice

Il momento è arrivato. Quel momento di vuoto che tanto temevo. Ho terminato una saga che ho amato moltissimo e mi sento quasi abbandonata. Per riprendermi dovrò mangiare valanghe di cioccolato… o rileggere tutto daccapo… o entrambi!
La vicenda di Bruci il mare è particolare. Questo spin off nasce dalla richiesta delle fan di avere un romanzo con Tip come protagonista (e io e Amaranth ringraziamo di cuore queste lettrici… c’è davvero poco Tip in Nuova Vita! Sì, Dilhani, siamo sempre a lamentarci). E anche il titolo è stato scelto fra una rosa di candidati da noi. Insomma, è un libro per le fan di questa meravigliosa saga, che, citando la stessa autrice, “non ha le grandi pretese dei due libri” precedenti, ma che a mio parere soddisfa ampiamente le aspettative.
Ebbene, ho avuto la conferma (ennesima) dell’abilità di Dilhani non solo come scrittrice, ma anche nel tracciare i caratteri dei personaggi, nello scandagliarne la psicologia. Il Tippasutra, come è stato affettuosamente chiamato dalle fan, si discosta dai suoi fratelli maggiori per genere e spessore (letteralmente. È brevissimo se si considerano i primi due. Io volevo un altro mattoncino. u.u).
I due protagonisti non hanno avuto una vita facile, hanno sofferto e affrontato le difficoltà e il dolore in modo diverso. E se Tip ha fatto del suo essere scanzonato e irriverente il suo carattere distintivo, JJ invece si è creata un’armatura di sarcasmo e cinismo.

"Non sarei acida se il mondo non fosse fottutamente basico"

Sono cresciuti insieme sulle Isole di Taormina, combinandone di tutti i colori insieme ai fratelli di lei, Sander e Thomas. Negli anni i loro incontri sono stati sporadici e senza regolarità, e quando JJ decide di andare a trovare l’amica d’infanzia Elena, sorella di Tip, non si aspetta di ritrovarlo. La ragazza è in viaggio verso le Isole insieme ai fratelli, Sander e Thomas, e al gruppo decide di unirsi anche il contrabbandiere, che ormai sente il bisogno di partire di nuovo dopo essere stato per quasi un anno dalla sorella.
I quattro quindi si dirigono alla volta di casa, ma si ritroveranno ben presto nei guai e non sarà così facile proseguire la strada del ritorno.
Definire Bruci il mare una storia d’amore sarebbe riduttivo e poco appropriato, e non è neanche un erotico, sebbene, come avrete intuito dal soprannome, si tocchino anche i generi romance e erotico. Tuttavia non è che un aspetto minimo del romanzo. Nel corso della narrazione veniamo a conoscenza delle vicende, dei dolori e del passato dei due protagonisti, che, fra battibecchi, passione e difficoltà, matureranno e troveranno finalmente un posto e una persona con cui mettere radici. Ed è proprio questa evoluzione dei personaggi ad essere il fulcro del romanzo. Anche le scene di sesso, molto hot e sensuali, non sono fini a se stesse, ma sono ben inserite all’interno dell’intreccio narrativo e sono in linea con gli stessi personaggi, perché è soltanto uno dei loro modi per comunicare, essendo entrambi passionali e con una fisicità molto spiccata.
E se vi aspettate il classico romanticismo… beh, non fa per voi. Niente fronzoli, cuoricini e tanto zucchero. Non sarebbe stato coerente con i personaggi, né credibile. Il tanto abusato Ti amo che si trova spesso e volentieri nei romance, non viene pronunciato neanche una volta. Non direttamente almeno, perché in realtà a loro modo se lo dicono ed è più che evidente, con metafore splendide ed evocative.
Mi sono affezionata a JJ, che ho amato fin da subito, anche se a volte avrei voluto darle una strigliata. E Tip… è Tip. È il personaggio impertinente conosciuto in Nuova Vita e qualcosa in più. Sono davvero contenta di aver avuto la possibilità di conoscerlo meglio (e di innamoramene inesorabilmente). Come al solito nel mio cuore hanno preso posto anche i personaggi secondari, come Sander e Thomas, e ormai è un luogo molto affollato.
Ormai conosco lo stile di Dilhani e so che non devo aspettarmi fate, rose, fiori e tranquillità… ma anche stavolta mi ha colta di sorpresa. Anche stavolta non ho potuto fare a meno di versare lacrime (e lanciare maledizioni all’autrice!).
Essendo uno spin off va letto dopo Nuova Terra e Nuova Vita, molte cose non si coglierebbero altrimenti, prima fra tutte l’ambientazione, data per scontata.


Ora vado a deprimermi da qualche parte con un po’ di cioccolato.

«Lo capisco, invece: il mare è il tutto ciò che sei e il nulla che hai.»
Lei sollevò lo sguardo su di lui. «Sì. È il potere, la rabbia e la calma; e il mistero che ne conserva.»
Tip annuì. «È ciò che tutti vedono e nessuno trattiene.»
«È la libertà del blu più scuro.»
«È il silenzio e il frastuono.»
«È il continuo movimento che nessuno vedrà mai.»
«È il dolore degli abissi irraggiungibili.»

Il mio voto

4 specchi

Angharad
Questa recensione partecipa a Tributes Reading Challenge.

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