Albion per tutti e tutti per Albion

Buongiorno Viandanti!
Oggi abbiamo una bellissima sorpresa per voi: una copia fresca fresca di stampa della novità editoriale Albion, di Bianca Marconero. Le vostre Belle mettono in palio una copia e partecipare è semplicissimo, ecco come!

  1. Dovete essere follower del blog e mettere mi piace alla nostra pagina fb
  2. Mettere mi piace alla pagina fb di Albion
  3. Mettere mi piace alla pagina fb della Limited Editions
  4. Lasciare un commento DI SENSO COMPIUTO dove dovrete parlarci della vostra leggenda preferita. Non ci sono limiti spazio-temporali: valgono leggende di tutti i paesi e di tutti i tempi, l’unica cosa che dovete fare e parlarcene brevemente con parole vostre!
Le vostre Belle si riuniranno per scegliere la risposta più interessante, perciò coraggio! Non siate timidi e scovate una leggenda che sappia conquistarci ;)

Avete tempo per partecipare fino al 7 maggio e, se avete voglia, passate parola!

Le Belle

Commenti

  1. sto cercando da tempo di vincere questo libro, che sia la volta buona? io ci provo e nel frattempo vi racconto una storia. pensando a quale leggenda raccontarvi alla fine ho scelto quella legata al golfo dove vivo. Uno dei vertici del golfo finisce un una collina con le pareti a dirupo nel mare, queste pareti sono attraversate da tre fenditure motivo per il quale ha guadagnato il nome di Montagna spaccata. Leggenda vuole che la montagna si sia spaccata alla morte dei Gesù sulla croce, inoltre in una di queste fenditure è possibile vedere un'impronta di mano impressa nella roccia, e la stessa leggenda vuole che tale impronta sia stata lasciata da un turco miscredente che appoggiando la mano sulla roccia improvvisamente l'ha sentita morbida sotto le dita. Non so se cercavate proprio questo tipo di storia ma mi ha fatto piacere raccontarvela e se capitate dalle mie parti dove andare a visitarla è un posto magnifico!
    condivido il banner sul mio blog!

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    1. dimenticavo che di dire che sono follower del vostro blog e seguo tutte e tre le pagine facebook e visto che ci sono vi lascio anche la mail
      stellenelliperuranio@gmail.com

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  2. Eccomi!!!! Partecipo, partecipo!!!!!!!!
    Allora sono vostra follower e mi piace la vostra pagina fb, e mi piacciono le pagine fb di "Albion" e della Limited Edition.
    La mia mail è the secretdoor.89@gmail.com
    Una delle leggende che mi affascinano di più fa parte del ciclo delle leggende arturiane e si tratta dell'amore proibito e impossibile tra Lancillotto e Ginevra. Adoro questa leggenda romantica perché è piena di passione intensa e di sacrificio e dolore e, anche se racconta la bellezza di un sentimento eterno, nello stesso tempo riesce anche ad approfondire aspetti importantissimi della realtà, come il tradimento e la lealtà, la giustizia e la rovina di ciò che è bello (e in questo caso di un regno e dell'armonia)solo perché si commette qualcosa che è nello stesso tempo giusto e sbagliato. Per me è una leggenda meravigliosa, triste e autentica *.*

    Le mie condivisioni:
    - Banner sul blog: http://moniaiori-thesecretdoor.blogspot.it/
    - Facebook: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=4926929686999&id=1111111403
    - Twitter: https://twitter.com/The_Secret_Door/status/326961014040051712

    Baci ragazze! ;-)

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  3. Sto inseguendo questo romanzo come se non ci fosse un domani XD
    Adoro le leggende che parlano del sole e della luna, le trovo tutte stupende per cui ve ne racconto brevemente una...
    I due personaggi principali sono Coyote e Aquila, il primo non riesce a cacciare nemmeno una preda e per questo decide di andare a cercare Aquila essendo invece lei molto più abile. Quest'ultima porta a casa tantissime prede mentre Coyote ribatte: "Se ci fosse un po' di luce riuscirei a prendere qualcosa!"
    Così Aquila lo conduce sino ad un'accampamento dove degli uomini tengono rinchiusa una luce in una cassa ed una in un cofanetto. Nella cassa c'era il sole, nel cofanetto la luna.
    Coyote vuole rubare entrambi così Aquila mette tutti e due nella cassa e si alza in volo. Coyote le chiede spesso di trasportarla e dopo mille rifiuti, sfinita, gliela affida a patto che non la apra. Mentre si riposano però, Coyote, spinto dalla curiosità apre la cassa e il sole e la luna fuggono in cielo.

    Mail: elenaromanin@virgilio.it
    Ho condiviso sul mio blog: http://dusty--books.blogspot.it/
    Su twitter: https://twitter.com/game_of_shadows/status/327098348450480129

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  4. E' da tempo che vorrei vincere questo libro e partecipo sempre ai GA che scopro *_* quindi partecipo anche a questo!
    Seguo il blog, seguo la Vs. pagina FB + le pagine di Albion & Limited ed. su FB.

    La mia email è gina87@alice.it

    Condivido il Vs. GA sulla mia pagina facebook: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10201056303799679&id=285653191461231

    Detto ciò, vi parlo di una delle mie leggende preferite: Amore e Psiche.

    Psiche, la più piccola di tre sorelle, è tra tutte la più bella suscitando l’invidia di Venere, che impone al dio Amore di farle provare una passione disonorevole per l’uomo più vile della terra. Però Amore quando vede Psiche si innamora perdutamente e la trasporta al suo palazzo, dove viene trattata come una regina e dove ogni notte va a visitarla senza svelare la sua identità.
    Psiche non dovrà mai vedere in faccia il suo "amante" altrimenti l'incantesimo si spezzerà.
    Quando Psiche avrà il permesso di incontrare le sue sorelle, esse essendo invidiose la convincono che colui con cui giace ogni notte è un mostro ripugnante, così le intimano di ucciderlo per salvarsi.
    Con un pugnale lei si avvicina al suo visitatore e tenta di ammazzarlo, ma Amore, che dorme, si rivela in tutta la sua bellezza.
    Dalla faretra del dio, Psiche trae una freccia da cui viene punta, innamorandosi così di Amore. Quando il dio si sveglia fugge da Psiche, che ha violato il patto. Prima di lasciarla le racconta i retroscena della vicenda e le parla dell’ordine ricevuto da Venere. Psiche, addolorata, si vendica delle sorelle: fa credere loro che Amore le desideri come spose e che Zefiro le porterà giù dalla rupe: le due cattive sorelle si sfracellano, così, sulle rocce e muoiono.
    Intanto, anche Venere scopre tutto l'accaduto e si vendica di Psiche imbruttendo e dandole 4 prove da superare: una cernita d’un mucchio di semi, in cui intervengono ad aiutarla delle formiche. La raccolta di fiocchi di lana di terribili pecore, in cui interviene in suo soccorso una verde canna. Recuperare acqua dal fiume infernale Stige dove l'aiuterà Aquila, l’uccello sacro a Giove. Infine, la discesa nel mondo dei morti, per prendere un vasetto contenente l’unguento della bellezza di Proserpina. Psiche non avrebbe dovuto aprirlo, ma con la sua curiosità sfida le divinità e quando apre il vasetto, la ragazza viene avvolta in un sonno mortale. Amore, guarito e più innamorato che mai della giovane, vola presso di lei e la salva. Subito dopo, grazie a Giove, il dio ottiene il permesso di sposare Psiche, che viene resa immortale.

    Buona fortuna a tutte ^^
    Gina

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  5. Carissime Belle,
    dopo un paio di giorni di riflessione su una leggenda, sono tornata a prendere il mio vecchio libro sui miti greci, dove ero sicura di trovare quello che cercavo.
    In assoluto uno dei miei miti preferiti è quello che riguarda Apollo e Dafne.
    Lei era una ninfa, amante della natura e della caccia e dedita ad una vita tranquilla, ma la sua serena esistenza viene sconvolta da Apollo ed Eros.
    Le due divinità erano entrate in conflitto perchè Apollo aveva deriso Eros, burlandosi di lui perchè con il suo arco non aveva mai compiuto nobili imprese.
    Il dio dell'Amore decise allora di vendicarsi, facendo innamorare Apollo di Dafne, ma facendo anche in modo che questa non potesse mai ricambiare l'amore del dio.
    La passione che travolge Apollo è così intensa che questi non può stare lontano da Dafne, e ogni giorno vaga alla ricerca della ninfa, che però prontamente gli sfugge, finché un giorno, sempre più terrorizzata dal comportamento di Apollo, implora la Madre Terra di aiutarla. Quest'ultima accoglie la sua richiesta e trasforma la ninfa in un albero di alloro.
    Si racconta che Apollo abbia visto la ragazza trasformarsi sotto i suoi occhi e disperato, sia rimasto ad abbracciare la pianta.
    Disperato perché comprese che la ragazza non sarebbe tornata da lui, decise allora che da quel momento l'avrebbe tenuta sempre con lui, e per questo intrecciò una corona d'alloro che pose sul suo capo.

    Mail: annamaria.raneli@gmail.com
    Condivisioni: Twitter | Google+| Facebook
    Ovviamente il banner è sul mio blog!

    A presto care!
    Anna.

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  6. Scelgo di raccontarvi una leggenda tipica della mia città, quella del Munaciello.
    Il munaciello, nell'antica credenza napoletana, è un piccolo monaco che fa visita alle case dei popolani facendo dispetti, ma anche lasciando modesti doni. E' un'entità esoterica amata e odiata. Controversa perché alcuni pensano che sia un demonio che lascia regali per accattivarsi le persone e rubare loro l'anima, altri che sia uno spiritello dispettoso ma benevolo.
    Ancora oggi a Napoli c'è chi, quando accade qualcosa di strano in casa come oggetti che spariscono per essere ritrovati dove non si ricordava di averli spostati, sostiene di aver ricevuto la visita del 'munaciello'.
    La leggenda narra che nel 1445 la figlia di un ricco mercante s'innamorò di un garzone. Il padre di lei osteggiò il loro amore fino al gesto più estremo. Uccise il giovane e ne depose il corpo martoriato nel luogo dove era solito incontrarsi con l'innamorata.
    Disperata lei si rinchiuse in un convento dove morì partorendo un bimbo deforme. Le suore crebbero con amore il bimbo e lo vestirono con abiti da monaco coprendogli l volto con il cappuccio in modo da nasconderne le deformità. Il bimbo girava per le strade della città facendo marachelle e presto il popolo gli attribuì poteri magici e iniziò a chiamarlo, appunto, o' munaciello

    Mail: donaila@libero.it
    Ho condiviso sul mio diario FB.
    Ciao ciao
    Donatella

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  7. Come ho osato a non partecipare? Insomma, sto rincorrendo questo libro in ogni dove e in ogni blog, un giorno riuscirò a vincerlo, no? HAHAHAHA non demordo!
    Voglio parlarvi di una leggenda che non è una leggenda, ma uno dei tanti miti greci che sono alla base della nostra letteratura (occidentale, intendo).
    Ebbene, ho avuto modo di scoprire il mito di Andromeda e Perseo: Andromeda, una bellissima ninfa figlia dei sovrani di Etiopia, viene incatenata ad uno scoglio per espiare il peccato della madre, che l'aveva definita la ninfa più bella.
    È così che Perseo incontra Andromeda, mentre era di ritorno dopo aver ucciso Medusa la scorge su quella scogliera scambiandola per una statua.
    Perseo, una volta conosciuta la storia di Andromeda, accetta di uccidere il mostro solo dopo aver avuto il consenso di poter sposare la fanciulla.

    Prendendo come esempio questa storia, ho basato un racconto/romanzo che sto scrivendo (pian pianino) e che ho riadattato al ventunesimo secolo. La storia mi ha colpita così tanto, non vedo l'ora di comprare le Metamorfosi per poterla leggere per intero *___________*

    Mi conoscete già, l'email è eryp92@rocketmail.com :DD

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  8. Partecipo!! Scelgo la storia di "Amore e Psiche".Psiche, mortale dalla bellezza paragonabile a Venere, diventa sposa di Amore-Cupido senza tuttavia sapere l'identità del marito, il quale le si presenta solo nell'oscurità della notte. Scoperta su istigazione delle invidiose sorelle la sua identità, è costretta, prima di potere ricongiungersi al suo divino consorte, a effettuare una serie di prove, al termine delle quali otterrà l'immortalità.
    Questa è la mia email: chiarapiccirilla@hotmail.it
    Seguo le tre pagine di Facebook

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  9. Wow! Voglio quel libro!!! XD

    Io adoro una leggenda italiana XD La leggenda dell'Etna che parla di un gigante arrogante di nome Encelado che sfidò Giove e tutto l'Olimpo! Giove, irato (per non dire incazzato XD), fece cadere delle rocce su di lui e cosi si creò l'Etna. Encelado, ancora vivo, non riusciva a scuotere le rocce, però arrabbiato, iniziò a sputare fiamme!
    La gente iniziò a correre via, ma lui si calmò... Tutta via giace ancora li sotto... *musica da suspense*

    GFC: Manu89!
    Fb: Emanuela Melacca
    Email: emanuela_melacca@hotmail.it

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  10. Questa leggenda è una tra le leggende che preferisco.
    Figlie di Zeus e Temi, la Giustizia, le parche stabilivano il destino degli uomini. Erano tre:
    Cloto, che significa "io filo", che filava il filo della vita.
    Lachesi, che significa "destino", che lo avvolgeva sul fuso.
    Atropo, che significa "invevitabile" che, con lucide cesoie, lo recideva, inesorabile.
    Si tratta di tre donne anziane che servono il regno dei morti e la loro dimora è situata vicino l'entrata dell'oltretomba. Agiscono, spesso, contro la volontà di Zeus, ma tutti gli dei, devono a loro obbedienza perchè la loro esistenza garantisce l'ordine dell'universo, al quale anche gli dei sono soggetti.

    Purtroppo non ho facebook però ho messo il banner sul mio blog: http://pennadoro.blogspot.it/
    email: pennadoro62@gmail.com

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  11. Care belle, vi devo svelare che non ho mai dato la dovuta importanza alle leggende, così quando è uscito il vostro post con la richiesta di parlare della propria leggenda preferita non sapevo proprio cosa rispondere. Fortunatamente ho avuto modo di documentarmi e scoprire così un mondo di favole, storie e leggende molto affascinanti. Quella che ho deciso di raccontavi (riassumendola per quanto possibile) fa parte della tradizione piemontese, è ambientata nel periodo post Impero Romano e s'intitola la leggenda di Aleramo:
    "C'era una volta un cavaliere errante che venne in Italia per raggiungere Roma a ringraziare Dio. Era in pellegrinaggio con i suoi paggi e la sua consorte che dopo un lungo tempo era riuscita a rimanere incinta.
    La nobildonna era ormai nel Monferrato quando fu presa dalle doglie e diede alla luce un bimbo bellissimo di nome Aleramo. Il neonato venne lasciato con la balia nel Monferrato, mentre i genitori partirono per Roma per portare a termine il loro voto. Sfortunatamente lungo la strada incontrarono feroci briganti e nessuno dell'intero corteo fece ritorno.
    Aleramo crebbe in una famiglia contadina ben consapevole delle sue origini, pronto a distinguersi per il suo valore come cavaliere non appena ci fosse stata l'occasione. Così venne in aiuto dell'imperatore germanico Ottone I, portandolo alla vittoria in poco tempo. L'imperatore fu talmente riconoscente a Aleramo che organizzò una festa in suo onore, dove Aleramo ebbe la possibilità di scegliere la propria moglie. Tra tutte le dame egli scelse Adelasia, la figlia di Ottone, già promessa ad un altro pretendente. Contro la volontà dell'imperatore Aleramo rapì la sua amata e visse con lei per anni sotto mentite spoglie lungo le coste della Liguria. I due ebbero un figlio e lo chiamarono Ottone come il nonno.
    Quando in Italia ci furono nuovi disordini politici, ecco che due misteriosi cavalieri vinsero la guerra per l'imperatore, questi non erano che Aleramo e Adelasia. Ottone riaccolse la figlia e il genero come un vero padre, commuovendosi alla vista del nipotino che portava il suo nome. Egli promise ad Aleramo tutto il territorio che fosse riuscito a percorrere in tre giorni a cavallo. Aleramo, che era un eroe, partì col suo destriero e conquistò la Provenza, il basso Piemonte e la Liguria da Savona a Ventimiglia. Queste furono le terre aleramiche, e questa è la storia di Aleramo e Adelasia, di quando l'amore e la virtù possono battere un imperatore.
    Interessante appendice è la controversa origine del termine Monferrato, la cui ipotesi più affascinante è aleramica: si dice che per correre più veloce il nostro eroe ferrò il cavallo con dei mattoni, in dialetto mon (mun) e da qui "mon ferrato". Ma questa dopotutto è una leggenda.

    Spero che questa leggenda vi sia piaciuta, a presto
    mail ufficiale: silvie90@hotmail.it
    ho usato l'account di fb per mettere mi piace collegato a questa mail
    va bene?

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  12. In extremis... ero titubante nel rispondere perchè le mie leggende preferite riguardano miti greci già nominati. Finché proprio stasera mi è tornata alla mente una leggenda di un antico paese della Sabina (Lazio): Roccantica in provincia di Rieti.
    In questo paesino, in cima ad un monte, esiste una dolina carsica perfettamente visibile. C'è chi l'ha attribuita ad un vulcano spento, chi al mito di Enea, la leggenda più accreditata però è la seguente:
    In un tempo lontano esisteva un paesino piccolo e bello, ma gli uomini che lo abitavano erano tanto malvagi. L'unica persona buona e religiosa era una giovane donna dai capelli biondi (probabilmente longobarda visto che le donne mediterranee avevano i capelli neri), aveva un bambino anch'esso biondo.
    Un giorno la giovane scese al torrente Scifulente (scivolante, che corre via rapido) per lavare i panni.
    Mentre lavava sentì una potente voce che l'avvisò: "Corri bionda, che la terra si sprofonda!". La fanciulla fuggì, stringendo al seno il suo bambino.
    Fece appena in tempo, perché con spaventoso tremore, il paese intero sprofondò in un'enorme voragine. Nulla di quel paese si salvò, tutto fu inghiottito.
    La ragazza bionda e il suo bambino, unici superstiti, fondarono sulla collina che avevano risalito per sfuggire alla calamità il paese di Roccantica. Ancora oggi, dice la leggenda, quell'ampia voragine rimane come avvertimento alla malvagità degli uomini.

    Spero sia stata interessante
    la mia mail è terrediarret@gmail.com
    Un saluto

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