Titolo: La rivincita
Titolo originale: Gathering blue
Autore:y Lois Lowry
Traduttore: S. Reggiani
Editore: Giunti Y
Prima edizione italiana: 2011
Prima edizione: Houghton Mifflin Harcourt - 2000
Pagine: 240
Prezzo: Rilegato - € 14,50
Siamo al secondo libro della saga della Lowry iniziata con The Giver .
L’ambientazione è sempre futuristica in uno scenario post apocalittico e la protagonista, Kira, è una ragazzina storpia appena rimasta orfana. Il villaggio in cui vive è un luogo triste, dove vige la legge del più forte. Il suo destino sarebbe stato quello di essere lasciata nella Landa, dove la gente del villaggio lascia le persone “inutili” che possono diventare un peso. Ora che non c’è più sua madre a difenderla, Kira rischia di essere cacciata nella Landa, in attesa che le Bestie vengano a ucciderla. Un caso fortuito, o forse non così fortuito come vogliono farle credere, le darà invece un altro futuro.
Dopo aver letto The Giver devo ammettere che questo libro mi ha un po’ spiazzato. Non solo l’ambientazione è molto diversa rispetto alla Comunità del primo libro, dove tutto è organizzato e improntato a una visione razionalistica del mondo. Qui gli uomini sono cacciatori, violenti e spesso brutali. Le donne sono relegate ai lavori più umili e alla crescita dei figli e non possono leggere o scrivere.
Più che una vera continuazione si tratta di un episodio a parte e, anche se dà molti spunti di riflessione, non raggiunge a mio parere il livello di The Giver.
Kira è una ragazzina forte, che lotta con il suo handicap e riesce a trovare un posto nel suo villaggio, salvo poi scoprire che non tutto quello che credeva di sapere è la verità. Accanto a lei altri due personaggi principali fanno da aiutanti: Matt e Thomas. Il piccolo Matt è un ragazzino che viene dalle Paludi, sempre accompagnato dal cagnolino a cui ha salvato la vita da cucciolo. Sono entrambi di una dolcezza infinita e sarà proprio Matt a risolvere in parte l’enigma delle Bestie e di ciò che accade al di fuori dei confini del villaggio.
Kira è una ricamatrice e il nuovo ruolo che le viene affidato è quello di restaurare la tunica del Cantore, colui che nel giorno dell’Adunata narra la storia del mondo, dalla sua nascita fino alla Rovina che l’ha portato alle sue attuali condizioni. Per fare questo lavoro deve imparare a tingere i fili di cui ha bisogno ma c’è un colore che le manca: il blu. Si tratta di un colore difficile da ottenere, ma per Kira è fondamentale; per lei si tratta del colore del futuro, ed è proprio il futuro che lei deve ricamare sulla tunica del Cantore.
Nonostante i sottili accenni a segreti e problemi interni che vanno affrontati, secondo me in questo caso la Lowry ha lasciato molto, troppo, all’indefinitezza. Anche il finale aperto è molto diverso da quello di The Giver e più che lasciare spazio alla riflessione ne lascia all’incomprensione.
Il libro mi è piaciuto, ma dopo il primo mi aspettavo qualcosa di più. Spero di potermi ricredere col prossimo, The Messenger, e ovviamente col quarto appena uscito: Il Figlio.
Voi avete letto questi libri? Che ne pensate?
Il mio voto
3 specchi
AlaisseQuesta recensione partecipa a Tributes Reading Challenge.
Io non ho ancora letto questi libri, però li ho messi in lista, spero di leggerli al più presto!! devo dire che mi incuriosiscono mlto!!!
RispondiEliminaComplimenti per la recensione!!
Grazie^^
EliminaIl primo mi è piaciuto molto! L'ho trovato originale e ben scritto.. questo ha mantenuto lo stile ma l'ho trovato un po' breve, una specie di intermezzo. Aspetto di leggere i due seguiti per pronunciarmi sull'intera saga^^
io ho letto il primo e ... l'ultimo|!!
RispondiEliminae mi son piaciuti moltissimo!!!!
spero di leggere anche quelli di centro, nonostante sia saltata alla fine troppo presto :D
io avevo paura di perdermi qualche cosa.. perciò ho deciso di leggerli in ordine^^ Non vedo l'ora di leggere l'ultimo!
Elimina