Le prime parole di un libro sono le scintille che accendono la curiosità e attraggono il lettore trascinandolo in un mondo nuovo, tra carta e emozioni. Vi invitiamo a scoprire gli incipit che ci hanno più appassionato e che abbiamo scelto per invogliare anche voi a proseguire la lettura.
25 agosto, 1991
Caro amico,
ho deciso di scriverti perché le ho sentito dire che sei uno che ascolta e che capisce, e
perché non hai cercato di portarti a letto quella persona, alla festa, anche se avresti potuto.
Ti prego, non cercare di scoprire chi è lei perché poi arriveresti a me, e io non voglio.
Userò dei nomi diversi o generici, per non farti capire chi sono. È per questo motivo che
non ho incluso un indirizzo a cui rispondere. Le mie intenzioni non sono cattive. Sul serio.
Ho soltanto bisogno di sapere che là fuori c’è qualcuno che ascolta e che capisce, e non
cerca di portarsi a letto le persone, anche se potrebbe. Ho bisogno di sapere che esiste
gente così.
E credo che tu, più di tutti gli altri, riuscirai a comprendere. Perché sei vivo e apprezzi la
vita. Almeno, lo spero, perché le persone fanno affidamento sulla tua forza e sulla tua
amicizia. Tutto qui. Almeno, è quello che ho sentito.
OK, questa è la mia vita. E desidero che tu sappia che sono felice e triste al tempo stesso, e
che sto ancora cercando di capire come ciò sia possibile.
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