Titolo: Touched
Autore: Elisa S.Amore
Editore: autopubblicato
Prima edizione: 8 novembre 2012
Dimensioni:1101 KB
Pagine: 425
Prezzo: Kindle - € 2,99
Ero preparata a leggere una storia piuttosto banale, senza troppi colpi di scena, ma in fondo è quello che mi aspetto sempre dal genere. La storia d’amore maledetto tra un ragazzo bello e oscuro (segnatevi questo aggettivo, perché ci tornerò dopo) e una ragazza che si ritiene scialba e normale (smentita ovviamente da tutti gli altri) fa parte del pacchetto quando si legge uno young adult sul genere paranormal. Lamentarsi di questo è un po’ come leggere un giallo e stupirsi perché ci sono degli omicidi da risolvere.
No, quello che mi ha totalmente sconvolta, sbriciolando il mio cuore in mille schegge (anche questo segnatevelo) non è stata la storia un po’ insipida e con influenze così forti da Twilight da sembrarne quasi una caricatura. No, no, e ancora no. Quello che mi ha sconvolto è stata la sistematica, volontaria, irrefrenabile violenza sull’italiano e la sua grammatica.
Prima di arrivare a questa parte, vorrei spiegare perché ho detto che mi sembra una caricatura di Twilight.
Facciamo un gioco. Vi darò alcuni elementi, e voi dovrete dirmi di che libro sto parlando.
Pronti? Via.
Lei è una ragazza normale, occhi e capelli marroni, immersa nel suo mondo, e rilegge spesso un classico della letteratura inglese ottocentesca. Solo lei pensa di essere priva di attrattive.
Lui è bello, ricco, affascinante e i suoi occhi sembrano cambiare colore. Nasconde qualcosa.
La storia è ambientata in un paesino immerso nei boschi dove improvvisamente avvengono fatti inspiegabili.
Lei è la preda, lui il predatore.
Devo andare avanti?
Quando Gemma incontra Evan per la prima volta, non sa che lui è l’Angelo mandato per ucciderla ma ne resta folgorata. Così folgorata, in effetti, che ci sono ben cinque pagine di descrizione dei loro sguardi, con tanto di stomaci attorcigliati, cuori impazziti (segnate anche questo), oscure sensazioni e mistiche ragioni che le impediscono di distogliere lo sguardo. Vengono interrotte da Peter, l’amico di infanzia di Gemma, che interrompe questo mistico incontro col selvaggio (non ho ancora capito per quale motivo si riferisca al povero Evan come a un selvaggio, a meno che nelle interminabili e ripetitive descrizioni io non mi sia persa un gonnellino di pelle e ossa infilate nel naso come orecchini). Ovviamente Peter non può vedere il nostro selvaggio e Gemma è quasi convinta di esserselo sognato. Invece Evan spunta fuori di nuovo, proprio nella sua scuola, insieme a un’altra creatura bellissima: Ginevra, descritta come Dea delle ninfee. Ora, ditemi che sono un’ignorante, ma io di Dea delle ninfee non ho mai sentito parlare, a meno che non volesse dire una Ninfa.
Seguono incontri dove lei dimostra quanto sia imbranata con i ragazzi (e ci starebbe anche! Mi piacciono i personaggi impacciati e quando combinano qualcosa di imbarazzante non posso fare a meno di tifare per loro). Ma qui ad essere imbarazzante non è stata lei, la cosa imbarazzante è come si svolge l’intero discorso. Quando poi Evan, con voce sensuale e accattivante, la chiama “crostatina” allora no, non ce l’ho più fatta e sono scoppiata a ridere. Peccato che la situazione intendesse suscitare tutt’altra emozione.
Per arrivare a una svolta interessante della storia bisogna arrivare alle ultime duecento pagine. Quando finalmente entrano in gioco i “fratelli” di Evan, che mi hanno ricordato Emmett, solo sdoppiato in due, e il fantomatico cattivo della storia. Non dico di più sulla trama nel caso decidiate di imbarcarvi in prima persona in questa impresa.
Passiamo invece alla parte che mi preme di più e che mi ha reso così intransigente sugli altri aspetti.
Prima di tutto devo dire che appoggio l’autopubblicazione. Purtroppo l’editoria italiana, per paura di rischiare o per altri motivi, spesso non dà il giusto spazio ad autori che meriterebbero, ma non è questo il caso. Leggendo Touched il sentimento che ho provato per tutto il tempo è stato quello di essere presa in giro.
Gli errori grammaticali e di sintassi erano così numerosi e imbarazzanti che non riuscivo a capacitarmi di come fosse possibile. Mi chiedo se l’autrice, prima di metterlo in vendita con una bella copertina, l’abbia riletto.
A parte la ripetizione selvaggia di aggettivi come inquietante, sinistro, spettrale e oscuro, che tornano come una cantilena per tutto il libro, gli errori e le imprecisioni lessicali mi hanno fatto veramente rabbrividire. Oltre all’irrequietezza del cane che le “contorce lo stomaco”, durante tutto il libro ho assistito con una certa preoccupazione mentre il suo cuore si fermava a più riprese (capisco che sia un’immagine ad effetto, ma se la si usa ogni due paragrafi, credetemi, viene voglia di chiamare il pronto soccorso perché le faccia un ECG) e dopo essersi fermato riprendeva la sua folle corsa oppure si raggrinziva (immagine che, per livello di orrore, sarebbe stata più adatta a un racconto splatter). Mi sono preoccupata anche quando “l’entusiasmo di Jenna esplose nelle sue pupille”. Insomma, mi sono chiesta se si fosse fatta male, povera.
Un’altra gaffe che mi ha impedito di andare avanti nella lettura per le risate è stata quando ho letto questa frase: “la folla iniziava ad agitarsi in preda al panico come formiche in un formichiere”. In effetti immagino che nello stomaco di un formichiere non si stia troppo comodi, ma penso che in questo caso dovesse esserci scritto formicaio.
Sono rimasta altrettanto sconvolta da “cancelli che vengono divaricati” e “asciugamani che vengono impugnati”, per passare poi a Gemma che scaraventa la porta d’ingresso all’interno della casa. Se ve lo state chiedendo, no, la porta non viene sradicata, resta sui cardini e se la richiude anche alle spalle.
Ho preso almeno tre pagine di appunti su altre cose del genere, come “tranci di torta” (esistono?) o espressioni che si infittiscono (cosa vorrà dire?), per arrivare poi a frasi come “Il cuore mi balzò alla gola”, al che, l’unica risposta che mi è venuta in mente è stata: occhio che non ti morda. Proseguendo sulla strada delle imprecisioni lessicali, sono stata braccata per tutto il racconto dal verbo “schernire” usato impropriamente in frasi come “mio padre mi schernì quasi supplicando”, lasciandomi in dubbio su cosa volesse fare il padre. Lo stesso verbo torna anche nelle scene romantiche tra Gemma ed Evan, con lui che la schernisce sorridendo. Forse è un mio problema, ma se un ragazzo mi schernisse la mia risposta sarebbe uno schiaffo.
Arriviamo così alla fine, il tasto più dolente, quello che tutti, ammettiamolo, dimentichiamo spesso. I congiuntivi.
Sì, lo so. Sono noiosi, antipatici, sembrano una malattia. Ma che ci volete fare? Per adesso si devono ancora usare, soprattutto nello scritto. E Touched ne è un vero cimitero. Uno per tutti: “Prima che sarebbe stato troppo tardi”. Quando l’ho visto ho pensato di aver letto male, ma non era così. E purtroppo se ne sono aggiunti altri.
Sono arrivata alla fine di questa recensione, anche se di cose da dire ne avrei ancora tante. Prima di tutto ribadisco che sono favorevole all’autopubblicazione e so di libri splendidi che rientrano in questa categoria (vedi Nuova Terra recensito da Angharad). Quello che non posso sopportare è essere stata presa in giro in questo modo, perché gli errori che ho elencato, insieme agli altri di punteggiatura o di ortografia che non avrei avuto il tempo o la pazienza di segnalare per intero, erano così evidenti che una semplice rilettura sarebbe stata sufficiente per eliminarli almeno in parte. È chiaro che l’autopubblicazione implica un impegno e una difficoltà maggiori, ma se invece di ciondoli e booktrailer ci fosse stata più attenzione per la sostanza (e la grammatica, la povera grammatica!) il libro non sarebbe stato, a mio avviso, così desolante.
Tornando alla trama, oltre alla banalità non aveva nulla di così tremendo da non poter essere recuperato con un buono stile o eventi secondari accattivanti. Invece ho avuto l’impressione che l’autrice si sia persa tra stomaci che si contorcono, moti di lacrime, cuori che si ribellano alla mente, che a sua volta si ribella all’istinto, mentre tutti vengono oppressi da oscuri presentimenti e mistiche verità.
Non fraintendete. Adoro lo stile barocco, le descrizioni dettagliate e gli accostamenti inaspettati di parole e sensazioni. Ma qui gli accostamenti non erano originali, erano semanticamente scorretti e così ripetitivi che per tutto il tempo mi sono sentita come sotto un bombardamento di errori grammaticali.
Se al liceo avessi consegnato un tema scritto in questo modo, avrei avuto un 2 in pagella.
L’unica cosa che spero è che, prima di pubblicare il seguito, qualcuno le regali un buon dizionario e un libro di grammatica.
Ops, troppo tardi.
Il mio voto
EDIT 17/09/2014
Il 3 ottobre 2013 il romanzo è stato pubblicato da Nord con il titolo La carezza del destino.
Questa recensione partecipa a Hogwarts Reading Challenge.
Questa recensione partecipa a Tributes Reading Challenge.
Un plauso a te che sei riuscita a leggere il libro fino in fondo. Io dopo le prime pagine di sofferenza, sono arrivato all'uomo che "riversava le sue -scorie liquide- nel vicolo e l'ho chiuso per sempre. Un disastro di libro.
RispondiEliminaLe scorie liquide sono state un'altra perla! Peccato che per motivi di spazio non sono riuscita e inserirla... ma ce ne sarebbero state molte altre da dire.
EliminaLa mia unica perplessità è come abbia fatto a ricevere tante recensioni positive. Io mi sono dovuta far forza per finirlo... e l'unico motivo per cui l'ho letto tutto è che altrimenti non avrei potuto fare la recensione.
Ti dirò, dal titolo e dalla copertina non l'avrei comprato nemmeno. Il motivo è che non ne posso più di tutti questi libri uguali, con la stessa identica trama e personaggi che si vedono ormai ovunque. Poi dopo questa recensione (stupenda tra l'altro XD) immagina quanta voglia mi è rimasta di prenderlo.
RispondiEliminaNon oso pensare l'effetto di un uomo che ti sussurra sensualmente all'orecchio "crostatina"! Ma dai! Nemmeno nei telefilm comici succede! Ci manda solo che dica: "Sei particolarmente zuccherosa!" XD
Poi quando hai scritto che "scaraventa la porta" ho immaginato una specie di Gemma-Hulk XD
"GEMMA ARRABBIATA! GEMMA SCARAVENTA PORTA!! ARGH!!!"
XD Io ero dubbiosa, ma le numerose recensioni positive mi hanno convinto almeno a provare... è stata una delusione tremenda.
EliminaIl "particolarmente zuccherosa" sarebbe stato quasi meglio di "crostatina", non è detto che non ci sia nel seguito LOL
La versione Gemma-Hulk mi piace assai...ahahahah! Ora la immaginerò per sempre con la pelle verde mentre abbatte porte innocenti... XD
Io lo sto attualmente leggendo e non posso negare che nelle prime duecento pagine mi ha un po' annoiato! Anche io ho trovato un tot di errori e penso che con una rilettura molti sarebbero stati evitati... Anche io scrivo ma rileggo ogni volta che finisco un capitolo e ogni tanto rileggo tutto...
RispondiEliminaComunque dove sono arrivata io, c'è il pow di Evan... Spero da qui in poi la storia prenda una piega migliore se no penso che neanche la mia recensione sarà troppo positiva!
Per me è stata quasi una sofferenza... non tanto per la storia in sé, che anche se banale era ancora accettabile, quanto proprio per gli errori grossolani lasciati in bella mostra. Il pow di Evan è stato per certi versi interessante, ma lo stile non varia molto nemmeno lì. Si ha un po' di azione alla fine, ma secondo ma non basta a compensare il resto... quando avrai scritto la recensione mi piacerebbe leggerla per un confronto ;)
EliminaL'ho pubblicata giusto ieri sera ;)
EliminaNon mi è piaciuto per niente D: senza togliere che gridava TWILIGHT! da tutte le parti D:
Poi circa a metà del libro c'è stata una concentrazione assurda di errori imbarazzanti XD mi sono messa a segnarmeli sul cellulare e li ho messi sul blog XD
Io oltre a trovare difficile la lettura per gli errori e la poca originalità... l'ho trovata assurdamente noiosa e ripetitiva D:
Una cosa che non rifarei assolutamente X°D
Volevo leggere questo libro, ma visti gli errori di sintassi e grammatica, soprattutto l'uso indiscriminato di aggettivi e verbi altisonanti a caso, per non parlare della latitanza del congiuntivo (argh!) che non posso sopportare , mi fa passare la voglia di prenderlo.
RispondiEliminaUhm... oppure potrei leggerlo solo per gli errori XD almeno avrei qualcosa da dire nella recensione, visto che la trama del libro e i personaggi mi sembrano alquanto scontati.
Di sicuro gli errori lasciano molto spazio ai commenti XD Ma ti avviso, devi armarti di coraggio e pazienza... Mentre leggevo avrei voluto poter riempire le pagine di segni rossi come si faceva sui compiti delle medie. Se deciderai di leggerlo mi piacerebbe leggere la recensione^^ Finora ho letto un sacco di opinioni positive e ancora mi chiedo come sia possibile.. per questo mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa qualcuno che tiene ai congiuntivi quanto me XD
EliminaIo sono ancora ai primi incontri tra Gemma ed Evan e mi dispiace davvero tanto dover ammettere che anch'io, per ora, la penso un po' come voi. Ho provato a leggerlo tre volte, ma alla fine l'ho sempre lasciato perché arrivavo sempre ad un punto in cui non ce la facevo davvero a continuare la lettura per le troppe somiglianze con Twilight. Credimi, Alaisse, non ce la facevo proprio a continuare, mi veniva voglia di scaraventare il libro sul muro. Ho preso in considerazione di non riprenderne la lettura, perché credo che si ripresenterebbero altre scene simili alla saga della Meyer. E ripeto, mi dispiace perché conosco un po' la scrittrice, quindi non mi fa piacere criticare in questo modo il suo libro, ma purtroppo, per ora, questa è la mia opinione.
RispondiEliminaPurtroppo devo dirti che andando avanti le somiglianze non fanno che aumentare, alcuni dialoghi poi sembrano quasi un calco di quelli tra Bella e Edward, soprattutto alla fine... Ma oltre alle somiglianze con la saga della Meyer quello che non ho potuto sopportare sono gli errori. Veramente troppi. Capisco gli errori di battitura, qualcuno scappa sempre, ma se entrano in gioco congiuntivi e grammatica allora, no, non si può parlare di libro riuscito. Anche se non avessi letto Twilight e quindi non avessi potuto cogliere le similitudini non avrei potuto dire che sia un bel libro. Mi spiace, ma la penso così.
EliminaAl "Prima che sarebbe stato troppo tardi" ho sentito fisicamente dolore.
RispondiEliminaLibri del genere mi fanno pensare che l'obbiettivo dell'autore sia unicamente avere un libro con il suo nome sopra: come si fa a scrivere così se si ama la scrittura?
Leggere questo libro è stato un dolore fisico dall'inizio alla fine... Fuggite, voi che potete XD A parte gli scherzi, la domanda che fai te me la sono posta anche io. Come ho detto nella recensione, mi chiedo come sia possibile che non si sia accorta di certi errori. Erano così plateali che le cose sono due: o non sapeva che fossero errori, o non le importava di pubblicare un libro con un tale cimitero di grammatica. Non so quale delle due scegliere...
EliminaLe storie che hanno come protagonisti gli angeli in genere sono una calamita per me, e all'inizio questo libro mi aveva incuriosita, tanto che avevo pensato seriamente di prenderlo.
RispondiEliminaUna volta letti gli estratti dal blog dell'autrice però mi sono dovuta ricredere: la trama è poco originale, i personaggi sono fotocopiati da romanzi dello stesso genere già usciti e ben più noti e la grammatica...beh, insomma, mi trovi d'accordo con tutto quello che hai scritto.
Ammiro la scelta dell'autopubblicazione, però avere un libro con il proprio nome sopra non può voler dire astenersi dalla rilettura e da un buon lavoro di editing.
Io mi limito a scrivere fanfiction, sarei una completa incapace alle prese con un romanzo, ma non pubblicherei mai senza aver riletto una storia e soprattutto senza che la mia Beta l'abbia corretta.
Insomma, risparmierò questi € 2,99 per qualcosa di meglio :)
Sicuramente sono soldi risparmiati ;) Anche a me piacciono molto le storie con gli angeli, ma in questo caso non solo non è originale, ma è pure resa male... Il massimo che posso consigliarti e leggere l'estratto scaricabile da Amazon, se non l'hai già fatto. Secondo me si capisce fin da subito su che livello è il resto della storia.
EliminaQuello che è proprio mancato per Touched è un serio lavoro di rifinitura e correzione. Non ho letto il seguito, e non ho intenzione di farlo, ma spero proprio che almeno per quello l'autrice abbia fatto più attenzione...
Dio mio... Lo stavo per comprare...
RispondiEliminaPer fortuna sono incappata in questa recensione...
Sono felice guarda, brava per la tua sincerità!
Le recensioni ultra-positive ingannano... Ieri ne ho lette un paio che mi hanno convinto a prenderlo e mi avevano portato totalmente fuori strada... Mi sarei arrabbiata tantissimo se l'avessi preso e avessi trovato questo scempio! Ma io dico, queste persone che si sono sperticate di complimenti hanno soprassieduto sui congiuntivi?
L'aggettivazione a cavolo potrei anche condonarla, ma i congiuntivi no! Mi si accappona la pelle coi congiuntivi sbagliati...
L'autopubblicazione é sempre un grosso rischio, anche se a volte capitano belle opere meritevoli. Beh, 'sta volta mi é andata bene vah...
Per caso hai letto o hai in programma "Perfetto" di Alessia Esse o "Alis Grave Nil" di Barbara Schaer?
Anche questi due hanno avuto belle recensioni e mi avevano intrigato, ora sono preoccupata... :S
Manu
Ciao^^
RispondiEliminaSono felice di essere stata d'aiuto nella scelta >.<
Sulle recensioni ultra-positive mi sono seriamente interrogata anche io. Non riesco a capire come sia possibile che così pochi abbiano notato gli evidenti errori sintattici e a livello di semantica, per non parlare di errori di battitura e punteggiatura che comparivano in media ogni due paragrafi. Capisco che la storia possa piacere. Io l'ho trovata banale e scontata, ma se uno è alle prime armi come lettore potrebbe anche trovarla interessante; però sui congiuntivi proprio no! Quelli sono obiettivi, non può essere questione di gusto.
Come ho scritto nella recensione io sono assolutamente a favore dell'autopubblicazione! ci sono vere perle tra gli autori italiani, spesso ignorati dalle case editrici. Purtroppo Touched, a mio parere, non rientra tra questi.
"Perfetto" di Alessia Esse è in programma di lettura, anche se forse non sarò io a recensirlo, ci penserà Amaranth ;) l'altro libro invece non l'ho mai sentito... ma andrò a dare un'occhiata e vedrò se rientra nei miei gusti^^
A presto!
ma prima di leggere la tua recensione, non avevo neanche capito che era cosi' simile a Twilight!
RispondiEliminaManu
Sì, molti non l'hanno fatto presente... e anche questo mi sembra strano. Le somiglianze sono davvero tantissime, e riprese senza aggiungerci nulla di diverso, anzi, spesso peggiorando solo.
EliminaOddio ahahhaha sei una grande. Ho letto il libro e l'ho trovato disgustoso su tutti i fronti. Non capisco come una scrittrice (ok stiamo parecchio esagerando)possa perdere il suo tempo scrivendo un libro del genere, che richiama non solo Twilight, ma Fallen ecc ecc. Ovviamente chi ha dato un voto positivo a codesto schifo, è una lettrice superficiale a cui bastano super fighi e occhiate languide per tenerla buona e per appagarla.
RispondiEliminaDestiny.mind
Beh, disgustoso forse è un tantino forte... ma capisco cosa intendi.
EliminaE sì, anche io mi chiedo coma abbiano fatto a fare recensioni così positive su questo libro... Anche perché ci sono state recensioni di molti blog grandi e di cui mi fidavo che l'hanno decantato così tanto che mi ero convinta di essere di fronte alla rivelazione dell'anno. Invece l'unica rivelazione che ho avuto è stata che devo fidarmi un po' meno di quello che si dice in giro e verificare di prima mano... Rispetto i gusti di tutti, però quando ci si trova davanti a certe cose, come dicevo nella recensione, non è questione di "gusti" è questione di saper scrivere in italiano. Gli errori sfuggono sempre, soprattutto in un'autopubblicazione, ma c'è un limite oltre il quale non è più accettabile... ovviamente è solo un mio parere XD
Io non sono riuscita a leggerlo, proprio per i molteplici errori grammaticali. Come ho anche detto a Elisa, un buon editing era necessario!
RispondiEliminaPer me è stata una sofferenza... Se non sbaglio, adesso la Nord ha acquistato i diritti. Spero che facciano almeno un buon lavoro di editing a questo punto. In ogni caso non lo comprerò: un giro sulla giostra mi è bastato.
EliminaCuriosità: se avrete occasione e molto coraggio mi piacerebbe vedere una vostra recensione sulla nuova versione pubblicata da Nord. Che dite? xD
EliminaSarei anche disposta a farlo... per un lauto compenso. Non credo di poterlo rileggere e spenderci pure dei soldi.
EliminaLa mia unica speranza è davvero che abbiano eliminato gli errori più grossolani e che abbiano sistemato punteggiatura e ortografia.
Lo so, sono pignola. Ma a me mi hanno imparato così XD
Non avevo mai sentito parlare di questo libro prima d'ora, e a questo punto credo che lo eviterò come la peste^^
RispondiEliminaQuindi ti devo un doppio ringraziamento, o forse triplo:
1) per avermi salvata da una totale perdita di tempo (e forse soldi);
2) per avermi fatta piangere dalle risate mentre mi immedesimavo nei tuoi patimenti;
3) per scrivere in un italiano corretto. (Purtroppo mi rendo conto di fare io stessa miliardi di errori ortografici, ma adoro leggere, e i testi scritti bene sono un balsamo per l'anima.)
love,love,love
*Valentina
Ciao Valentina^^
EliminaGrazie a te per aver letto la recensione!
La questione dell'italiano è stata traumatica per me... capisco che non avendo un editor dietro qualche errore scappi per forza, ma Touched era davvero ai livelli di tema delle medie.
Dal poco che so, con l'edizione della Nord almeno quell'aspetto dovrebbe essere stato curato; ma hanno lasciato tante altre cose piuttosto discutibili, a partire da quel "Crostatina" che, giuro, mi ha tormentato per giorni.
grazie per essere passata di qui,
un bacio =*
Ho finito di leggere il libro in versione cartacea ieri. Errori grammaticali non ne ho trovati, ma spesso si ripetevano le stesse espressioni e emozioni.Inoltre mi è sembrato triste il modo in cui Peter, il migliore amico di Gemma presente in tutte le foto e i ricordi della ragazza, scompaia all'improvviso appena appare Evan.
RispondiEliminaLa descrizione iniziale di Evan mi aveva attratta molto devo dire,ma appena ha chiamato Gemma "crostatina" mi sono dovuta ricredere. Secondo me la scrittrice poteva gestire meglio questo personaggio,facendolo parlare in modo diverso e magari più vicino all'epoca da cui proviene (dato che Evan ha 309 anni). Infine è impossibile non notare la somiglianza con Twilight:addirittura alcune battute sembrano prese e incollate identiche. Alla fine,dovendo dare in giudizio,il libro non è male. Si fa leggere,alla fine mi ha preso ed ero curiosa di sapere come finiva. Spero solo che l'autrice riveda un pò la storia e cerchi di svilupparla in modo più originale perché l'idea degli Angeli della Morte è carina.
P.s questo blog è fantastico:)
Ciao, Vane^^ Mi fa piacere che tu sia passata sul nostro blog e soprattutto che ti piaccia!
EliminaSe hai letto il cartaceo pubblicato dalla Nord non è strano che tu non abbia trovato errori perché penso che almeno l'editing di base glielo abbiano fatto, mentre hanno lasciato un sacco di altre cose altrettanto discutibili, come il "crostatina" o le "scorie liquide" che se non sbaglio compaiono pure nella versione della Nord.
Come dici anche tu la storia poteva essere gestita molto meglio e alcuni personaggi sono resi in modo piuttosto discutibile. Io ero rimasta anche infastidita dall'uso della "migliore amica", Jenna, giusto? Nella versione che avevo letto io (quella autopubblicata) compare all'inizio come un personaggio di nessun interesse e poi salta fuori magicamente alla fine per truccare Gemma per il ballo come se fossero amicone. Mi è sembrata tanto il coniglio tirato fuori dal cappello giusto per fare un po' scena.
In sostanza, a parte gli errori grammaticali e semantici, anche gli stereotipi e la banalità della trama non mi sono piaciuti. Sicuramente la versione della Nord resta più piacevole da leggere per l'assenza di strafalcioni sintattici, ma non credo che la leggerò mai. Una volta mi è bastata XD
Infatti! All'inizio la presenta come migliore amica e alla fine appare solo nella scena del teatro e prima del ballo. Insomma, fa la stessa fine del povero Peter! Sinceramente sono curiosa di leggere il secondo,giusto per capire se la scrittrice ha seguito qualche consiglio e ha sistemato la storia. Ma non so se vale la pena di spendere altri 15 euro!
EliminaIo non penso leggerò mai i seguiti, e sicuramente non spenderei dei soldi per farlo. Al massimo potrei farmelo prestare da qualcuno, ma solo se volessi farmi del male XD
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