Le Belle al Salone del libro usato

Casa Chevalier. Ore 5:58, suona la sveglia. Amaranth scatta in piedi e si prepara, entusiasta all'idea della gita a Milano. Alaisse e Angharad non hanno nemmeno la forza per commentare l'eccessiva vivacità dell'amica, ma all'arrivo in stazione sono belle cariche anche loro.
Infatti proprio questa domenica si è concluso il Salone del libro usato, un'occasione imperdibile per delle lettrici accanite come noi.
Il nostro ingresso alla fiera è stato suggellato da un episodio carinissimo. Una bambina entra per mano alla nonna; si ferma ed esclama: «Voglio una montagna di libri!». Ci siamo letteralmente sciolte.

C'era tantissima gente, eppure non si udiva il solito rumorio di sottofondo. Merito della dispersione acustica? Rispetto per i venerabili libri? Non sapremmo dirlo, ma ha reso l'atmosfera molto piacevole, quasi sacrale.
Sprovviste di una lista (il prossimo anno non ripeteremo l'errore), abbiamo percorso il salone da un lato all'altro senza tralasciare alcuno stand. Così abbiamo iniziato dai fumetti e dai manga: uno sbaglio madornale, dato che abbiamo perso 10 minuti buoni lì.
Comunque abbiamo perlustrato da cima a fondo, libro per libro, accarezzando (e sniffando, per quanto riguarda Amaranth) le pagine e alla fine abbiamo messo insieme un buon bottino, nonostante il budget limitato. La soddisfazione è stata così tanta che il prossimo anno ci torneremo senza dubbio.

Le Belle

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