Titolo: I love shopping (Shopaholic #1)
Titolo originale: The Secret Dreamworld of a Shopaholic (Shopaholic #1)
Autore: Sophie Kinsella
Traduttore: Annamaria Raffo
Editore: Mondadori
Prima edizione italiana: 17 novembre 2001
Prima edizione: Black Swan - 3 marzo 1999
Pagine: 295
Prezzo: Rigida - € 10,00; Brossura - € 12,00; ebook - € 6,99
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Se la vostra migliore amica si chiama Visa e di cognome fa MasterCard avete molto in comune con la protagonista di questo libro. Rebecca Bloomwood è una ragazza inglese che lavora nella modesta rivista economica di “Far fortuna risparmiando” e ha un piccolo problema: tutti i suoi conti sono scoperti. La sua ossessione per gli acquisti l'ha messa in qualche piccolo guaio con i responsabili della riscossione dei crediti e per rimettersi in sesto finanziariamente ricorre ad un espediente dopo l'altro che finisce sempre in un colossale disastro. Compra un libro per imparare a risparmiare dove viene suggerito di portarsi il caffè da casa e di cucinare il curry da soli per non mangiare al ristorante. Risultato: Rebecca spende decine di sterline in un thermos, un libro di ricette per il curry, utensili vari e spezie per preparare il tutto. Intanto il suo lavoro la annoia sempre di più e cerca di farsi assumere come broker ritoccando leggermente il proprio curriculum, ad esempio scrivendo di conoscere lingue che a stento sa dove vengono parlate.
Nonostante gli spunti comici siano numerosi il libro non mi ha preso molto. Ho letto altri libri di Sophie Kinsella e questo è forse quello che mi è piaciuto meno. Paradossalmente, ho trovato molto più divertente il film, cosa che non mi capita quasi mai. I personaggi sono troppo stereotipati, a partire dalla stessa protagonista che, oltre alla sua mania per lo shopping, mostra ben pochi risvolti interessanti. Inizia come una svampita che non riesce a tenere a freno la smania di acquisti e finisce allo stesso modo, con l'unica differenza che ora si può permettere di spendere soldi, visto che ha migliorato le proprie condizioni finanziarie ma non la tendenza a cercare scappatoie per evitare di prendersi le proprie responsabilità. Nel film, invece, Rebecca prende coscienza di aver agito in modo sconsiderato e cerca di porre rimedio ai propri errori, migliorandosi e agendo in modo costruttivo. La conclusione del libro, invece, viene risolta con la bacchetta magica, lasciando il messaggio che non importa quanto uno possa mentire o imbrogliare, tanto dal cielo arriverà la fatina che sistemerà tutto.
Anche il protagonista maschile, che nel film è decisamente più interessante, resta un tappabuchi messo lì perché ci sta bene una scena di sesso finale, dove Rebecca si prende la rivincita per le tante delusioni che ha dovuto sopportare e che, diciamolo, si era proprio cercata.
Nonostante tutto l'ho comunque trovato godibile e leggero. Una lettura da spiaggia che può distrarre dalla noia e dal caldo.
Ciao! Non sono affatto d'accordo con te quando dici che i personaggi sono stereotipati e che questo è il peggiore libro che ha scritto quest'autrice. Personalmente l'ho trovato molto divertente, leggero senza dubbio, ma mi ha tenuto incollata alle pagine dalle prime alle ultime. Scrivi che il film ti è piaciuto di più poichè la storia finisce e la protagonista si evolve. In realtà film e libro viaggiano su due binari diversi. Il libro è il primo di una serie e quindi non avrebbe senso dare una conclusione così netta senza lasciare spazio ad altre storie. Il film invece è una storia ispirata non solo al primo libro,ma mostra episodi anche di altri( tra i primi libri della serie). Il protagonista maschile ha molto più fascino nel libro dove è più "uomo",ha più carattere ed è più sicuro di sè del giovane del film.
RispondiEliminaMi spiace ma questa volta dovevo esprimere il mio parere decisamente contrario. Ho però apprezzato il fatto di postare una recensione di un libro alla portata di tutti, non sempre i soliti fantasy che alla lunga possono annoiare.
A xx
Ciao!
RispondiEliminaBeh, non ho mai detto che questo è il libro peggiore, semplicemente è quello che mi è piaciuto meno perché gli altri li ho trovati più divertenti e originali. Per quanto riguarda il personaggio maschile temo sia questione di gusti. Nel film mi aveva conquistato, mentre nel libro l'ho trovato un personaggio marginale e poco interessante.
Se negli altri libri della serie Rebecca ha una sorta di evoluzione non lo posso sapere perché ho letto solo il primo, colpa mia! Ciò non toglie che la conclusione mi abbia un po' delusa, soprattutto per come viene sistemata la situazione.
Ti ringrazio per il commento. Spero che riusciremo a postare altre recensioni interessanti...
Alaisse