L’arte di leggere: leggere camminando

Uscire di casa con un libro o l’e-reader è molto più che un’abitudine. Necessità quando mi sposto in autobus o, purché sia passeggerə, in auto, avere con me un libro mi ha spesso salvato dalla noia, trasformando il tempo eterno di un’attesa in un momento tra l’altro ben speso, e dai discorsi talvolta inopportuni di altrз viaggiatori.Con un po’ di attenzione, non difficile da applicare se la tratta percorsa è consuetudinaria, non si rischia nemmeno di sbagliare la fermata.
Tutt’altra questione si presenta quando il libro è davvero troppo avvincente per chiuderlo una volta abbandonato il mezzo di locomozione o quando il percorso da compiere a piedi è fin troppo noto e, magari, non troppo piacevole alla vista.
In questi casi io preferisco leggere camminando e persino attraversando la strada o salendo le scale. Leggere camminando senza rischiare la vita, a detta di moltз, è una vera e propria arte. Non saprei: personalmente ho rischiato di essere investita proprio quando non stavo leggendo.
E più di una volta.
Leggo camminando più o meno dall’età di sei anni e perciò non ho memoria di uno sviluppo di questa capacità. A ogni modo sono convinta che si possa apprendere; un po’ come abbiamo fatto imparando a scrollare il feed di Instagram portando avanti mille altre attività. Certo, bisogna prenderci la man il piede.
Lettura e camminata devono essere coordinate: non vale leggere soltanto agli stop obbligati. È concesso arrestarsi, invece, per esprimere sorpresa o disappunto verso un personaggio o un’idea.
Naturalmente, all’inizio occorrerà sfruttare totalmente lo spettro della vista: i tuoi occhi dovranno seguire la lettura e controllare la situazione esterna, la distanza daglз altrз passantз, le auto e, in generale, la strada. Nel tempo non dovrai distrarti mai dalle righe del libro perché riuscirai a percepire tutto l’ambiente intorno a voi, persino i colori dei semafori.

leggere camminando

Photo by hosein ashrafosadat on Unsplash

Se non desideri metterti alla prova all’aria aperta, in altre parole sei più saggǝ della sottoscritta, ti consiglio di allenarti a casa o a scuola: d’altra parte quali mura conosci meglio? Quando avrai smesso di centrare ogni spigolo e ogni livido sarà scomparso, saprai di essere prontǝ per l’avventura su strada.
Potrai percorrere lunghi tratti a piedi, sempre immersǝ nella lettura, riuscendo a evitare pali, gradini, buche, pietre, bambini. Davvero: non riuscirai più a camminare camminando. È giusto che sia onesta e ti avvisi: avrai bisogno di camminare leggendo o leggere camminando, come preferite.
Ho visto un sacco di lettorз in cammino barcollare, ma probabilmente si erano distrattз dalla lettura o il libro non aveva il ritmo giusto per il loro passo. Per questo motivo ho pensato a qualche suggerimento.
Il primo è il più ovvio: scegli un buon libro; ti deve catturare, devi essere totalmente immersǝ nel mondo narrato; il ritmo dev’essere adatto al tuo passo e, bada, che la nostra andatura è soggetta a sbalzi d’umore e propensioni quotidiane.
Assicurati, poi, di avere buonз amicз, dispostз a guidarti e salvarti come unə buonə aiutantə di fiaba. Infine, ti occorre una buona dose di fortuna, quella che d’altronde hanno tuttз з eroз.
E ora parti. Buona avventura!

Giada

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